Come ben sai, a noi di S&P il tema femminismo sta molto a cuore. Oggi lo voglio affrontare da un punto di vista un po’ più sbarazzino però (ma non troppo): voglio parlarti di quattro libri femministi che ho letto recentemente e che secondo me possono migliorare il modo in cui ti rapporti con il tuo essere donna e femminista. Iniziamo!
Il paese dove non si muore mai di Ornela Vorpsi
Non è un romanzo, non è una biografia: questo libro di un’autrice albanese residente in Italia ha lo scopo di raccontare la vita delle donne nell’Albania degli ultimi 20 anni, e lo fa attraverso brevi flash, storielle e aneddoti. C’è tanta violenza e tanto dolore perchè Ornela non le manda di certo a dire: i suoi sono racconti crudi e realistici e anche se sono ambientati in un altro paese io ci rivedo tanto di quella cultura italiana che segrega, uccide, stupra e vittimizza le donne. Pro del libro: è breve e i capitoli sono autoconclusivi, rendendo scorrevole la lettura.
«Nel lago ci si va a morire per le storie d’amore disperate, per poter naufragare insieme al dolore. Ci si va anche quando si rimane incinte, per scomparire in due.
Questo caso vale soprattutto quando il padre sparisce o, peggio, nega tutto. L’aborto è illegale, per sbarazzarsi del guaio si ricorre a infermiere o medici pagati a caro prezzo, perché rischiano la prigione. Allora l’aborto ha luogo nella stanza più nascosta della casa, tutto si svolge in grande cospirazione. Il corpo viene lavorato a vivo, la vergogna te la tolgono mentre dal tuo corpo fuoriescono dei suoni disumani che l’infermiera commenta così: «Però quando l’hai preso ti è piaciuto, eh?».»
Lolly Willowes o l’amoroso cacciatore di Sylvia Townsend Warner
Atmosfere più distese per questo romanzo del 1926, ma che praticamente non è invecchiato e si lascia leggere con un’attualità sconcertante. Seguiamo le vicende di Lolly, ragazza un po’ atipica che vive nella campagna inglese senza pensare a sposarsi e che cresce diventando la zia zitella di famiglia, benvoluta da tutti ma giudicata “stramba”. Tutto qui? No, il romanzo è anche l’analisi puntuale di come la frustrazione femminile possa crescere nascosta fino a sfociare nella scelta di diventare strega. Ma non aspettatevi incantesimi o avvenimenti magici: la stregoneria qui è un fatto psicologico, la rivendicazione di una libertà femminile non conquistabile altrove. Non è storia tipica dei libri femministi, ma qualcosa di molto più sottile. Adorabile, l’ho letteralmente divorato.
«È vero che si può attizzare il fuoco con un candelotto di dinamite senza che succeda nulla? Credo di averlo sentito alle conferenze scientifiche a cui accompagnavo le mie nipoti. Comunque, se non è vero per la dinamite, lo è per le donne. Ma le donne lo sanno di essere dinamite, e non vedono l’ora che si verifichi l’esplosione che renderà loro giustizia. Ad alcune può capitare la religione, e così sono a posto, immagino. Alle altre però – e sono tante – cos’altro resta se non la stregoneria?»
Ragazze elettriche di Naomi Alderman
Un romanzo che è diventato un successo globale nel giro di pochi anni e che presto sarà una serie tv, mentre tutti acclamano la Alderman come l’erede diretta di Margaret Atwood (autrice di Il racconto dell’ancella). La trama è semplice: in un futuro imprecisato le donne sviluppano un nuovo potere, quello di poter emettere delle potenti scariche elettriche. Lo useranno per rovesciare il patriarcato ed istituire nuovi governi, mentre il racconto si snoda attraverso gli occhi di alcuni protagonisti chiave delle vicende (è un romanzo corale, sì). Si può dire che faccia parte dei libri femministi? Forse. Le azioni che vengono descritte non sono femministe, se è quello che intendiamo. Le donne qui non sono buone, per nulla, anzi sono pronte a vendicarsi e far subire agli uomini tutto quello che normalmente subivano loro per prime. È un libro forte e ci sono alcune scene davvero disturbanti, che mi hanno suscitato sentimenti contrastanti. Perchè da una parte un po’ ti viene la voglia di avere un superpotere e poter reagire alle violenze e alle umiliazioni: cercano di stuprarti? Zoot. Ti palpeggiano sul luogo di lavoro? Zot. Ex fidanzato che minaccia di ucciderti? Zot, zot, zot. Dall’altra il potere, qui, ma anche nel mondo reale, non è mai buono, e genera dei veri e propri orrori. Leggilo se: ti piacciono i romanzi distopici.
«Questi fatti accadono tutti in una volta. Questi fatti sono un unico evento. Sono il risultato inevitabile di tutto ciò che è successo prima. Il potere cerca il suo sbocco. Fatti come questi sono accaduti in precedenza; torneranno ad accadere. Fatti come questi accadono sempre.»
Come as you are. Risveglia e trasforma la tua sessualità! di Emily Nagoski
Nagoski è educatrice sessuale e docente universitaria e con questo libro ha voluto realizzare un utile vademecum sulla sessualità femminile. Cosa ci trovi dentro? Tutto, davvero, tutto quello che può servire a capire e migliorare la tua relazione con il sesso. Studi scientifici e dati alla mano, vengono smontate le maggiori bufale sulle donne mentre si apprende quali sono i concetti chiave in psicologia e medicina. È un libro che mi è piaciuto tantissimo per quello che dice (super interessante e super utile) e per come lo dice, senza fronzoli e senza tecnicismi. Veramente consigliato!
«Nessuna donna è nata provando odio verso il proprio corpo o vergogna per la propria sessualità. Queste cose hai dovuto impararle. Nessuna donna è nata con la preoccupazione di essere giudicata se qualcuno avesse scoperto i suoi gusti sessuali. Anche questo hai dovuto impararlo. Ora, allo stesso modo, devi imparare che non c’è alcun pericolo nell’essere amata, nell’essere davvero te stessa, nel fare sesso con un’altra persona o anche nello stare da sola. Alcune donne imparano queste cose dalla famiglia d’origine. Ma anche se ciò che hai imparato finora è distruttivo, fai sempre in tempo a sostituirlo con qualcosa di diverso.»
E tu? Hai dei libri femministi da consigliarmi? Cosa ne pensi di questi titoli, ne conoscevi già qualcuno? Dimmelo nei commenti, e chiedimi la mia classifica personale!
Se ti è piaciuto questo post, leggi anche:
Sfruttare gli alti e bassi del ciclo mestruale
Penny Dreadful: corsetti e vampiri
Immagini by Pexels.com.
Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.