Mi spiace darvi la brutta notizia, ma siamo ufficialmente oltre la prima metà del 2017. Che significa: è giunto il momento di fare una seria revisione dei propri obbiettivi.

Ma che cosa si intende con revisione?

La revisione è quel momento che vi prendete per ragionare a mente lucida sul proprio piano. Decidete voi quanto tempo dedicare, ma vi consiglio almeno una ventina di minuti, non è un compito automatico, dovete pensare. E vi consiglio anche di evitare quei momenti tipo “sono in spm e piango da tre giorni” perchè rischiereste di prendere delle decisioni sbagliate.

Dovete diventare giudici di voi stesse, ed essere razionali nel farlo.

Ma come si fa?
Per sapere a che punto siete, bhe, avete bisogno del quadro generale. Quali erano i vostri obbiettivi? Dove li avete scritti? Vi siete monitorate settimana dopo settimana? Nei post scorsi vi ho spiegato come fare, adesso è il momento di radunare tutti i fogli/app/tracker e tirare i conti.

Prima della revisione vera e propria

Capire se siamo nel mezzo di un successo o di un fallimento è più facile se gli obbiettivi che vi siete date sono semplici e misurabili. Dare tot esami. Perdere tot kg. Guadagnare tot euro. Un numero semplice semplice da poter confrontare. Più è semplice, meglio è. Potete rispondere solo sì o no, così non avete scuse. Quindi il primo passo per una revisione fatta come dio comanda nasce proprio dal momento in cui decidiamo quali sono gli obbiettivi per cui vogliamo investire, come vi avevo già spiegato nella prima puntata.

Facciamo due conti

La revisione è un momento personale, ma ci sono alcune domande che vi dovete fare:

  • Ho centrato i miei obbiettivi? Quali?
  • Che tecniche ho adottato per avere successo?
  • Dove ho trovato la motivazione?
  • Quali abitudini sono state più utili?
  • Invece, ho fallito in altri obbiettivi? Quali?
  • Avevo messo l’asticella troppo in alto?
  • Non ho considerato alcuni fattori?
  • C’è qualche tecnica “vincente” che posso adottare per queste aree “perdenti”?
  • Conosco un amico che mi può dare una mano, o un consiglio?
  • Ho fallito di tanto, o soltanto di poco? Sarebbe meglio aggiustare il tiro per le prossime volte?
  • Ci sono obbiettivi che ho ignorato? Se sì, perchè? Non sono più rilevanti per la mia vita?
  • Se ho fallito, ho per caso seguito tutto alla lettera ma qualcosa non ha funzionato? Devo rivedere i miei metodi?
  • Per caso, hai raggiunto degli obbiettivi pur non essendo super ligia con le abitudini corrispondenti? Varia le tue abitudini di conseguenza.

Vi faccio il mio esempio

Per la serie “essere una blogger significa sputtanarsi in pubblico”, per rendere il tutto più concreto vi faccio l’esempio dei miei obbiettivi per il 2017, che sono: laurearmi, far crescere il blog fino a 1000 iscritti e avere una newsletter, risparmiare una certa cifra e curare di più il mio fisico. Attenzione attenzione super bollino rosso! Ho predicato bene ma razzolato male: che razza di obbiettivo è curare di più il mio fisico? È super vago. Come vedete la tentazione di mettere cose vaghe ha colpito anche me. Per fortuna ci ha pensato Madre Natura a rimettermi sulla retta via, trasformando il mio super generico obbiettivo in “perdere 10 kg”.

Inizio col dire che tutti e quattro stanno andando piuttosto bene: ho finito gli esami e mi manca soltanto la tesi, il blog forse sta risentendo un po’ di un periodo incasinato per tutte e tre, ma comunque abbiamo sempre postato due volte alla settimana e abbiamo tante sorprese in serbo per voi (jingle pubblicitario in sottofondo), sono a metà della perdita di peso e il risparmio va decisamente a gonfie vele.

Le cose positive sono state: studiare facendo mappe e flashcard, studiare anche quando non ne avevo la minima motivazione, organizzare il lavoro del blog su base settimanale, mettere da parte una certa cifra ogni mese senza neanche vederla (lontana dagli occhi, lontana dal cuore), farmi un elenco di piatti ipocalorici ma semplici, gustosi e sazianti per resistere alla tentazione di assaltare il primo kebab.

Le cose negative? per alcuni ambiti, mettere troppa carne al fuoco, scegliendo più di un obbiettivo alla settimana e sovraccaricandomi. Fare troppo affidamento su minuziose routine giornaliere che però difficilmente riesco a rispettare alla lettera, facendomi precipitare nell’atteggiamento “o tutto o nulla” tipico di chi soffre di perfezionismo.

Cosa ha funzionato, davvero, per me? Avere tutto che fila via liscio come l’olio. Avere liste, piani, oggetti tutto sotto mano, non dover pensare alle cose.

Essendo una persona che si stressa abbastanza per le cose, mi rendo conto che quello che funziona per me è la tecnica “terra bruciata”. Se mi tolgo da sola tutte le alternative possibili fino a lasciare solo quelle positive, sono costretta ad agire per il mio bene invece che rimanere sul divano a guardare Netflix.

Anche parlare tanto con le persone mi aiuta: per l’ultimo esame l’avevo detto a talmente tanti amici che mi sarei davvero sentita una nullità a rimandare, così ci sono andata lo stesso e guarda un po’, è andata benissimo! Da queste esperienza ho capito che devo semplificare al massimo e lasciarmi poche opzioni fra cui scegliere, cosa che sicuramente devo implementare meglio quando si parla della mia routine quotidiana.

Come vedete sono discorsi molto personali, ma se riuscite a rispondere con onestà alle domande di questo post sono sicura che usciranno fuori cose interessanti, di cui magari non vi eravate nemmeno rese conto 🙂 Se avete domande, vi prego di farmele qui nei commenti o su Facebook, mi farebbe piacere sapere se qualcuno ha provato a fare una revisione e com’è andata!

Giulia

Se ti è piaciuto, leggi anche tutti i post di questa serie!