Non ho ricordi bellissimi della mia adolescenza. Qualcuno bello, qualcuno brutto, nella media direi che non è stata bella bella in modo assurdo (cit). Ma è comunque un’età con una sua magia, indescrivibile, ineffabile, che ti senti crescere nello stomaco quando sai che non sei più una bambina, pensi di essere adulta (ormai) – ma sotto sotto sai che non è così. Qualcuno li chiama “i migliori anni della nostra vita” – io non sono d’accordo, la vita è tutta bella se sai come viverla, ma è innegabile che un certo fascino questo periodo della vita ce l’abbia. I primi amori, le prime amicizie vere, le prime batoste, tutto che cambia di secondo in secondo e tu che fatichi a starci dietro: ecco, forse è questo sentimento di affanno che mi ricordo di più. Oggi ho selezionato per te 3 cose da vedere o leggere, nello specifico una graphic novel, un libro e una serie TV, dove le protagoniste sono sempre ragazze adolescenti.
The Raven Boys (Rizzoli, 2013, 13,60 euro)
Si tratta del primo libro di una tetralogia urban fantasy (il secondo lo sto leggendo proprio adesso e gli altri due purtroppo non sono stati ancora tradotti in italiano), è un romanzo leggero che ti consiglio se vuoi qualcosa per staccare, ma mi è piaciuto molto per due motivi. Il primo è proprio una dei protagonisti, Blue Sargent, una ragazzina di 16 anni che di punto in bianco si trova coinvolta nelle strane ricerche magiche di un gruppo di quattro ragazzi – i Ragazzi Corvo, appunto, dal nome della scuola che frequentano. I 5 finiscono per formare un gruppo che indaga su un’antica leggenda che forse tanto leggenda non è – mentre intorno a loro incominciano a succedere cose strane. La storia è super godibile e non infantile e mi è piaciuto molto come la parte sovrannaturale si inserisca nel contesto contemporaneo/adolescenziale, senza risultare forzata o grottesca. Alcuni momenti nella psicologia dei personaggi sono invece un po’ sbozzati – segno che l’autrice deve ancora crescere a livello letterario, credo, ma nonostante questo piccolo difetto eccola lì, l’adolescenza nel suo splendore, sospesa tra la curiosità e la magia di un mondo che improvvisamente è molto più vasto di prima.
Anne with an E (Netflix)
Violo una regola non scritta di S&P parlandovi di un telefilm che non ho, purtroppo, ancora finito di vedere, ma la bella impressione che mi ha fatto finora mi ha spinta ad inserirlo in questo elenco. Chiamatemi Anna (questo il titolo in italiano) è una serie tv di soli 7 episodi prodotta da Netflix che si ispira al famosissimo romanzo Anna dai capelli rossi. Non posso fare un confronto nè col romanzo, perchè non l’ho letto, nè con la serie animata degli anni ‘80, perchè non l’ho vista – ebbene sì, da piccola trovavo odiosa Anna e melensa la storia e le ho sempre preferito Heidi. Ad un primo impatto anche la storia di Netflix sembra procedere su questo binomio, ma la bravura degli attori (tutti, davvero, ma Anna in particolare è fenomenale), i paesaggi mozzafiato del Canada e una storia che procede scorrevolmente me l’hanno fatta amare. La storia di base la conosciamo grosso modo tutti (una giovane orfana dal carattere particolare va a vivere con una coppia di fratello&sorella mai sposati e un po’ burberi) – ma il punto di forza nella serie credo sia che ci fa vedere il mondo come lo vede Anna, una ragazzina che sta per diventare adolescente, che ha avuto una vita difficile e che preferisce lasciare spazio all’immaginazione piuttosto che farsi ingrigire dai problemi della vita quotidiana.
Paper Girls (Bao, 2016, 15,30)
Avete amato Stranger Things? Vi piacciono le graphic novel? Vi ho già fatto queste domande e vi ho già indicato due prodotti a mio avviso molto avvincenti su questi due temi. Ma se li volessi unire? Allora vi devo consigliare per forza Paper Girls! Graphic novel di Brian K. Vaughan e Cliff Chiang, edita in Italia dalla Bao, racconta la storia di un gruppo di ragazze che consegnano i giornali al mattino (da qui il nome, paper girls) e che fanno il loro solito giro anche la mattina dopo l’Halloween del 1988. Peccato che quella mattina niente vada come dovrebbe andare, e le dodicenni si trovino sbalzate d’improvviso in una storia drammatica di ambientazione sci-fi. Stranger Things, dicevamo? Sì, ma qui avete delle ragazzine belle toste e una storia molto originale e avvincente – che prosegue nel volume 2 e 3 della saga!
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche:
Glow e Orange is the New Black: storie di donne diverse
Come fare bella figura ad una cena
*** Questo post contiene dei link affiliati ad Amazon. Se compri passando attraverso questi link, noi riceviamo una piiiiccola percentuale che serve a sostenere le spese di questo blog, e tu non spendi di più. Le nostri opinioni sono del tutto disinteressate, perchè per noi non cambia nulla consigliarti un prodotto invece che un altro! ***
Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.
Purtroppo Chiamatemi Anna, bellissimo nell’ambientazione e nei personaggi non segue per nulla la storia originale, nemmeno un po’. I libri sono bellissimi e tantissimi, ve li consiglio caldamente 😉
Ah, grazie della precisazione! Non conoscendoli ho apprezzato anche il telefilm di Netflix, ma sono sicura che anche i libri siano molto belli e vorrei leggerli 😀