Non ho mai amato i reality in tv. Certo, i titoli accattivanti di Real Time mi incuriosivano, ma molto spesso rimanevo delusa e annoiata, quindi preferivo dedicare il mio tempo alle serie tv che amo tanto. Per non parlare dei programmi tipo “Ma come ti vesti”, hanno sempre scatenato la nazifemminista che c’è in me. In media i cambi di look puntavano ad un estetica di donna stereotipata del tipo o tacchi e borsetta scintillante o niente. Per non parlare invece della mia perversione verso gli show dove “rifanno casa”, in media in uno stile orrendo e pacchiano, che adoro guardare solo per criticare ardentemente le schifezze proposte.
Ecco, Queer Eye è un mix di tutti questi programmi, ma fa tutto per il verso giusto, e ora vi spiego perchè dovremmo guardarlo tutti!
Il format
Cinque uomini gay, ognuno esperto di un ambito diverso, passano una settimana con un candidato che ha bisogno di una mano a rimettere insieme la propria vita. Principalmente si tratta di uomini, ma in generale quello che accomuna i protagonisti delle storie è che sono persone che hanno rinunciato a prendersi cura di se.
Il che non significa andare poco dal parrucchiere, ma per svariati motivi tralasciare tutti quei piccoli gesti che ci fanno stare bene. Che sia appunto non comprare vestiti nuovi da secoli perchè si preferisce spendere i propri soldi per moglie e figli, oppure passare tutto il proprio tempo libero a dedicarsi ad una attività per la comunità trascurando la propria casa e la propria dieta, o il vivere la propria vita nel passato dopo aver vissuto un lutto.
I Fabulous5, come viene chiamato il gruppo, mette insieme tutti gli aspetti, capendo quali sono le motivazioni che le portano queste persone a vivere in case disorganizzate, mangiare male, vestirsi inadeguati e non prendersi cura di se.
Il messaggio positivo
Anche se sono storie di cambiamento, anche se vengono tagliati e acconciati capelli, vengono comprati nuovi vestiti, vengono rinnovati locali, il team cerca sempre di non cancellare l’identità dei protagonisti, anzi vengono messi in luce i loro punti di forza, che molto spesso non sapevano di avere. Questo è un aspetto veramente importante del messaggio che cerca di dare il programma. Cerca di migliorare la tua vita per te stesso e non per gli altri.
Perchè anche i vestiti, se ti fanno sentire bello e a tuo agio e comodo, ti faranno sentire bene. Un taglio di capelli non è per forza un cercare di raggiungere uno stereotipo di bellezza, ma un momento di relax e di selfcare che fa bene allo spirito. Viene fatto riscoprire a i protagonisti delle storie come prendersi cura di se.
Essendo la maggior parte di essi uomini si cerca di demolire lo stereotipo maschilista per cui se un uomo si cura non è abbastanza virile. Fa tenerezza vedere come molti uomini non sappiano niente di skincare, di tessuti e vestiti adatti al proprio fisico, di cucina. Molto spesso i Fab5 devono insegnare a questi poveri ignari a mettere una crema contro le irritazioni per una pelle sensibile o a cucinare cibi salutari. Cose che per la maggior parte delle donne sono scontate e radicate nella nostra cultura.
Spero di avervi convinto a dare una chance a questo bel programma, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
p.s.: guardatelo in inglese (sottotitolato se non conoscete la lingua) perchè il doppiaggio è osceno. Finto checca proprio…
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Architetto ed esperta di storia del Westeros.
Ama: i tatuaggi, la musica dei The Cure, giocare il guerriero a D&D e nuotare (male).
Odia: le cose brutte, quando nei film salgono sul letto con le scarpe, i dolci senza il cioccolato e le sopracciglia sottili.