Settembre fuori dagli schemi: anzichè consigliarvi una routine di bellezza o di recupero dall’estate (ma se avete bisogno di un sos, guarda qui), questa volta vogliamo proporvi qualche lettura per i mesi successivi. Si sa, a settembre, copertina, the caldo e divano!

Sara: La ragazza del treno

Oh. Io arrivo sempre tardi, lo so. Ma non ero ancora riuscita a leggerlo e me lo sono comprato questa estate. La trama la conoscete tutte, ma faccio un riassunto in due righe due: la protagonista, dopo un disastroso divorzio, rimane fissata in maniera maniacale alle villette a schiera che si vedono passando in treno. Casette in cui lei viveva con il suo ex, che ora ha una nuova famiglia, una nuova moglie, una figlia. Ma lei è affascinata soprattutto da una coppia che abita lì vicino e che lei crede perfetta, a cui ha dato dei nomi e di cui ad un tratto nota qualcosa che non va, per puro caso. Da qui si diparte un intreccio complicato che aggroviglia la vita della protagonista a quella della ragazza della coppia perfetta, e non ultimo, alla nuova moglie del suo ex marito. È un romanzo interessante, e anche un po’ disturbante. Ho trovato difficile a volte empatizzare con la protagonista, così disturbata e ossessionata, così fissata con alcune cose, e allo stesso modo con gli altri personaggi femminili, tutti un po’ antipatici (ma anche quelli maschili non brillano per simpatia) Eppure la trama scorre via in un attimo, facendoti avanzare per scoprire di più. Su lei, sulla ragazza, su tutti loro. È un bel libro da leggere quando viene buio presto, per qualche brivido extra.

Pamela: L’isola dei segreti

In verità per me è una rilettura. Sono anni che seguo Scarlett Thomas, l’autrice di questo libro, e all’epoca quando lo acquistai lo lessi tutto di un fiato. In questi giorni, un po’ annoiata dalla tecnologia e dai social, ho deciso di dedicarmi di più alla lettura e l’idea di buttarmi su qualcosa che conoscevo e del quale avevo un bel ricordo mi ha fatto sentire rassicurata. Il libro è stupendo, una narrazione quasi teatrale con tantissimi dialoghi. Sei ragazzi, senza nulla in comune e perfetti sconosciuti si ritrovano su una piccola isola senza sapere chi e come li abbia portati lì. La storia è a tratti cupi e a tratti divertentissima. Mi ha sempre ricordato le giornate passate a chiacchierare del più e del meno con i miei amici, delle cene infinite a farsi confessioni intimissime stemperate dall’osservazione su quale fosse il nostro gusto di pizza preferito. Date una speranza a questo romanzo semplice ma famigliare, vi sentirete a casa.

Giulia: Gli Indifferenti

Credo sia uno di quei libri che tutti hanno studiato alle superiori e nessuno ha letto per davvero. Tanto che all’inizio ho avuto uno strano momento di dejà vu: credo che l’incipit fosse nella mia antologia del liceo. Il romanzo è più simile ad un copione teatrale: cinque personaggi, ambienti chiusi, due giorni di storia, in cui tutto prova a cambiare e nulla cambia sul serio. I due fratelli Carla e Michele cercano invano di combattere l’indifferenza e la mancanza di prospettive a cui la società borghese ed ipocrita in cui sono immersi li ha condannati. È un testo quasi circolare: niente muta, alla fine della storia il palcoscenico rimane vuoto – ma tu sai che i personaggi saranno costretti a recitare ancora ed ancora la loro parte. Per certi versi è un romanzo asfissiante, ma che ho apprezzato davvero molto nella sua cupa bellezza. Se Moravia vi ha sempre incuriosito, secondo me vale la lettura!

Michele in praticamente ogni sua scena

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