Realizzare i tuoi sogni e obbiettivi nel 2017, come?
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I buoni propositi oramai sono materiale buono solo per i meme. Sappiamo benissimo che questa lista che scriviamo diligentemente in quel periodo intorno al 1 di Gennaio è più fallace della letterina a Babbo Natale.
Io ci sono particolarmente affezionata e adoro questo particolare momento dell’anno che ci costringe a fare i conti con i vecchi propositi dell’anno passato, con i nostri sogni, a metter su carta progetti e obbiettivi per l’anno a venire.
Ma come fare?
Come fare per far sì che i buoni propositi non rimangano lettera morta?
Non sono una psicologa o un’esperta di crescita personale, ma quello che posso insegnarti è un piccolo metodo che ho scoperto circa tre anni fa, e che da allora ha funzionato alla perfezione. Ovviamente non è tutta farina del mio sacco, sono stata ispirata da alcune fantastiche persone che si occupano di queste cose, infatti in fondo a questo articolo vi lascerò una piccola “bibliografia” e mi farebbe molto piacere che la leggeste 🙂
Non escludo che questo post possa dare vita ad una vera e propria “serie” da portare avanti nel corso dell’anno, quindi ditemi se vi interessa o se avete dei suggerimenti (es obbiettivi particolarmente difficili da raggiungere…).
Materiale
- alcuni fogli sciolti preferibilmente a4
- penne, matite, pennarelli
- un calendario o un’agenda, va bene anche un’app
Io vi consiglio anche un luogo silenzioso, un’ora tutta per voi, della musica rilassante, delle candele, un the di qualità (ti aiutiamo a sceglierlo noi!), qualsiasi cosa vi aiuti a distendervi e prendervi un momento davvero tutto per voi. Stiamo parlando di sogni ed obbiettivi, cosa c’è di più importante? Chiudete il mondo fuori e staccate il cellulare. Ora, possiamo iniziare.
Primo passo: definire le macro-aree e gli obbiettivi principali
Incomincia a pensare alla tua vita. Cosa c’è che non ti piace? Cosa ti rende insoddisfatto? In questa fase hai bisogno di fare chiarezza. Osa sognare in grande. Scandaglia tutta la tua vita: il tuo lavoro, le tue occupazioni, le tue relazioni (amicizie o amori) e tutto quanto.
Esempi: se studi, probabilmente vuoi dare più esami o ottenere un voto migliore, se lavori magari vorresti cambiare lavoro od ottenere una promozione, poi forse vuoi perdere peso e rimetterti in forma, o non riesci a trovare tempo per il tuo hobby preferito, magari la tua relazione non ti soddisfa più o il problema sono gli amici che vedi troppo di rado, o forse hai un piccolo problema di salute che vorresti toglierti una volta per sempre.
Sii sincero con te stesso. Chiediti: sono felice? In che occasioni sono felice? Quando invece sono triste? Perchè? Per ora lascia stare penna e carta, ci serviranno più tardi. Questo è il momento di bell’esame di coscienza. Mano a mano che rifletti probabilmente ti renderai conto che le cose iniziano a mettersi in una certa gerarchia.
Per esempio: sei scontento del tuo lavoro e questo ti rende particolarmente irritabile, a casa litighi con la tua famiglia o il tuo partner e ti sfoghi mangiando male, per cui hai anche preso peso?
I tuoi obbiettivi potrebbero essere, quindi: lavoro, relazione e dieta. Ma appare lampante che il lavoro predomina sugli altri, se vivessi una situazione più serena non saresti così nervoso e anche gli altri due problemi sarebbero più piccoli (o non ci sarebbero affatto!).
Per fortuna non siamo robot quindi le varie aree della nostra vita non sono compartimenti stagni!
Ora, prendi carta e penna, un foglio bianco tipo quelli da fotocopiatrice e scrivi 4-5 aree al massimo in cui vorresti migliorare. Non esagerare, mi raccomando, non mettere troppa carne al fuoco o il 10 gennaio sarai già talmente stanco che butterai tutto all’aria e vivrai un altro anno allontanandoti sempre di più dai tuoi obbiettivi. Meglio poco alla volta ma nella direzione giusta.
In questa fase è importante lasciar andare le cose piccole per concentrarsi sul quadro d’insieme.
Il nostro amico dell’esempio precedente, magari, aveva pure il cruccio non guardare abbastanza film, la sua grande passione. Ecco, questo è un esempio di cosa da lasciar andare. Non che non sia importante, ovvio! Ma sicuramente risolvere il problema lavorativo lo è molto di più. Anche perché c’è un rischio: mettiamo che questo signor X (o signora, insomma è uguale) il 1 gennaio scriva i suoi buoni propositi:
- lavoro
- relazione
- dieta
- guardare più film
Mi sai dire cosa succede il 2 gennaio?
Te lo dico io.
Che i primi tre sono Obbiettivi con la O maiuscola, duri e impegnativi. Il signor X li guarda e ci pensa un po’, poi va a guardare un film perché è la cosa più semplice da fare, non richiede un impegno eccessivo e lo gratifica immediatamente.
Il rischio enorme che corri se scrivi anche la più piccola scemenza tra gli obbiettivi è che la metti alla pari con tutte le altre cose. Ma nella vita le cose non hanno tutte lo stesso valore.
Quindi mi raccomando: scegli massimo 5 aree di intervento (proprio come se dovessi fare un lavoro di ristrutturazione della tua vita), parti dalle fondamenta, dalle cose fondamentali. Scrivile sul foglio distanziate un po’ tra di loro. Ora rifletti: c’è sicuramente 1 (massimo massimo massimo 2) cose che spiccano sulle altre. Per il signor X era risolvere il suo problema lavorativo. Per te cos’è?
Scegli quell’unica cosa che – se la porti a termine entro un anno – ti renda orgoglioso della tua vita e ne cambi la qualità in modo evidente. Sottolineala con qualcosa di colorato.
Ti svelo le mie aree di intervento: laurearmi, far crescere questo blog, risparmiare una certa cifra e curare di più la mia salute e il mio fisico. Di queste la più importante è la laurea. Come vedi sono solo quattro cose!
Secondo passo: brainstorming
Ora prendi un secondo foglio e vai a ruota libera, non stare tanto a riflettere, pensa e scrivi, pensa e scrivi. Rispondi alla domanda: per raggiungere i miei obbiettivi o per migliorare le macrocategorie che ho individuato nel foglio 1, cosa potrei fare? Scrivi ogni idea che ti viene in mente. Qualsiasi cosa, davvero, anche se per il momento ti sembra assurda o slegata.
Ti faccio un piccolo esempio? Se vuoi perdere peso, potresti scrivere: prenotare un dietologo, comprare un frullatore, eliminare gli snack non salutari, fare merenda con frutta tutti i giorni alle 5 e fare sport 3 volte a settimana.
Queste sono cose abbastanza ovvie.
Scava più a fondo. Magari scoprirai che per fare sport avresti bisogno di nuovi vestiti, o di avere a portata di mano quelli che hai già ma che al momento sono sepolti in fondo all’armadio. Allora scrivi anche “comprare nuove tute” o “rimettere a posto l’armadio”.
Scrivi finché non esaurisci tutte le idee. Ti sembreranno un mucchio di cose, ma ricordati che hai 365 giorni per portarle a termine.
Hai finito? Bene. Ora riposati un attimo. Riprendi in mano i due fogli che dovresti aver compilato seguendo le mie istruzioni.
Tieni il foglio 1 (quello dei maxi-obbiettivi) a portata di occhio: è il tuo faro guida.
Prendi il foglio 2 e due evidenziatori /pennarelli/matite colorati. Chiediti: quale di queste cose è una AZIONE? Quale una ABITUDINE? Stabilisci che colore va per cosa e sottolinea tutte le cose che hai appena scritto, dividendole in queste due categorie.
Le AZIONI sono le cose che una volta portate a termine non si presentano più nella stessa maniera. Per riprendere l’esempio di sopra: comprare il frullatore lo fai una volta sola e poi non ci pensi più. È un’azione.
Le ABITUDINI invece sono le piccoli azioni quotidiane che ripeti sempre uguali a se stesse. Possono essere giornaliere o al massimo settimanali, ma non devono essere sporadiche, perché sono cose che il tuo cervello dopo un certo periodo fa col pilota automatico. Le abitudini sono incredibilmente potenti e ti consiglio di sceglierle molto accuratamente: in pratica insegni al tuo cervello cosa devi fare senza bisogno di pensarci più.
Ti rendi conto di quante cose puoi realizzare se impari a sfruttare bene un meccanismo così forte?
Infatti, se ci pensi al contrario, guarda quanto è difficile, per esempio, abbandonare una brutta abitudine come fumare anche se razionalmente sai che è sbagliato!
Sempre nell’esempio di sopra, un’abitudine è fare lo spuntino delle 5 con la frutta. Anche eliminare gli snack insalubri è un’abitudine: è qualcosa che ti astieni dal fare – ma su base quotidiana.
Dopo che hai diviso tutte le parole o le frasi in queste due categorie, è ora di fare un bel bilancio complessivo per il 2017.
Terzo passo: se non è misurabile, non esiste
Qui viene il difficile.
Riprendi in mano il foglio 1.
Non ti sembrano un po’ vaghi questi obbiettivi? Come farai a capire se stai veramente lavorando per raggiungerli?
Per esempio: essere più gentile, guardare più film, studiare meglio, lavorare di meno, risparmiare di più, divertirmi di più… Ma “più” di cosa? Ma “meglio” di cosa?
Insomma, se il tuo obbiettivo è risparmiare di più (poniamo, del 2016), sarai contento se a fine 2017 avrai risparmiato 10 euro in più rispetto all’anno prima? Non credo.
Devi stabilire degli obbiettivi misurabili, è l’unico modo per sapere se ti stai avvicinando ad essi.
Usa delle azioni simboliche. Io ho scritto che voglio far crescere questo blog: un parametro potrebbero essere i follower di Facebook (a proposito, non è che magari non sei ancora iscritta alla nostra pagina? link), o le visite giornaliere, o una newsletter con tot iscritti.
Se vuoi perdere peso, stabilisci quanti kg.
Se vuoi rimetterti in forma, decidi un traguardo simbolico: correre 10 km, fare 20 burpee di seguito?
Se vuoi studiare meglio, decidi quanti esami vuoi dare.
Se vuoi guadagnare di più, scegli la cifra del tuo stipendio ideale.
Il tuo traguardo deve essere chiaro e semplice come la luce del sole. Deve aiutarti a fare chiarezza, deve farti da guida!
Quarto passo: trasformare i buoni propositi in progetti
Ora hai tutto quello che ti serve per iniziare. Sai dove vuoi arrivare, e lo sai con precisione, grazie al lavoro di analisi e introspezione che hai fatto al passo 1 e al passo 3. Sai che quali sono le azioni che devi compiere e le abitudini che devi instaurare per arrivare lì dove vuoi, grazie al passo 2.
Ora non ti resta da fare che una cosa sola: scegliere e mettere delle scadenze!
Prendi il calendario, o l’agenda o qualsiasi cosa tu voglia (anche un foglio libero con scritto “Gennaio” in alto va benone). Se non ti piacciono queste prospettive, stampa lo schema scaricabile che trovi in fondo alla pagina, che ho fatto con le mie preziose manine!
Ora parliamo di Gennaio, solo di lui, il freddo e antipatico Gennaio. Agli altri mesi ci penseremo uno alla volta, dopo.
A quale “tacca” verso il tuo macro-obbiettivo vuoi arrivare entro la fine di Gennaio (per questo deve essere misurabile!!)?
Per esempio: perdere 2 kg, dare un esame, correre 2 km, mandare tot CV in giro, scrivere tot pagine del tuo romanzo.
Ora prendi il foglio 2 dove trovi le azioni e le abitudini. Partiamo da queste ultime perché sono le mie preferite. Scegli UNA (fai finta che io ti stia ipnotizzando mentre ti ripeto una una una….), e soltanto UNA abitudine per ogni macro-obbiettivo. UNA. Non fare quella faccia, ho detto UNA e una sia!
Sai benissimo che se parti con il 2017 volendo fare 103822824 cose al giorno fallirai dopo una settimana. Per questo è importante scegliere una abitudine sola, che tra l’altro moltiplicata per massimo 5 macro-obbiettivi diventano cinque abitudini e sono già tante.
Poi scegli qualcuna delle azioni, parti ovviamente dalle più importanti o da quelle che hanno la precedenza per qualsiasi motivo. Qui ti lascio carta bianca ma mi raccomando, non mettere troppa carne al fuoco. Io ti suggerisco una singola azione a settimana, ma scegli tu.
Vorrei che fosse chiara una cosa.
Ti faccio il mio esempio personale così spero sia più chiaro. Il mio obbiettivo cardine del 2017 è la laurea (quello che anche tu dovresti aver sottolineato nel foglio 1, ricordi?). Per laurearmi devo fare due cose: dare gli ultimi esami e scrivere la tesi. Ovviamente sono tutte e due cose importanti. A Gennaio, però, ho dovuto scegliere una sola cosa per questo obbiettivo, e ho dato la precedenza agli esami. Niente esami -> niente tesi -> niente laurea -> niente party! All’interno della categoria “esami” ho dovuto poi stabilire UNA sola abitudine, misurabile, che nel mio caso è stato fare almeno 8 pomodori al giorno (cioè 4 ore di studio) (se non sai di cosa sto parlando, ti consiglio di leggere questo articolo).
Questo vuol dire che per la tesi non farò nulla? Che non metterò in ordine casa? Che non leggerò libri? No, assolutamente. Vuole dire che ho un obbiettivo che è più importante degli altri ed è lì che metterò le mie energie.
È una cosa su cui fatico molto anche io, lo so che è difficile rimanere focalizzati su una cosa sola. Ma è un piccolo mattoncino verso il nostro traguardo: messo quello, potremmo passare a quello successivo. Altrimenti costruirai una casa dalla fondamenta non solide, che crollerà alla prima difficoltà.
Quinto passo: teniamo traccia delle nostre abitudini
Il modo più semplice per capire se una abitudine si sta effettivamente instaurando è tenendone traccia.
Puoi farlo con un’app (Habit Bull, Loop Habit Tracker, Persistance, Habitica…), io preferisco Google Calendar perché è già installata sul telefono, o con un foglio excel.
O puoi farlo a mano, sul tuo calendario, sull’agenda, creandoti un tracker ad hoc o stampando quello che ho creato per te.
Come vedi l’abitudine che ti serve per raggiungere il tuo obbiettivo cardine è separata rispetto alle altre: ricordati di dedicare ad esso tutto il tuo impegno! 🙂
In questo modo dovresti riuscire ad avvicinarti sempre di più ai tuoi obbiettivi. Di mese in mese, compila una nuova scheda e rifletti su cosa ha funzionato nel mese precedente, che tecniche hai adottato, cosa hai sbagliato. Prenditi questo piccolo appuntamento mensile e direziona la rotta nel modo più opportuno. I vari tipi di impegni poi andranno a comporre la tua agenda, il tuo calendario su Calendar o quello che preferisci per gestire la tua vita. Io adoro lavorare di mese in mese perchè riesco ad essere molto più concreta e ad aggiustare il tiro in tempo.
È tempo di fare un bell’esempio completo
Prendiamo la signorina Peppina. Immaginiamo che la signorina Peppina abbia appena letto questa guida e voglia metterla in pratica (la Peppina, si sa, è una nostra fedele follower).
Step 1: Pepp (per gli amici) riflette e scopre che nel 2017 vorrebbe cambiare lavoro e fare finalmente quello per cui ha studiato, poi vorrebbe iniziare a correre e fare la mezza maratona, mettere in ordine la sua casa, imparare l’inglese prendendo la certificazione B1 e fare quel viaggio che desidera da tempo.
Step 2: Peppina ci pensa un po’ e stila il seguente elenco di attività, per comodità le divido già tra azioni ed abitudini.
Lavoro: rinnovare il proprio CV, iscriversi ad un corso di aggiornamento, studiare per il corso di aggiornamento, fare ricerche sulle aziende della zona;
Maratona: comprare delle scarpe da runner, scaricare Runtastic, correre almeno 3 volte alla settimana, fare stretching ogni giorno, crearsi una playlist motivante;
Ordine: leggere tutti gli articoli di Sara sul decluttering, comprare delle scatole nuove, fare ordine tutti i giorni per 15 minuti, trovare a chi dare vestiti ed oggetti usati, preparare i vestiti da indossare la sera prima per evitare di distruggere l’armadio alla mattina;
Inglese: guardare ogni giorno un video o un telefilm in inglese per 20 minuti, scrivere una volta alla settimana un commento sul suo blog inglese preferito, cercare se esiste una scuola di lingue vicina a casa sua;
Viaggio: prepararsi tutti i giorni il thermos del caffè per risparmiare, cercare un volo economico, parlare al suo capo delle ferie.
Step 3: gli obbiettivi di Pepp per fortuna sono tutti misurabili facilmente: se cambi lavoro è lampante, come il viaggio, ma anche correre una mezza maratona e prendere il B1 di inglese sono facilmente misurabili (es ho corso tot km, oppure ho preso tot in questo test di inglese, oppure riesco a tenere una conversazione semplice per un’ora). Il decluttering già è più infido: come si misura? Per esempio, potrebbe decidere che la sua casa sarà in ordine se tutti i giorni non impiegherà più di 10 minuti per rassettare.
Step 4: A questo punto la Pepp prende la sua agendina, apre il mese di Gennaio e decide da cosa partire. Le abitudini che sceglie sono queste: studiare per il corso di aggiornamento, tutti i giorni un’oretta, correre almeno 3 volte alla settimana, preparare i vestiti da indossare la sera prima per evitare di distruggere l’armadio alla mattina, scrivere una volta alla settimana un commento sul suo blog inglese preferito, prepararsi tutti i giorni il thermos del caffè per risparmiare.
Le azioni invece: iscriversi al corso di aggiornamento, comprare le scarpe, leggere tutti gli articoli di Sara, cercare la scuola di lingue e parlare col capo.
Su queste, spicca l’obbiettivo cardine di cambiare lavoro: iscriversi al corso di aggiornamento e studiare tutti i giorni un’ora avranno la precedenza rispetto a tutto il resto!
Step 5: Pepp prende Google Calendar e decide quando fare cosa, usando lo strumento “Obbiettivi” (ottimo per le abitudini) e quello “Eventi” per le azioni. La prima settimana di Gennaio andrà a comprare le scarpe martedì mattina, mentre lunedì pomeriggio si iscriverà al corso. Nei weekend leggerà gli articoli sul decluttering, cercherà la scuola su internet e scriverà il commento sul blog. A metà gennaio andrà a parlare col capo. Studierà tutti i giorni un’ora sfruttando la pausa pranzo lunga. Il lunedì, mercoledì e venerdì sera andrà a correre alle 18. Alla sera preparerà i vestiti e al mattino il thermos.
Ogni giorno super-Pepp segnarà sull’app quello che ha fatto.
È un sacco di roba, vero? E pensare che abbiamo scelto solo 1 abitudine e qualche azione per ogni obbiettivo!
Spero che questa guida ti sia piaciuta e che l’esempio abbia reso tutto più chiaro. Fammi sapere quali sono i tuoi obbiettivi per il 2017 e se hai bisogno di una mano per creare un piano d’attacco scrivimi pure!
Alla prossima,
Giulia
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Bibliografia:
https://personalexcellence.co/blog/year-end-review/
http://www.efficacemente.com/2013/12/ricominciare-da-zero/
https://theyounghopeful.wordpress.com/2016/08/15/a-college-girls-guide-to-setting-goals/
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Insonnia? Fatevi un pensatoio!
Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.
Ottimo articolo! E’ esattamente quello di cui avevo bisogno per ripartire alla grande
Grazie mille! 😀
Se ti è piaciuto allora ti consiglio di continuare a seguirci, perchè mentre scrivevo mi sono resa conto che ho ancora molto da dire e quindi farò una serie su questo argomento 🙂
grazie Giulia!^_^
Ehi Chiara ciao!! 😀 Piaciuto?