Questa serie Inglese ha conquistato il mio cuore, e so anche esattamente in che momento. Ve lo racconto: la protagonista si trova ad un convegno femminista, alla domanda se sarebbe disposta a barattare cinque anni della sua vita in cambio del cosiddetto corpo perfetto, risponde immediatamente di sì, e vergognandosi tantissimo escalma “merda, siamo pessime femministe”.

Ecco, Fleabag è così, irriverente e ironico. Femminile ma non finto-femminista, insomma reale. La protagonista racconta la sua strampalata ma ordinaria storia, con una famiglia disfunzionale e delle relazioni amorose complicate. Il suo mondo ruota intorno ad una sorella eccezionale sul lavoro ma maldestra nei sentimenti, che sopporta un marito troppo rozzo e intellettualmente inferiore a lei per renderla felice, un padre vedovo assoggettato dalla nuova moglie e il ricordo di una amica dall’affetto immenso.

Questa costante lotta per la sopravvivenza, nel cercare di fare la cosa giusta, nel cercare persino una redenzione si legge negli episodi che raccontano una storia fatta di sbagli e rivincite in maniera intima, rompendo la quarta parete con commenti sarcastici o con una semplice occhiata allo spettatore, creando un rapporto di complicità intimo con la protagonista.

Phoebe Waller-Bridge interpreta Fleabag, ma è anche la autrice dello sceneggiato teatrale da cui è tratta la serie. Troviamo altri volti noti per chi ama le serie british, la bravissima Olivia Colman (Broadchurch) e Andrew Scott (Sherlock) che compare solo nella seconda serie ahimè e che interpreta una delle parti migliori di tutto il telefim magistralmente (rimango vaga così vi incuriosisco ancora di più!).

Fatemi sapere nei commenti se la avete vista e cosa ne pensate!

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