Halloween è domani, Lucca Comics and Games fra pochissimi giorni, abbiamo cambiato l’ora e la sera fa buio presto… che ne dite di una bella carrellata dei nostri personaggi cattivi preferiti? Si sa, i buoni annoiano dopo un po’, sono spesso poco credibili. I cattivi invece ci fanno disperare, arrabbiare, spesso invidiamo la loro intelligenza e siamo spaventate dalle loro turbe mentali, a volte tifiamo apertamente per loro. La cultura nerd per fortuna ci ha dotato di cattivi di tutto rispetto con cui fare i conti, dal classico signore del male, agli anti-eroi, ai mostri dell’orrore. Vediamo chi abbiamo scelto noi!

Giulia: Jim Moriarty (dal telefilm Sherlock)

Quando Pamela ha proposto il tema di questo mese, ho avuto molto da pensare. Di solito mi piacciono i personaggi sfaccettati, non del tutto buoni né del tutto cattivi; per dire, uno dei personaggi che amo di più è Severus Piton. Stronzo sì, ma cattivo? Non direi. Poi ci sono i cattivi inflazionati. Se digitate best villain su Google immagini, le prime dieci sono del Joker di Heath Ledger. Anche io l’ho adorato, ovviamente, è un momento di recitazione fantastico, ma… Non il mio preferito. Loki? Dai, cucciolone, non è veramente cattivo! È solo un dio in piena crisi adolescenziale!

Pensa e ripensa, ad un certo punto ho capito che stavo ignorando l’ovvio: il cattivo cattivissimo, senza alcuna morale, vero caotico malvagio Jim Moriarty della acclamata serie Sherlock, targata BBC. L’ho adorato dal primo momento all’ultimo e il fatto che sullo schermo sia contrapposto ai fratelli Holmes – che di certo non sono “buoni” – fa risaltare ancora di più la sua malvagità. Intelligente in maniera spaventosa, sadico, sociopatico, sarcastico, ha molti tratti in comune con Sherlock ma allo stesso tempo ne rappresenta la nemesi. Ha un vero e proprio talento per l’anarchia e il caos e non gli importa di mettere tutto a ferro e fuoco pur di dimostrare di essere il più intelligente. Persegue il male perché ne è capace e prova un immenso divertimento a farlo. Complice anche la superba recitazione di Andrew Scott, come si fa a non amarlo? Vi lascio con la mia scena preferita, anche se ho faticato molto a scegliere tra questa e l’arrivo a Sherrinford sulle note di I want to break free!

Sara – Magneto (dal Marvel Universe)

Magneto forse non è un cattivo cattivo, direbbe Giulia. Ma resta il fatto che è uno che non si fa problemi ad uccidere gli umani o chiunque gli si metta tra i piedi. Il suo punto forte è quello di essere un personaggio a tutto tondo, sfaccettato: il suo passato orribile ci permette di comprendere come mai sia così agguerrito e al contempo deciso sulle sue scelte. Allo stesso tempo, rimane comunque umano (Nel senso emozionale del termine, ehm) e la sua amicizia con Xavier supera il tempo e lo spazio. Ho amato molto il Magneto dei film Marvel, caparbio, deciso, a tratti quasi crudele e algido nel suo pragmatismo, ma devo dire che, da brava Nerd, la mia versione preferita di tutte rimarrà per sempre il Magneto di “L’era di Apocalisse” dei fumetti, targato anni 80. Niente a che vedere con il film prodotto in seguito! Qui si sviluppa una realtà parallela dove Xavier muore e Magneto sposa la causa del suo caro amico… a modo suo! Un vero e proprio ribaltamento di ruoli. Provate ad immaginare come sarebbero andate le cose se al posto di Xavier ci fosse stato L’incazzosissimo Magneto… Ecco! Splendido!

 

Pamela: Jamie Lannister (da Game of Thrones)

Anche se ho proposto io questo tema, non sono una grande fan dei villains, in realtà tengo sempre per i buoni. Non ero tra le schiere di teenager (all’epoca) che sbavavano dietro al Corvo di Brandon Lee, per intenderci. Più un personaggio è “perfetto” più non posso che tenere per lui. Io sono quella che prenderà sempre le difese di Captain America o della Khaleesi, insomma amo il cavaliere senza macchia e senza paura. Non a caso ho sempre giocato legale/buono a D&D e molto spesso persino il paladino (sì, la spina nel fianco che non vi fa fare le cattiverie, eccomi!).
Ho scelto Jamie Lannister perchè è un ottimo cattivo. Come per Magneto Jamie ha evidentemente un lato oscuro e un lato chiaro e mi sento, probabilmente verrò criticata per questo, di inserirlo in una lista di villain.
Jamie, come tutti i personaggi scritti da Martin, ha molte sfaccettature e comportamenti contrastanti in base alla situazione in cui si ritrova ma ammettiamolo è tutto fuorché un personaggio positivo.
Il suo aspetto è quello di un cavaliere nella sua armatura scintillante, viene spessissimo collegato al principe azzurro della Disney, ma di cavalleresco in verità ha ben poco. Disilluso dalla vita, da quello che ha dovuto subire e da quello che ha voluto guadagnarsi molto spesso agisce (male!) per i suoi interessi e quelli della sua famiglia. Lungo l’arco narrativo finora ha fatto un cambiamento personale, che lo ha portato a distaccarsi dal Jamie della prima puntata che non batte ciglio a tentare di assassinare un Bran per difendere l’amata Cersei, ma non in maniera lineare, e non per forza diventando più buono. Sembra che il suo comportamento peggiori visibilmente quando è sotto l’influenza della sorella, come se un veleno gli scorresse nelle vene quando si avvicina a lei, mentre da il suo meglio con personaggi positivi come Brienne e Tyrion. Insomma Jamie è un leone, impavido e forte, ma non è accecato dalle stupidate cavalleresche (che comunque a me piacciono tanto!) con la quale la maggior parte degli eroi sono indottrinati. Ho adorato questa scena in cui si racconta a Brienne, riassume perfettamente il suo modo di essere, quello che sta dietro all’arroganza del Kingslayer Jamie Lannister.

 

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