Dirk Gently’s – Agenzia di investigazione olistica è il tipo di serie tv che inizi a guardare con aspettative molto basse, perchè sai che o sarà un successo o farà completamente schifo. Fortunatamente, qui stiamo parlando del primo caso! La serie in questione è prodotta da BBC America e distribuita tramite Netflix dall’11 dicembre 2016, quindi è relativamente recente. La trama è ispirata alla serie di romanzi di Douglas Adams con lo stesso nome: sì, esattamente, proprio l’autore di Guida galattica per autostoppisti.

A quanto pare, tuttavia, la trama è stata completamente cambiata e non rispecchia quella dei romanzi, da cui prende soltanto ispirazione: anche ambientazione e personaggi sono molto diversi. Chi ha letto i libri sostiene che questo sia un pregio, perchè sarebbe stato difficile portare su schermo quel tipo di romanzi. Io non li ho letti quindi mi limito a riportarvi la notizia.

Per dirvi qualcosa di più – perchè vi assicuro che è difficile descrivere una serie così – partirei dal genere: ambientata ai nostri giorni in USA, la serie introduce degli elementi sovrannaturali e fantascientifici che la fanno entrare di diritto nel filone della fantascienza (ma niente viaggi nello spazio o alieni, mi dispiace). Allo stesso tempo, il vero motore della faccenda è l’omicidio di un magnate dell’energia e il rapimento di sua figlia, siamo quindi di fronte al classico thriller in stile poliziesco. A complicare ancora le cose, il sottotono è quasi sempre quello ironico e a volte demenziale che dà a tutta la trama un’innegabile sfumatura comica. Si ride, e tanto.

Insomma, se vi è piaciuto Stranger Things ma l’avete trovato un po’ troppo serio, questa è la serie che fa per voi.

Ma vediamo un pochino i personaggi

Dirk Gently (Samuel Barnett) ha l’onore di dare il titolo alla serie, e pochi altri. Si presenta come detective olistico, ovvero un investigatore del soprannaturale che risolve i casi basandosi sull’olismo: la convinzione che tutte le cose siano connesse in un tutto e che tutto avvenga per una ragione, anche la più piccola o insignificante azione. In pratica, Dirk è un tipo svagato e inconcludente, irriverente, casinaro ed ottimista, che si giustifica ogni due per tre parlando della forza mistica del tutto e bla bla bla. Sembra vostro cugino hippie, insomma, ma alla fine ci piglia e a questa faccenda dell’olismo incominciate a credere pure voi.
Inoltre, prende punti perchè indossa per tutta la serie coloratissime giacche di pelle.


Dirk piomba nella vita di Todd Brotzman, il nostro caro Elijah Wood (Frodo, per gli ignoranti), che è un povero sfigatello senza fidanzata, senza soldi, senza genitori, che lavora come fattorino nell’hotel in cui avviene l’omicidio che dà avvio alla trama. Todd è perennemente depresso e ne ha ben donde, ma l’arrivo di Dirk scompagina la sua vita: il detective lo vuole a tutti i costi come assistente e così Todd diventa l’assistente più riluttante di tutta la storia degli assistenti. Seriamente, batte John Watson di Sherlock di parecchi punti!

I due si mettono ad indagare sull’omicidio e sulla sparizione della figlia del morto, per cui tra l’altro viene promessa una bella ricompensa.

Ma passiamo alle signore!
Nel cast troviamo anche la sorella di Todd, Amanda Brotzman. Se il fratello non brillava per fortuna, sembra essere una cosa di famiglia: la povera Amanda infatti è affetta dalla malattia immaginaria detta paralibulite, che le provoca allucinazioni molto cruente e dolorose che lei percepisce come reali. Per fortuna arriva una strana banda di teppisti dotati di poteri sovrannaturali che le tira un po’ su il morale: si chiamano Trio Chiassoso anche se sono in quattro ma fanno casino come se fossero in venti.


C’è anche Farah, la guardia del corpo che non è riuscita a salvare il magnate e ad impedire il rapimento della figlia, che si autocolpevolizza per tutta la durata della serie ma ha anche carisma e forza bruta da vendere.


Questi sono solamente i personaggi principali che si trovano ad indagare sullo strano caso della ragazza scomparsa, ma ce ne sono anche molti altri: due agenti dell’FBI particolarmente spassosi, due agenti dell’esercito che ci svelano alcuni retroscena su questo benedetto “olismo” e sul perchè alcune persone sembrano avere poteri sovrannaturali, la coppia formata da un informatico rapito per caso da una pazza assassina olistica col compito di uccidere Dirk Gently. Ehi, siamo in un mondo con i detective olistici, potranno esserci anche gli assassini olistici o no?

Per non parlare dei cattivi, che sembrano usciti direttamente da un fumetto, capitanati dal super cattivo che a guardarlo pare il vicino di casa – quello in pensione con la canottiera unta e la catenina d’oro al collo che abbiamo tutti.

 

La trama

Credo sia umanamente impossibile fare una recensione dettagliata della trama di Dirk Gently. Vi dico solo che comprende:

  • una macchina per viaggiare nel tempo
  • bhe, ovviamente, viaggi nel tempo. Gestiti bene, devo dire.
  • una macchina per creare energia infinita
  • diversi rompicapo da risolvere
  • una macchina per scambiare le anime delle persone
  • un corgi molto carino e molto importante per la trama
  • un gattino usato come arma letale
  • svariate risate
  • diversi momenti drammatici legati al rapporto tra i personaggi

Mentre la storia del rapimento si snoda tra momenti di tensione e momenti di evidente comicità, le relazioni tra i personaggi diventano più complesse ed è qui che emerge il nodo emotivo e drammatico della serie. Todd ha un brutto segreto che deve confessare a sua sorella. Dirk ha finalmente trovato il primo vero amico di tutta la sua vita, e ha paura di perderlo. Farah deve fare i conti con la propria inadeguatezza e così via. Mano a mano che la trama va avanti, ci affezioniamo ai personaggi e ai loro problemi più che alla risoluzione del caso in sè.

Che dire? A me è piaciuta davvero tanto, anche se è ambientata nel presente ha una spiccata atmosfera anni ‘80 (le macchine, i rompicapo…) che mi gusta assai, per non parlare di tutte le parentesi comiche gestite davvero benissimo. Anche i viaggi nel tempo, che di solito secondo me rischiano di rovinare una trama, sono gestiti davvero bene, anche se ci metterete un po’ a capire il continuum temporale.
Gli attori sono tutti molto bravi e sembrano ritagliati apposta per i loro personaggi – che a volte hanno quella patina grottesca e quasi “esagerata” come i personaggi dei fumetti – che io apprezzo molto.

Se l’avete già vista e come me siete un po’ in astinenza, non disperate perchè la seconda stagione è confermata e finalmente vedremo Todd, Dirk e Farah aprire la loro agenzia di Investigazione Olistica! E ovviamente ditemi cosa ne pensate e se siete d’accordo con la mia recensione!

Giulia

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