Le mie socie Sara e Giulia hanno dedicato tantissimi post all’organizzazione sia personale che della casa, produttività e decluttering. Ed io non ho scritto neanche una riga al riguardo. Perchè? Perchè io odio organizzare!

Per me liste, agende, appuntamenti e scadenze sono un incubo. E il resto della redazione lo sa bene e mi sopporta quando ignoro i loro diagrammi pieni di cose da fare o mi presento alle riunioni senza neanche carta e penna. Ma hanno capito che non fa per me, ho il rifiuto! Forse per il fatto che a lavoro parte dei miei compiti è organizzare cose e rispettare scadenze, nella vita privata cerco di vivere in maniera più rilassata possibile. Lo so, non fa per tutti, ma in questo post vi darò una panoramica di come gestisco io le cose in modo da liberarsi di qualche taccuino di troppo.

1- avere lo stile di vita giusto

Sembrerà una banalità ma la disorganizzazione non è un lusso che si possono permettere tutti. Non pretendo di dire a una mamma di due figli che lavora full time di buttare via l’agenda, sarebbe una cosa folle, quindi analizzate la vostra vita ad oggi e chiedetevi: ho veramente bisogno di appuntare ogni cosa? Sicuramente se fate un lavoro dipendente, in cui non avete particolari scadenze, vivete da soli e non avete figli non sarà poi così essenziale avere un agenda ad anelli con tonnellate di check e sezioni dedicate. Tenetevi questa risorsa per periodi di particolare stress, come per esempio l’organizzazione di un matrimonio o la laurea. Per il resto affidatevi al vostro cervello, allenate la vostra memoria!

2- utilizzate un solo dispositivo per appuntarvi le cose importanti

Per liberarsi dall’ansia dell’organizzazione basta fare le cose in maniera semplice: quindi, come dicevo prima, affidatevi alla vostra memoria per le piccole cose che sapete di riuscire a gestire, e per il resto utilizzate un solo dispositivo per appuntarvi gli eventi importanti. Io di solito uso il cellulare. Il calendario, alcuni condivisi con gli amici e con la redazione, per gli appuntamenti a lungo termine e il blocco note per le password. E basta. Avere mille app per liste condivise o simile è risultato per mia esperienza inutile, parola d’ordine semplificare semplificare semplificare.

3- segnarsi in agenda solo gli appuntamenti a lunga data

Lo accennavo prima, è uno dei piccoli esercizi di memoria che faccio da anni: appuntatevi esclusivamente avvenimenti che si svolgeranno fra 10-20 giorni. Per il resto tenete tutto a mente. Piuttosto scrivete giorno e orario su un pezzo di carta volante e poi buttatelo. Scriverlo aiuterà a fissarlo nella memoria e non avere un posto dove ricontrollare vi farà concentrare ancora di più, con il risultato che vi ricorderete! E’ solo una questione di abitudine, più memorizzerete date e orari meno avrete bisogno dell’agenda.

4- fate chiarezza fra gli impegni importanti

Ognuno di noi ha la sua serie di scadenze importanti: dichiarazione dei redditi, assicurazione, amministrazione. Cercate di fare un calendario mentale di quali sono le vostre e abbinatele al mese di competenza. Anche se non sapete che giorno preciso di Giugno scade la vostra assicurazione, ma avete ben fissato il mese, basterà all’inizio dello stesso controllare per organizzarsi per tempo. In più una visione così a lungo raggio, quindi annuale, delle scadenze importanti aiuta ad organizzarvi il resto degli impegni più futili. Sempre tornando all’esempio dell’assicurazione a Giugno, se mesi prima un amico vi chiederà di fare un viaggio economicamente impegnativo proprio quel mese saprete da subito che dovete mettere in conto nel budget una spesa extra rispetto a quella dei mesi “normali”.

5- siate pratici

Ecco, questo è il consiglio essenziale per vivere bene disorganizzati. Non fatevi prendere dal panico. Succede a chiunque di dimenticarsi una scadenza o un appuntamento, di dimenticare una password o di trovarsi con il frigo vuoto e la suocera a cena. Il mio consiglio è proprio di cercare una soluzione senza perdersi d’animo. Tutto si risolve, le password si resettano e hanno inventato Just Eat (grazie al cielo!). Ho l’impressione che l’uso di liste e l’iper organizzazione siano un placebo per persone molto insicure che preferiscono avere la loro copertina di Linus piuttosto che affrontare un imprevisto e cercare di risolverlo. Quindi, anche solo una volta, provate l’ebrezza di una giornata senza organizzazione, ve lo consiglio è liberatorio!

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