Qualche tempo fa sul nostro Instagram ho parlato di come strutturare e valutare una skincare routine davvero personalizzata e adatta alla nostra pelle. Ho pensato di fare un post, dietro consiglio di Sara, per riassumere i concetti base per iscritto: trovate comunque le stories salvate sul nostro profilo sotto la voce Skincare 1 e 2. Quindi… iniziamo!
Step 1: capire se la pelle è grassa, secca, normale o mista
Tendenzialmente, esistono 4 tipi di pelle, dalla più untuosa a quella più secca: grassa, mista, normale e secca. Che cos’è il tipo di pelle? È la categoria che stabilisce quanto sebo la pelle naturalmente produce. In pratica, è quasi del tutto genetico, anche se può essere influenzato da fattori esterni come la dieta e il clima.
La pelle grassa è quella che produce troppo sebo, risultando quindi unta al tatto e alla vista. La pelle normale sarebbe la pelle ideale, che produce la giusta quantità di sebo (sono pochissime, infatti), risultando liscia e morbida senza essere unta. La pelle secca sta all’opposto di quella grassa e produce troppo poco sebo, apparendo quindi screpolata, secca, asciutta e polverosa. Di pelli miste invece ne esistono di due tipi: la pelle mista stagionale è secca in inverno e grassa d’estate, mentre è più comune la pelle mista a zone, ovvero la zona T appare più lucida e il resto del viso più secco. Entrambe richiedono l’uso di prodotti appositi ed eventualmente diversi per le zone secche e per quelle grasse.
Come si fa a capire che tipo di pelle abbiamo? Stranamente, è semplice. Ci si lava la faccia con un sapone neutro e si vede come reagisce la pelle. La pelle grassa è unta al tatto dopo 2 ore circa, la pelle secca invece sarà visivamente disidratata dal lavaggio e non si ungerà, la pelle normale starà bene. Per la pelle mista ovviamente valgono entrambe le considerazioni fatte per la pelle grassa e secca.
Che rapporto c’è tra il tipo di pelle e tutte le altre cose di cui vi lamentate con le amiche in vocali su Whatsapp lunghi come la Torino-Lione? Diciamo che la tipologia è un po’ la base della torta, a seconda di quella ci sono tendenze più marcate a sviluppare un problema o tendenza piuttosto che un altro. Per esempio, la pelle secca soffrirà facilmente di disidratazione e la pelle grassa di acne, ma non è una regola scritta nella pietra, potrebbe anche avvenire il contrario. Per questo è piuttosto inutile che in commercio ci siano linee di cosmetici per esempio per “pelli acneiche”, sottintendendo che siano pelli grassi quando non è detto che sia così.
Step 2: capire le tendenze della propria pelle per regolare la skincare
Le tendenze sono dei problemi, temporanei o meno, che caratterizzano la vostra pelle. Per esempio, troviamo: l’acne, che può essere di vari tipi, i comedoni o più volgarmente detti punti neri, le rughe, le macchie rosse o brune, la disidratazione, le occhiaie, le borse, la couperose e così via. Questi problemi si combinano a vario titolo con la vostra tipologia di pelle ed anche tra di loro. Per esempio io ho la pelle grassa, soffro di acne microcistica, ho parecchi punti neri ed ho le borse.
Una menzione speciale la merita la disidratazione, che appunto è una condizione e non una tipologia di pelle. Quindi pelle disidratata non è uguale a pelle secca! Pelle secca significa che produce poco sebo e sicuramente può portare a disidratazione, visto che il sebo fa parte dello strato che impedisce all’acqua naturalmente presente nella nostra pelle di non evaporare. Ma anche le pelli grasse possono essere disidratate: avremo quindi una pelle all’apparenza unta ma screpolata e secca sotto lo strato di sebo. È quella che viene comunemente definita pelle asfittica. Ed ha bisogno di idratazione, poverina!
Step 3: iniziare a costruire la propria skincare routine
Con le nozioni degli step 1 e 2 dovremmo avere capito che tipo di pelle abbiamo e che problemi presenta. È giunto il momento di capire cosa farci. Ci sono alcuni step necessari in una skincare routine degna di chiamarsi tale:
1. la detersione
2. l’esfoliazione
3. eventuali trattamenti
4. l’idratazione
5. l’spf
La detersione serve a pulire la pelle dal sebo accumulato nei pori, dallo sporco, dallo smog e dalle cellule morte. Va fatta una o due volte al giorno e ci sono diversi modi: dalla doppia detersione che prevede un passaggio con olio e poi uno con un detergente, al classico detergente schiumogeno in gel o mousse, all’acqua micellare e così via. Io personalmente prediligo i detergenti il gel e spesso faccio la doppia detersione, ma rimane una scelta personale. Qualsiasi prodotto usiate per detergere, ricordatevi che va sciacquato! Sì, anche se sulla confezione c’è scritto il contrario.
L’esfoliazione è un passaggio della skincare routine a mio avviso troppo spesso ignorato e visto che serve praticamente per qualsiasi problema, a meno che la vostra pelle non sia perfetta, io vi consiglierei di inserirlo. È ottimo per rughe, punti neri, pori evidenti, acne, segni, macchie, luminosità generale della pelle ed anche per i peli incarniti della barba. Vedremo nella seconda puntata quali sono i tipi di esfolianti e come sceglierli.
A sigillare tutto sulla pelle evitando che la pelle evapori c’è poi il passaggio dell’idratazione, che va scelto in base alla tipologia di pelle perchè riguarda il livello di grassi presenti nel prodotto. Pelli secche avranno bisogno di creme molto ricche ed eventualmente anche di un olio, per via via diradare verso lozioni leggere e liquidine fino ad arrivare alle formule in gel completamene oil-free che sono indicate per le pelli grasse.
C’è infine lo strato di protezione solare che sì, purtroppo serve anche d’inverno e sì, anche se state in casa. Se non state usando una torcia per vedere intorno a voi significa che la luce c’è e luce uguale raggi UVB e UVA uguale danni alla pelle sul lungo termine, più macchie e più rughe. Io non sono una fan dell’spf quindi sappiate che vi capisco se state sbuffando con tutto il fiato che avete in corpo. Eventualmente, l’spf può essere contenuto direttamente nella crema e quindi nella fase di idratazione.
Spero con questa prima parte di aver reso più chiaro il magico mondo della skincare routine, che, vi ricordo, è un modo per prendersi cura di sé e per coccolarsi e non un obbligo morale per raggiungere chissà quali standard. Fate quello che vi fa stare bene nel modo che vi fa stare meglio (e, bhe, con le utilissime informazioni che vi ho dato io, no?).
Alla prossima puntata, dove esamineremo gli attivi e come combinarli tra di loro!
Se ti interessa approfondire l’argomento skincare, leggi la nostra rubrica “Che pelle hai?“
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Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.