“Da quando il Mondo ha avuto inizio, è certo che siano esistite quindici persone. Potrebbero essercene state altre; ma io sono uno scienziato, e devo attenermi solo all’evidenza dei fatti. Delle quindici persone l’esistenza delle quali è comprovabile, solo Io Stesso e l’Altro siamo vivi al momento.”
La Casa è il Mondo: un universo di statue, mare e luce lunare, templi in rovina, nidi d’alghe e cosmologia, sospeso in un tempo di calendari inventati e tempeste notturne.
Piranesi non ha memoria di altro che non sia la Casa.
La solitudine è alleviata dal passaggio occasionale di un discreto numero di albatros, dalla compagnia di tredici scheletri che Piranesi si reca a visitare di frequente, e dalla presenza saltuaria dell’Altro: con Piranesi, l’unico abitante del Mondo, e dedito ad un’ossessionata ricerca della Conoscenza.
Gli anni trascorrono per Piranesi nell’esplorazione delle stanze infinite; nello studio delle maree; nella registrazione meticolosa dei suoi diari. Nulla cambia nel Mondo.
Fino al giorno in cui la Sedicesima Persona fa la sua comparsa nella Casa.
Scheda del Libro
Autore Susanna Clarke
Titolo Piranesi
Pubblicato in Italia da Fazi Editore, 2021
Titolo originale Piranesi
Lingua originale Inglese
Traduzione a cura di Donatella Rizzati
Qualcosa sull’autrice
Susanna Clarke ha raggiunto la notorietà internazionale con quello che è anche il suo primo romanzo: Jonathan Strange & Mr Norrell, una versione fantastica ed alternativa a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo, situata geograficamente e storicamente nel mezzo delle guerre napoleoniche… solo, qualche passo a sud della realtà.
In un mondo dove la magia esiste, e sta cambiando le sorti della guerra, l’amicizia-rivalità tra lo scontroso mago Mr Norrell e il talentuoso Jonathan Strange li porterà loro malgrado a finire invischiati in una storia cupa di fate, rapimenti, e profezie.
Dal romanzo è stata tratta una miniserie televisiva della BBC One con Bertie Carvel ed Eddie Marsan che consiglio a tutti; è un’assoluta delizia dai sottotoni dolceamari che mi ha tenuta incollata sulla sedia dalla prima all’ultima puntata, con ottimi attorie, scenografie e costumi. Per quanto riguarda il libro, lo considero uno di quei romanzi che mi piacerebbe poter scrostare integralmente dalla mia memoria per avere il piacere di rileggerlo da capo come fosse la prima volta.
Perché questo libro?
Ho scoperto quanto la stesura di Piranesi sia stata un processo travagliato per Clarke solo dopo aver terminato il romanzo. Breve post scriptum: ho aggiunto qui il link di Wikipedia, ma vi direi… tenetevene alla larga se non vi piacerebbe averne la trama spoilerata selvaggiamente.
In tutta franchezza, mi sono fermata in diversi punti durante la lettura per chiedermi se questa non fosse in effetti un’autrice diversa da quella di Jonathan Strange & Mr Norrell.
Restano le atmosfere fiabesche, e l’eco nostalgica, e la sensazione vivida di un mondo sospeso tra magia e realismo, descritto così vividamente da renderlo parte integrante della storia, e quasi un altro personaggio interamente: ma questo è palesemente un romanzo inteso per un pubblico più adulto, e i toni sono elusivi in una maniera accattivante.
Temi e idee mi hanno ricordato vagamente Le città invisibili di Italo Calvino; e così anche il piacere delle descrizioni, l’atmosfera sognante, e il modo in cui il lettore è invitato ad accompagnare passo dopo passo le esplorazioni del protagonista.
C’è un’affascinante nota di mistero nel romanzo, ed ho praticamente fagocitato le ultime cento pagine. In aggiunta, il romanzo è veramente breve: duecentocinquanta pagine dall’inizio alla fine. Da leggere in una serata!
Non aggiungerò nient’altro, nella speranza di non rovinare il finale a nessuno; ma chiudo come ho iniziato, e vi lascio con una citazione:
“Nella mia mente si trovano tutte le maree, le loro stagioni, il loro fluire e rifluire. Nella mia mente si trovano tutte le sale, la loro infinita processione, l’intreccio articolato dei passaggi.
[…]
La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza, infinita.”
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Dodo migrante londinese. Qui non si vola, al massimo si plana con cautela.
Ama: tirare a indovinare i colpi di scena in una trama, le tisane alle mandorle e le lucine dell’albero di Natale.
Odia: gli Ascoltatori di Smartphone Molesti; perdere le tazze di tè e ritrovarle fredde; chi non paga gli sceneggiatori (argh).