Capitolo Primo: Il bon ton vegano
Per voi il seitan è una strana pratica Zen? Non avete idea di cosa sia il mopur? Non avete mai assaggiato il latte di soya? Non vi preoccupate, con queste semplici regole potrete invitare a cena un vegano e fare un figurone!
Vi racconto un po’ di me. Sono vegetariana ormai da 20 anni circa, ho passato dei periodi di veganesimo e mi sono stabilizzata su una via di mezzo. Cerco di essere vegana il più possibile nella vita di tutti i giorni ma non ho ancora eliminato definitivamente latticini e uova. Facciamo chiarezza: qual’è la reale differenza fra alimentazione vegana e vegetariana? I vegetariani non mangiano carne e pesce ma accettano uova latte formaggi e miele. I vegani invece mangiano esclusivamente alimenti di derivazione vegetale.
La vera difficoltà dell’onnivoro nel preparare un pasto per un vegano sta nella comunicazione tra il mondo vegano e il mondo onnivoro. Uno dei mezzi più raggiungibili per esempio è il sito Veganblog, dove vengono pubblicate ricette per cucinare qualsiasi piatto in chiave vegan. (A questo link trovate il loro utilissimo e-book se volete approfondire) Quello che spaventa il povero onnivoro è però la complessità delle ricette e la difficoltà nel reperire gli ingredienti principali. Per seguire le loro direttive ci vuole un pizzico di esperienza nella cucina vegana, bisogna fare accurata ricerca per trovare anche ricette semplici (ne inserirò qualcuna nei prossimi post).
Quello che la maggior parte di siti o libri di ricette vegane non dicono è che la cucina italiana per i vegani/vegetariani è il paradiso! Moltissimi piatti tradizionali sono vegani di natura, senza il bisogno di sostituire ingredienti! Un esempio su tutti la pasta al sugo. Uno dei piatti più mangiati in italia. Vegano.
Altro aspetto da tenere in considerazione quando si invita a cena un vegano è proprio la socialità e la convivialità stessa di una cena fra amici e parenti. Vi farebbe piacere se tutti i commensali avessero un menù uguale mentre il cuoco ha fatto unicamente per voi un menù ad hoc? Vi sentireste escluso, diverso e avreste paura di aver dato un ulteriore peso al vostro oste. Molte volte questo accade a noi vegani/vegetariani quando si mangia con onnivori e vi assicuro che è veramente poco piacevole, per quanto le intenzioni siano delle migliori. Partendo dal presupposto che molti piatti tradizionali italiani sono vegani, e soprattutto buoni, perché non scegliere di fare una cena uguale per tutti i commensali? Dite che gli onnivori al tavolo patiranno la carenza di carne/pesce per una sola cena? Se sapete scegliere piatti giusti e gustosi non si accorgeranno di nulla.
Scegliendo un menù totalmente vegetale per tutti inoltre eviterete un altro aspetto imbarazzante della classica cena mal riuscita con il vegano. La discussione sul veganesimo a tavola. Trovo veramente spiacevole dover difendere le mie scelte etiche durante una serata in compagnia. E la situazione potrebbe anche scaldarsi parecchio, se sono coinvolte persone particolarmente agguerrite o sensibili.Un ulteriore trucco nello scegliere un menù totalmente vegano per un gruppo di commensali “misto” è quello di evitare i sostituti della carne. Per chi non ne è un consumatore abituale non sono facili da scegliere e cucinare, ci vuole un pochino di esperienza, e in molti casi i commensali onnivori non saranno ben disposti nel mangiare la “finta carne”, molte persone non la assaggerebbero mai e poi mai. Ma avendo una grande varietà di piatti a cui attingere non avrete problemi a fare una cena completa.
Sfatiamo anche il mito che i vegani siano salutisti e che i piatti vegani sono solo verdure insipide. Accertatevi che i vostri commensali non siano degli integralisti della dieta e poi concedetevi dei piatti sfiziosi … i fritti sono vegani per esempio. Le verdure in pastella potrebbero essere un secondo sfizioso.
Questa serie di post quindi punta a spiegarvi il mondo veg, pubblicherò delle ricettine facili facili, con ingredienti reperibili al supermercato sotto casa, e vi spiegherò come dare più gusto ai piatti di verdure.
Quindi…se volete bene ad un vegano invitatelo a cena!
Se ti è piaciuto leggi anche:
Aiuto! Ho a cena un vegano: tutte le portate in chiave Veg
Acqua Detox
*** Questo post contiene dei link affiliati ad Amazon. Se compri passando attraverso questi link, noi riceviamo una piiiiccola percentuale che serve a sostenere le spese di questo blog, e tu non spendi di più. Le nostri opinioni sono del tutto disinteressate, perchè per noi non cambia nulla consigliarti un prodotto invece che un altro. Se vuoi saperne di più, leggi qui! ***
Architetto ed esperta di storia del Westeros.
Ama: i tatuaggi, la musica dei The Cure, giocare il guerriero a D&D e nuotare (male).
Odia: le cose brutte, quando nei film salgono sul letto con le scarpe, i dolci senza il cioccolato e le sopracciglia sottili.
Ciao Pamela e grazie per il tuo articolo! Anche io seguo un’alimentazione pressoché vegana, a casa infatti cucino vegan per scelta e per gusto personale, pur non avendo eliminato dalla mia dieta completamente i latticini (che consumo di rado) e le uova del contadino (idem). Uno dei giorni meno piacevoli in termini di cibo per me e’ Natale, quando si mangia a casa di mia zia. Mi dispiace dire così perché so che e’ molto faticoso per lei cucinare per tutti e lei fa del suo meglio anche per includere una tipa strana come me. Alle volte pero’ si dimentica che non mangio carne e imbarazzatissima quando non tocco pietanza corre in cucina a preparare qualcosa. Mentre quando si ricorda, ho un menu’ speciale a parte, differente da quello degli altri: e posso assicurare che e’ brutto, e mi dispiace soprattutto per il fatto che lei faccia più fatica per colpa mia. Sarebbe forse piu’ facile fare per tutti invece un menu’ vegetariano (chiedere vegano sarebbe troppo), con una portata di carne per chi la vuole. Allo stesso tempo mi rendo conto che e’ Natale e ci sono dei piatti tradizionali a cui non si vuole rinunciare. Per me l’idea del menu’ differenziato e’ la stessa cosa delle barriere architettoniche, cioè non vogliamo che nessuno si senta escluso, o diverso, ma vogliamo un modo ottimale che vada bene per tutti. Diversi anni fa ho iniziato a scriver un blog di cucina vegan (http://www.veganbul.co), con il quale volevo dimostrare che cucinare senza prodotti di derivazione animale e’ facile e non richiede necessariamente l’uso di ingredienti difficilmente reperibili o costosi, sopratutto per chi come me vive in paesi dove cose come il seitan erano – e sono- introvabili o irragionevolmente cari.
Ciao Virginia che bello sentirti! Ho spiato il tuo blog ed è veramente carino, fai delle foto stupende! 🙂 Mi fa piacere vedere che sei ancora veg* e soprattutto una bomba di idee! Stavo pensando proprio di fare un post a tema natale perchè è il punto dolente di tutti i vegani… ma negli anni ho imparato vari trucchi che vi svelerò! Un bacio grande.