Ci avete rivolto questa domanda sul nostro profilo Instagram e noi siamo pronte a rispondere! Come già sapete, le agende, la cartoleria e l’organizzazione sono temi che ci appassionano molto. No, non è vero, Pamela vive disorganizzata e felice, ma io e Sara invece abbiamo sviluppato un’agendite di tutto rispetto! In particolare, io sono passata da più di un anno al bullet journal, un sistema che io adoro perchè mi permette di essere efficiente, creativa e di avere tutto a portata di mano. Pensa che la nostra Sara faceva un bullet journal da prima che diventasse mainstream! Se non sai cos’è un bullet journal, non mi dilungherò ora, ma ti lascio alla visione di questo bellissimo video di Roberta che risponderà a tutte le tue domande:
Uno step indietro: quale carta usare?
La scelta della penna potrebbe essere veramente catastrofica, soprattutto se non consideriamo abbastanza a fondo il tipo di carta che abbiamo scelto. Il bello del bullet journal (o BuJo, per gli amici) è proprio poter prendere un taccuino che ci piace e farlo diventare la nostra agenda del cuore, ma non sempre la carta rispetta le stesse aspettative! A maggior ragione se sul BuJo volete anche decorare, fare dei doodles, fare calligrafia e così via. Avrete bisogno di una carta di qualità in grado di reggere bene l’inchiostro e non far vedere le scritte dal retro della stessa facciata.
Io personalmente ho testato pochissime marche di taccuini, perchè sono subito passata al bullet journal realizzato su un’agenda midori che mi sono creata da sola, i refill li compro da questo shop etsy perchè sono fatti a mano usando una carta di ottima qualità!
Ma se, come la maggior parte delle persone, volete comprare un “classico” taccuino da bullet journal mi sento di sconsigliarvi: Moleskine, Leuchtterman (lo so, è il taccuino per eccellenza, ma fidatevi, l’inchiostro passa eccome!), Rhodia (ottima carta se scegliete i blocchi, mediocre se optate per i taccuini rilegati) – tutti sperimentati da me in prima persona prima di passare alla Midori. Mi hanno invece parlato bene di Clairefontane, Fabriano e Lemome – ma non li ho provati personalmente!
Quale penna usare?
Sperando che abbiate azzeccato una carta di qualità, vediamo quali penne potete utilizzare. Lo scopo di chi usa un bullet journal è infatti avere una scrittura nitida e precisa che non faccia pasticci sul foglio. Ho fatto anche alcune foto con le penne che avevo a disposizione:
Da usare solamente se vi siete accertate di avere un taccuino con una carta resistente:
– penne stilografiche (amo, ma come spandono loro nessuna penna mai)
– stabilo point 88 (amatissime da tutta la comunità bullet journal, anche per colorare!)
– tratto pen: hanno un tratto sì nitido ma molto spesso, a me personalmente non fa impazzire!
– uniball eye micro: una delle mie penne preferite! Purtroppo è molto liquida e necessita di una carta decente. Inoltre ha un tratto di soli 0,5 mm, cosa che apprezzo veramente tanto, ed un prezzo competitivo per una penna che trovate praticamente ovunque. Consigliatissima.
Da usare più o meno su qualsiasi tipo di carta:
– Papermate InkJoy: amo questa penna, esiste sia in misura media (tratto 1mm) sia fine (più difficile da trovare). Ci sono tantissimi colori e scrive davvero bene, costando peraltro molto poco! Unico difetto: a volte esce un po’ troppo inchiostro dal roller!
– Schneider slider edge xb: la sto provando da una settimana circa ed è forse la penna che mi convince meno, pur restando di ottima qualità. L’impugnatura non è comodissima, io personalmente preferisco penne più ergonomiche!
– Schneider X15: mi piace un sacco, più comoda da impugnare della cugina, con un tratto un po’ meno nero della Papermate ma molto scorrevole!
– Muji (disponibili con tratto da 0,5mm e da 0,38mm): qui arriviamo alle regine delle penne, secondo me. Sono penne con inchiostro gel che non cola, non sbava, non spande, non passa il foglio, non sembra nemmeno gel. Il tratto è preciso e nitido e scorrono molto bene. Secondo me sono praticamente perfette, non a caso sono usatissime da tutta la comunità agende&co! Le trovate da Muji, se abitate in una città con un loro punto vendita, oppure online.
Spero che questa piccola carrellata ti sia piaciuta! Ovviamente queste sono solo le penne che ho potuto provare e che mi sono piaciute di più, ma non esauriscono tutta la varietà che esiste in commercio, quindi se ti sei trovata bene con una penna e vuoi consigliarmela, scrivimi nei commenti!
Se ti è piaciuto questo post, leggi anche:
Come organizzare l’agenda
4 consigli per rendere più efficaci le tue liste
Immagini by Pexels.com e Skincare&Psicofarmaci.
Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.