Cosa mi aspettavo?
Le aspettative non erano altissime da parte mia per questo nuovo film dell’universo Marvel. Mi attirava quasi esclusivamente la scelta del bravissimo Benedict Chumberbatch, ma già dal primo trailer ho capito che l’ambientazione e il personaggio non facevano per me. Il mix fra Karate Kid, Inception e Mago di D&D non mi esaltava proprio. Ma che dire, è di mamma Marvel, si va a vederlo lo stesso!
Disclaimer: la recensione contiene spoiler. Spoiler piccoli piccoli che se sapete qualcosa del personaggio e avete visto i trailer non vi rovino niente giuro. Ma siete avvertiti.
Il film tutto sommato non è brutto, ma neanche bello. Manca di qualcosa, sopratutto per quanto riguarda la trama. Il commento a caldo all’uscita del cinema è stato per tutti lo stesso: film è esclusivamente un introduzione al personaggio. Si ha infatti la netta sensazione per tutta la durata della pellicola di essere sempre nella prima mezzora di narrazione per poi, improvvisamente, essere trascinati in un finale un po’ troppo affrettato.
Un po’ di trama
Partiamo dal principio: siamo in Grey’s Anatomy, lui neurochirurgo sulla quarantina affascinante e al top della carriera con i capelli un po’ brizzolati ma stupendi (vi dice qualcosa?) ha un flirt con la collega anche lei chirurgo bella bella in modo assurdo ma, come Shonda Rhimes insegna, il dramma è sempre dietro l’angolo. Il nostro Strange durante una gita per una strada tutta curve fuori città (la domanda è: dove cavolo stava andando?!?) distrugge la sua Lamborghini in un incidente gravissimo, causandosi fratture multiple alle mani che comprometteranno definitivamente la sua carriera di chirurgo. Abbandoniamo Grey’s Anatomy dopo un po’ di drammi, piagnistei e barbe incolte e passiamo ad un Karate Kid con una spruzzata di Matrix, dove ci sorbiamo un allenamento (lungo e noioso diciamocelo) togli la cera metti la cera ma con un sacco di scintillini. Bene. E siamo già all’intervallo pausa pipì. Quando ritornano le sfacchiusate alla Inception che ci hanno fatto annusare i primi 5 minuti della pellicola? Gli ultimi 20-30 min di film a quanto pare, non li ho contati ma a me sono parsi tali.
Le citazioni
C’è da dire che con la rappresentazione della realtà specchio (le sopracitate sfacchiusate alla Inception) sono stati veramente bravi. Il concept già visto del piegare la città su se stessa è stato mixato ad effetti che strizzano l’occhio all’artista M.C. Escher, già citato nel finale del mitico film con David Bowie ‘Labyrith’, sapientemente valorizzate da un effetto che ricorda la bellissima sigla di Game Of Thrones, dove gli edifici sembrano animati come macchine meccaniche. Molto molto scenico. La realtà specchio però non è un espediente meramente visivo, da anche interessanti spunti durante i combattimenti che, senza aver pretese di potenza alla Hulk o Iron Man, diventano particolarmente dinamici e mettono in gioco anche l’astuzia del personaggio.
Un altra citazione evidente è quella al mondo di Harry Potter per quanto riguarda il santuario di New York, l’intero mood è molto evocativo della saga, compresa l’animazione del Mantello della Levitazione.
In futuro
Per il resto il film ha toni leggeri e comicità abbastanza spiccata, il personaggio di per se è ben costruito, grazie anche al fatto che l’intera pellicola è una presentazione dello stesso, e penso che la futura interazione con il resto dell’universo Marvel possa dare vita a episodi molto interessanti. C’è molta aspettativa per l’incontro con Tony Stark, con il quale il dottore ha caratteristi molto similari, mentre trovo possa aprire scenari particolari il confronto con un Capitain America per esempio, guerriero concreto terreno dalle capacità straordinarie limitate e l’aspetto magico e sovrannaturale del ‘nuovo’ personaggio Marvel. Tenendo conto anche (cerco di spoilerare al minimo giuro) che la risoluzione dei conflitti di Strange è diversa da quelle presentateci finora e, a mio parere, molto interessante.
Vi lascio dicendovi che la scena finale dopo i titoli di coda (la prima in quanto ve ne sono due) è meravigliosa e fa contenti anche i fan di Sherlock.
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Architetto ed esperta di storia del Westeros.
Ama: i tatuaggi, la musica dei The Cure, giocare il guerriero a D&D e nuotare (male).
Odia: le cose brutte, quando nei film salgono sul letto con le scarpe, i dolci senza il cioccolato e le sopracciglia sottili.