A settembre, come a gennaio, si rinnovano un po’ i buoni propositi, e noi l’anno scorso abbiamo iniziato a parlare di soldi e mi sembrava giusto approfondire l’argomento con alcune cose che ho capito studiando e informandomi!

Che cos’è la finanza personale?

Non so tu, ma alla parola “finanza” immagino sempre un ufficio in un grattacielo di New York, pieno di gente al telefono che urla “compra!” Oppure “vendi, vendi tutto!”. Ecco, no. Niente di così drammatico! In realtá, la finanza personale si occupa della gestione del proprio budget e appunto, delle proprie entrate e risparmi personali. Abbiamo già parlato di risparmiare sul blog, sia dandovi dei consigli di base per iniziare da zero, sia consigli un po’ meno convenzionali.
La finanza personale va un po’ più nello specifico, occupandosi anche e soprattutto di insegnare il giusto approccio mentale ai problemi riguardanti le situazioni economiche. In questo caso si parla di “intelligenza finanziaria”. Personalmente credo che avere fermamente il polso del proprio conto in banca sia la chiave (o una delle chiavi) di una perfetta indipendenza, sia dalla propria famiglia d’origine, che all’interno di una coppia. Quindi vediamo queste regole e anche qualche tips per rispettarle meglio che si può!

la finanza personale si occupa della gestione del proprio budget

1) Le entrate devono essere sempre superiori alle uscite

Sembra una banalitá, ma vi assicuro che no, non lo è! Quante di voi scrivono pedissequamente ogni spesa che fanno e la registrano?
Quante di voi sanno esattamente quanto spendono al mese tra bollette, affitto/mutuo e spesa? Se anche avete dei risparmi da parte, i parenti vi regalano dei soldi extra ecc, se non controllate che il vostro stile di vita sia adeguato (e non superiore) alle vostre entrate, sarete sempre senza soldi. In poche parole, dovete lavorare sulle vostre priorità. Non è compito mio dirvi cosa potete o non potete permettervi, ma spesso una caccia all’ultimo modello di cellulare o al capo di tendenza (che sarà datato dopo una sola stagione) si traduce in soldi buttati al vento.

Il consiglio: fate un calcolo delle vostre spese vive: affitto o mutuo, mezzo di trasporto e assicurazioni varie, utenze e cibo. Solo dopo aver calcolato queste cose, potete inserire gli extra. E oltre agli extra, ci deve essere sempre una piccola quota di risparmio, soprattutto per le emergenze.

2) Il risparmio è la tua prima fonte di guadagno

Prima di pensare a sistemi bizzarri di guadagno, chiedetevi se avete ottimizzato tutto: valutate le bollette, gli abbonamenti, il supermercato in cui fate la spesa. Tutto può essere ottimizzato, con un po’ di attenzione. Prendete anche in considerazione lo shopping (vi serve davvero il quarto paio di décolleté nere?) i cosmetici (quanti ombretti e blush usate abitualmente?) e in generale fate caso alle quantità di ciò che acquistate. È utile fare scorte in quantità di beni non deperibili se trovate una buona offerta, ma solo se le utilizzate veramente. Controllate appunto anche le bollette e sostituite le lampadine. Fate attenzione agli sprechi di cibo, luce, materie prime. Oggi più che mai il discorso è fondamentale. Solo se il vostro stipendio vi consente di arrivare a malapena a fine mese (extra esclusi) allora valutate bene la situazione e pensate ad un cambio di lavoro, a fare un orario più lungo se fate un part time o ad un secondo lavoro se siete disperate. Ma rendetevi conto che la vostra salute ha un valore.

Il consiglio: provate a semplificare il vostro stile di vita, potreste essere sorprese!

Rendetevi conto che la vostra salute ha un valore.

3) Diversificare gli investimenti è sempre la scelta più sicura

Avete un gruzzoletto, magari frutto di risparmi di anni di lavoro o che vi ha faticosamente lasciato in eredità un nonno o un genitore. Cosa fare? Come investire questi soldi? Premettendo che non sono un’esperta e che sto ancora studiando questo argomento così delicato, una cosa credo di averla capita: non buttate mai tutti i vostri risparmi in un solo progetto. Che sia un crowdfunding per una start up in cui credete, un appartamento da affittare o un fondo bancario, lasciare tutto il vostro denaro in una sola opzione al giorno d’oggi può essere molto rischioso. Immaginate i vostri soldi come uno sgabello. Se investite tutto in un solo progetto, il vostro sgabello avrà una gamba sola, e se questa gamba si rompe, voi siete nei guai! Informatevi sempre e ricordatevi che quando vi propongono un conto, un investimento, che sia banca o posta, è pur sempre un prodotto che loro fanno per vendervi, quindi, come fareste se doveste comprare una macchina o un cellulare nuovo, informatevi, fatevi spiegare, prendetevi tempo per decidere. Non comprereste una Ferrari solo per andare al lavoro, magari in fabbrica e senza parcheggio privato, giusto? Allora perchè “acquistare” il primo prodotto che vi viene proposto, senza sapere se fa davvero al caso vostro?

Il consiglio: Informatevi, chiedete! Studiate, studiate, studiate!

4) Distingui sempre tra attività e passività

Altro concetto che sembra banale, ma non lo è. Oh no, non lo è per niente!
Un’attività è  qualcosa che ci permette di guadagnare, un’entrata aggiuntiva alle altre. Una passività è qualcosa che ci garantisce soltanto spese. L’automobile non è un investimento. La prima casa non è un investimento. Un cellulare nuovo non è un investimento. Magari tutte queste cose ci fanno sentire meglio, più sicure, più comode, ci permettono di avere una vita migliore, ma dal punto di vista prettamente economico NON sono investimenti. Sono passività. E le passività vanno sempre limitate il più possibile.
Ad esempio, noi italiani siamo molto più legati di altre popolazioni all’acquisto del mattone, ma è davvero una cosa sensata? Comprare una casa è un investimento? La risposta è ovviamente no. Al giorno d’oggi, a meno che non si acquisti in una zona in forte sviluppo e miglioramento, magari turistica, possibilmente con lo scopo di affittare, acquistare una casa è una spesa. Di fatto è un investimento che non ci porta guadagno, ma anzi spese. E spesso non ne siamo ripagati (al contrario dei nostri nonni) da un aumento di valore dell’immobile dopo anni, anzi! Invece, acquistare un immobile, magari ristrutturarlo e affittarlo, possiamo considerarlo un investimento, quindi un’attività.

Il consiglio: ogni volta che acquistate qualcosa, soprattutto qualcosa di molto costoso che potrebbe richiedere spese di manutenzione o tasse aggiuntive, chiedetevi sempre se il valore aggiunto alla vostra vita è adeguato al costo di quell’oggetto, oppure se potete fare una scelta alternativa. Per esempio se lavorate a 5 minuti a piedi da dove vivete, forse usate l’automobile solo durante le ferie o le spese più impegnative, e vi può convenire un car sharing, un noleggio o addirittura farvi recapitare la spesa a casa. Uscite fuori dagli schemi e pensate non a cosa fanno tutti, ma a cosa è giusto per voi! Il libro che più mi ha aperto gli occhi, in questo senso è “Padre Ricco e Padre Povero” di Robert Kyosaki. I consigli sono ormai datati e adeguati al mercato americano, ma se partite da zero, come nel mio caso, può aiutarvi a sviluppare il giusto tipo di mentalità.

Ogni volta che comprate qualcosa, chiedetevi sempre se il valore aggiunto alla vostra vita è adeguato al costo di quell’oggetto

5) Investire i soldi nelle spese giuste

Ma allora, vi starete chiedendo, non c’è proprio nulla in cui valga la pena di spendere? Ovviamente sì e ovviamente quelli sopra non sono dogmi, ma spunti di riflessione per scardinare certe idee che sono molto diffuse ma non per questo necessariamente più corrette di altre. Detto questo, dove vale la pena spendere? Al primo posto vi direi

  1. Senza dubbio la salute, soprattutto nei controlli di routine: dentista, ginecologo, oculista, otorino, esami del sangue regolari, soprattutto in caso di familiarità con malattie autoimmuni o con base genetica… questo perchè un controllo regolare può aiutarvi a prevenire spese maggiori in futuro.
  2. Un’assicurazione, in secondo luogo. Generica e che copra magari un danno accidentale, un guasto alle tubature o la rottura di un oggetto costoso altrui.
  3. Nel cibo, sicuramente. Cibo di qualità, verdure fresche, carni non troppo processate, alimenti semplici ma sani ecc.
  4. Nella formazione, nei libri, nei film di qualità, ma anche quelli che ci fanno ridere risollevando una giornata uggiosa, e in generale in tutto quello che ci permette di crescere come persone. Quindi via libera a corsi, dalla meditazione alla ceramica, dalle arti marziali al bridge, purchè sia un miglioramento della nostra vita in qualche aspetto (personale o sociale) e ci faccia stare bene.
  5. In un gelato artigianale o in cioccolato particolare da concedersi in un periodo stressante o intenso. Non si vive di soli “no”! Ma meglio poco e di qualità che tanto e poco soddisfacente, magari stucchevole perchè troppo zuccherato ecc. Stesso discorso che vale per i vestiti.
  6. In vacanze o esperienze, magari immersi nella natura o comunque in ambienti molto diversi dal nostro, per ampliare le proprie vedute e tornare rinnovati. Sì al mare o alla montagna, e in generale a tutto quello che , una volta rientrati, ci fa sentire “rigenerati”.

Non so, l’ultimo punto ha assunto un po’ l’aspetto di una predica, che dite?

E voi che ne pensate? Avete mai avuto a che fare con la finanza personale? Vi siete mai chiesti come andassero gestiti i vostri soldi, al di là delle spese e del classico conto in banca. Siete formichino previdenti o “navigate a vista”?

 

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