Dopo un mese di consigli pratici su alimentazione e casa voglio suggerirvi una pausa di lettura. Perchè so che vi siete tutti impegnati tantissimo in questo Settembre che sapeva di Gennaio, ma con l’arrivo dell’autunno quale passatempo migliore se non un bel libro e una tazza di the caldo sul divano?
Ma non ci distacchiamo molto dai temi attuali: l’inizio (mai così tanto discusso) delle scuole e un nuovo ridente anno scolastico sono centrali per la trama di “La scuola dei Desideri“ romanzo thriller che vi vado a consigliare. Se la scuola nel 2020 si sta già rivelando un thriller a causa del Coronavirus perchè non consolarsi con una storia altrettanto “emozionante”?
Perchè conoscete Joanne Harris?
Per Chocolat, famosissimo best seller e omonimo film con Johnny Deep. Che io non ho ne rispettivamente letto ne visto, ma forse voi sì.
La Harris è cresciuta nel negozio di dolciumi dei nonni e la sua passione per la cucina è presente in tantissimi dei suoi romanzi, in questo si distacca dai suoi temi più amati per portarci nel cuore di una vecchia scuola privata, dall’aria polverosa e distinta, che sa di legno antico e grandi scalinate in pietra.
Un po’ di trama
Il racconto è narrato su due linee temporali, distanti 15 anni l’una dall’altra e entrambe sono ambientate a St. Oswald un prestigioso college inglese.
Il figlio quasi adolescente del tuttofare della scuola Snyde non potendo frequentare l’istituto sviluppa una ossessione per il vecchio college, arrivando a frequentarlo di nascosto come finto alunno e a conoscere pian piano tutti gli anfratti e i segreti dell’edificio. Anni dopo la sua fissazione cresce portandolo a volersi vendicare della scuola intruffolandosi nella stessa come insegnante. Altra voce narrante, e diretto avversario di Snyde, il vecchio professore Roy Stratley che incarna lo spirito tradizionalista del college. Un uomo che vive per i suoi allievi e per l’insegnamento, ma dal fare burbero e molto british, diverrà in parte vittima e in parte degno avversario del gioco malato di un ex bambino disturbato.
Perchè leggere La scuola dei desideri?
La Harris ha un metodo di scrittura molto avvincente e scorrevole, vi ritroverete a divorare capitoli interi senza accorgervene. Personalmente mi ha veramente affascinato la descrizione architettonica del vecchio college, con le sue aule disperse nelle torri, i tetti spioventi con doccioni gotici, i campi di gioco… la atmosfera ricorda molto quella di Hogwarts e mi ha riportato alla mente la magia di quella ambientazione.
La storia si districa su più piani temporali, il che aguzza l’ingegno del lettore che deve pian piano mettere insieme i pezzi del puzzle, riconoscere i personaggi comuni alle due epoche e ricollegare i fatti. Ho trovato questa narrazione molto stimolante. I colpi di scena non sono per niente scontati, anzi, e mi hanno tenuta incollata al libro fino all’ultima pagina. Mi è piaciuta molto inoltre l’atmosfera un po’ autunnale e un po’ Halloween, veramente azzeccata per il periodo.
Good news: c’è un prequel!
Sappiate che il romanzo è conclusivo, ma se come me siete rimasti affascinati da questo libro ad aspettarvi c’è un secondo volume, che in realtà è un prequel. Io l’ho già acquistato ed è in lista per essere letto: La classe dei misteri.
Fatemi sapere nei commenti se li avete letti e cosa ne pensate
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Architetto ed esperta di storia del Westeros.
Ama: i tatuaggi, la musica dei The Cure, giocare il guerriero a D&D e nuotare (male).
Odia: le cose brutte, quando nei film salgono sul letto con le scarpe, i dolci senza il cioccolato e le sopracciglia sottili.