Nello scorso post su come organizzarsi con un neonato abbiamo introdotto come organizzarsi con un neonato, considerando gli elementi più basilari, come il fasciatoio e le borse del cambio. Oggi vorrei parlare di altri accessori, di allattamento (al seno o artificiale). In realtà avrei voluto parlare anche di organizzazione dei pasti e di vari consigli sparsi che ho messo insieme nel tempo, ma il post stava diventando lunghissimo e ho deciso di spezzarlo per migliorare la leggibilità.
Accessori per allattamento al seno e Biberon
Allattare al seno o meno è una questione strettamente personale, legata alle caratteristiche fisiche della neomamma, di come è organizzato il nucleo famigliare ecc. Personalmente non credo che esista un metodo migliore di un altro, anche se c’è molta pressione per l’allattamento esclusivo al seno, cosa che secondo me rischia di portare molte neomamme, già stressate e in carenza di sonno, a sentirsi madri orribili perchè non hanno abbastanza latte o perchè non sopportano i dolori (perchè sì, soprattutto all’inizio, allattare al seno FA MALE) o perchè l’allattamento non si è avviato correttamente ecc. Con conseguenze sulla salute mentale e fisica di mamma e neonato. L’unica cosa che deve contare, secondo me, è proprio il benessere di entrambi (per quanto possibile).
Accessori per l’allattamento al seno
Cosa serve per allattare al seno?
Innanzi tutto, reggiseni da allattamento o comunque reggiseni sportivi molto morbidi, comodi da spostare e che non irritino ulteriormente il seno già dolorante. Se ne trovano di tutti i prezzi e di tutti i tipi. Personalmente consiglio dei modelli morbidi per stare a casa (io ho usato quelli LIDL, pagati una sciocchezza e con una resa buona. Non molto belli, ma semplici e comodi, in cotone morbidissimo) e, per chi ama i modelli più strutturati, quelli con le coppe preformate di H&M. in generale mi sento di consigliare reggiseni che abbiano la clip per sganciare la coppa grande e in plastica, perchè spesso vi troverete a fare le cose con una mano sola, e quelli che hanno i gancetti tipo chiusura del reggiseno sono più scomodi da aprire e chiudere con una mano sola.
In seconda battuta, creme apposite per i capezzoli doloranti delle prime settimane. Personalmente ho usato la clemulina di fiocchi di riso e la vea oil che avevo già in casa e uso normalmente su labbra, contorno occhi ecc.
Coppette assorbilatte:
Soprattutto i primi tempi, il seno potrebbe iperprodurre latte e ci potrebbe mettere qualche settimana per calibrarsi sugli orari e le esigenze del neonato. I vestiti gocciolanti sono quindi una cosa assolutamente normale, ma magari non gradevole! Le coppette assorbilatte sono un accessorio comodo per affrontare qualche ora fuori casa evitando le situazioni più imbarazzanti. Esistono anche in versione ecobio, però non le ho trovate/provate, quindi non so aiutarvi sulla loro efficacia.
Coppette raccogli latte:
Per chi fa allattamento misto, può essere utile raccogliere il latte che gocciola con le apposite coppette, per poi somministrarlo con il biberon. Io non le ho provate, ma se avete molte “perdite” e volete fare scorte di latte per quando tornerete al lavoro, oppure se appunto fate allattamento misto, può essere comodo.
Un cuscino da allattamento
Ed eventualmente una poltrona dedicata in cameretta. Il cuscino non è indispensabile, ne basta uno un po’ consistente (il neonato deve essere sostenuto e non sprofondarci dentro!) ma spesso quelli normali da casa sono un po’ troppo morbidi. Il cuscino può essere d’aiuto anche per fare i primi esercizi di Tummy time e per sostenere il bimbo quando inizia a stare seduto, ma è comunque un accessorio che dopo nove-dieci mesi diventerà più ingombrante che utile, anche se doveste proseguire l’allattamento, perchè il bambino cresce, sostiene la testa da solo, si muove, ecc… Consiglierei di chiedere in prestito, di usare quello da gravidanza se lo avete oppure di acquistarlo usato. A me hanno regalato un boppy, ma l’ho usato oggettivamente poco, rispetto a quello che ingombra e che costa.
Mussole
Per coprirsi quando si allatta, a seconda della propria discrezione, del luogo in cui ci si trova, ecc. Non obbligatorio ma sicuramente comodo, eventualmente anche per riparare da sole o dal vento il neonato mentre si allatta o da tenere sulla spalla in attesa del ruttino che a volte si trasforma in un poetico… rigurgitino! Io ho usato una coppia di mussole Ikea e mi sono bastate. Per il resto ho usato anche sciarpe leggere, asciugamani in cotone morbido… Non le considero un acquisto indispensabile, ma hanno una dimensione ampia e possono essere utile. Nota bene: le mussole standard NON sono adatte per essere usate come swaddle (o almeno non quelle ikea!) per fasciare il neonato e serve un telo apposito, più morbido e più grande. A me ne hanno regalato uno ma ne parlerò nel prossimo post.
Abbigliamento adatto all’allattamento:
Soprattutto in inverno, quando ci si vuole scoprire il meno possibile, avere dell’abbigliamento adatto allo scopo può essere comodo. In particolare consiglio qualche cardigan morbido e caldo, canottiere da allattamento per evitare di scoprire la pancia anche con il più banale dei maglioni, e qualche maglia a maniche lunghe da allattamento. In estate l’allattamento è più semplice, ma un paio di t-shirt apposite possono far sentire più in ordine o essere più veloci e comode da usare quando si è fuori casa.
Riassumendo:
- Reggiseni da allattamento
- creme per i capezzoli
- coppette assorbilatte
- coppette raccoglilatte
- cuscino da allattamento
- mussole
- Abbigliamento da allattamento
Accessori per l’allattamento con Latte Artificiale
Avendo fatto allattamento misto per i primi mesi, ho sperimentato piuttosto a lungo l’allattamento “quasi esclusivo” con il bibero, nel senso che il bambino inizialmente non si attaccava, quindi prendeva il mio latte o latte artificiale, ma comunque con il biberon.
Biberon:
la ricerca di un biberon gradito potrebbe essere difficile. Personalmente non ho avuto nessun problema con gli anticolica della Mam, accettati fin dal primo utilizzo (banalmente me ne avevano regalato uno e ho provato subito con quello, una volta uscita dall’ospedale) ma ce ne sono molti che imitano la suzione del seno materno, per chi fa allattamento misto e non vuole che si creino “preferenze” verso un sistema più veloce e comodo, o per chi fa allattamento con latte tirato per le più disparate cause e non vuole rinunciare a provare l’allattamento al seno in un secondo momento.
Una volta trovato il biberon giusto, mi sento di consigliarne, minimo tre, meglio 5/6, perchè le poppate quotidiane si aggirano attorno a questa cifra e i primi giorni può diventare snervante contiuare a lavare e sterilizzare i biberon e farli asciugare, rimontarli ecc. Con quel numero si riduce questa operazione ad una massimo due volte al giorno e ci si può riposare qualche minuto in più.
Tettarelle graduate:
Una volta trovato il biberon giusto, quando si prosegue con l’allattamento con il latte artificiale, il flusso deve poi aumentare, seguendo le esigenze del neonato. Consigliatevi con il pediatra per acquistare la tettarella più adatta alla fase di crescita del vostro bambino.
Scaldabiberon normale e/o da viaggio:
Strumento indispensabile se si tira il latte e lo si conserva, ma anche se si usa il latte liquido e si deve scaldare quello che è rimasto nella bottiglia aperta (conservata in frigo) per un utilizzo successivo o per mantenere a temperatura corretta il latte in polvere già sciolto… Insomma è un elettrodomestico che ho trovato molto utile per gestire i biberon con l’allattamento con il latte artificiale. Consiglio un modello con diverse funzioni, sia quella “fast” (che poi se avete un neonatino urlante dalla fame, fidatevi, non sarà mai abbastanza fast!) che eventualmente quella per il mantenimento della temperatura. Il mio è questo.
Bavaglini/bavette:
Utili con l’allattamento al seno, indispensabili con il latte artificiale o comunque con il biberon. Nel consiglio almeno una decina, per non doverli lavare continuamente (che poi a me cadevano sempre per terra, quindi ne ho usato una quantità industriale…)
Sterilizzatore:
Utilissimo, ma non indispensabile. Può essere comodo un tipo che contenga almeno due o tre biberon alla volta. Comodo da usare nei primi sei-otto mesi (dopo iniziano a gattonare e leccare i pavimenti e perde un po’ senso…) io continuo ad usarlo di tanto in tanto per sterilizzare i giochini rinfrescanti per i denti o qualche accessorio che viene inerosabilmente ficcato in bocca. Alternativamente, se avete solo un paio di ciucci, può bastare bollirli 5 minuti in un pentolino d’acqua, senza tanti problemi. A me hanno regalato questo sterilizzatore della chicco: è abbastanza capiente da contenere almeno 3 biberon completamente smontati e ancora un paio di ciucci/giochini da dentizione, si pulisce facilmente ed è comodo da usare nel microonde.
Scolabiberon:
Altro accessorio molto utile. Io ne ho fatto uno home made con una tazza, le bacchette cinesi e della sabbia decorativa. I biberon messi ad asciugare su una superficie piana non asciugano bene, quindi uno scola biberon (meglio pieghevole, da viaggio, così potete portarlo con voi oppure se avete poco spazio potete richiuderlo quando non serve)può essere comodo per far asciugare tutto all’aria con la massima igiene. Se ne avessi dovuto prendere uno, avrei scelto qualcosa del genere.
Latte Liquido o in polvere:
Scelta anche qui molto personale. Io ho utilizzato quello liquido e mi sono trovata benissimo, utilizzando le bottiglie da 500ML nel quotidiano e per le uscite quelle da 200ML, sigillate e pronte all’uso. Il latte liquido è già sterile, e da quando viene aperto si conserva due ore a temperatura ambiente o 24h in frigo. Il latte in polvere invece va preparato facendo bollire l’acqua, raffreddandola a 70 gradi (per sterilizzare la polvere, che potrebbe avere agenti patogeni) scuotendo o rotolando il biberon e poi portandolo ad una temperatura ottimale di circa 37 gradi per consumarlo. Personalmente ho trovato questa procedura scomoda e si creavano un sacco di bolle, a volte non si scioglieva bene… Quindi dopo una scatola l’ho abbandonato e ho preferito utilizzare solo il latte liquido. So che esistono però delle macchinette per fare il latte, tipo questa, basta aggiungere l’acqua e la polvere e fanno tutto da sole, portandolo a temperatura ottimale. Se si sa già che non si vorrà/potrà allattare e si preferisce il latte in polvere, è un acquisto che mi sento di consigliare.
Dispenser per latte in polvere:
Se scegliete di afre allattamento con il latte in polvere, potrebbe essere comodo (ma non indispensabile) dei dispenser già pre-dosati con il latte in polvere. Possono andare bene anche dei contenitori alimentari qualsiasi, purchè lavabili e sterilizzabili.
Borsa termica/Thermos:
Per conservare il latte artificiale liquido al freddo prima di scaldarlo, oppure per tenere al caldo per un paio d’ore un biberon già pronto quando si esce. Io usavo una piccola borsetta termica da bottiglietta fornita con la borsa per il cambio, ma la tenuta non era eccezionale. Se si esce molto, se fa molto caldo o molto freddo, forse è più sicuro ripiegare su un buon thermos.
Zainetto Termico:
Se si allatta al seno li trovo un po’ scomodi, pieni di spazi per i biberon (appunto in taschine termiche) ma se si allatta con il latte artificiale può essere comodo avere uno zaino apposito con già la suddivisione degli spazi per i biberon, i pannolini, le salviette ecc. Se ne trovano di tantissimi tipi, forme e colori.
Accessori per l’allattamento misto o per fare scorta di latte
Tirare il latte può essere molto impegnativo, perchè richiede molto più tempo sia rispetto all’allattamento al seno, che rispetto al “semplice” allattamento artificiale. Oltre agli accessori necessari per l’allattamento artificiale, occorre munirsi di uno o più tiralatte, avendo cura di trovare il modello giusto, cosa non facile. Per essere sicure che funzioni e non faccia male, il diametro del foro dell’imbuto del tiralatte, deve essere qualche mm più grande rispetto al diametro del capezzolo, che altrimenti sbatterebbe e, gonfiandosi nella sollecitazione, inizierebbe a fare male e potrebbe addirittura sanguinare. Nel dubbio consiglio di cercare modelli che abbiano a disposizione più coppe o il copricoppe in silicone (che rende un pochino più confortevole la procedura) ed eventualmente, se si pensa di acquistarne uno elettrico, noleggiare uno o più modelli in farmacia per provarli, prima di effettuare l’acquisto.
Tiralatte manuale:
Io ho cominciato con quello e consiglierei a chi desidera fare allattamento misto o comunque conservare il proprio latte per un successivo rientro al lavoro, di averne almeno uno basico. Io lo usavo anche per portarlo quando stavo fuori diverse ore, per avere sempre la possibilità di svuotare il seno ed evitare mastiti ed infiammazioni.
Tiralatte elettrico:
Se per qualche motivo si intende o ci si ritrova a dover tirare il latte per lungo tempo, diventa necessario acquistare un modello elettrico (io il primo manuale l’ho spaccato per il troppo utilizzo, così, tanto per dire…) e, nel caso, io consiglio quello indossabile. Esistono modelli elettrici singoli, doppi, si possono affittare in farmacia ecc. Io però consiglio il modello indossabile, senza fili. occorre un po’ di pratica per indossarlo bene ed evitare che goccioli, ma la comodità di avere le mani libere, dare il biberon al neonato, sollevarlo dalla culla, poter mangiare, stendere, piegare il bucato ecc, è stato per me impagabile. Anche perchè il tempo risparmiato lo si può dedicare al cibo, all’igiene e al riposo, che sono fondamentali e non scontati, soprattutto se non si dispone di aiuto e supporti costanti.
Buste o contenitori per conservare il latte:
Nel caso in cui si decida di conservare il latte per quando si rientrerà al lavoro, per lasciare il bambino ai nonni ecc occorre dotarsi di appositi contenitori, che siano barattolini o buste non è importante, purchè siano comodi per come intendete utilizzarli. Il latte materno si conserva in genere per circa 4 giorni in frigo e diversi mesi in freezer, ma vanno prese precazioni particolari in caso di congelamento, ed è meglio datare ogni singola busta, in modo da consumare prima il latte più vecchio.
Ovviamente questa è la mia lista personale di accessori utili! Se avete altri prodotti da consigliare o, perchè no, da sconsigliare, scrivetelo sotto nei commenti!
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Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.