Possiamo dare l’estremo saluto agli mp3, cari vecchi compagni di una generazione che non c’è più. Oramai l’unico modo di ascoltare musica è in streaming. Ecco una guida alle mie app preferite!
1- Spotify
Se siete alla ricerca di una app per ascoltare musica in streaming e state valutando quale sia la migliore con cui fare un abbonamento Spotify è sicuramente la più famosa. Cosa cambia dalla versione free alla versione premium? La gestione della musica sui dispositivi portatili come smartphone e tablet e l’inserimento di pubblicità. Se ascoltate musica principalmente dal pc infatti l’abbonamento potrebbe essere obsoleto, basta sopportare un po’ di pubblicità ma potrete ascoltare quello che vi pare, saltare i brani, creare playlist etc… tutto un altro discorso invece per mobile dove senza abbonamento avrete solo brani in shuffle e non potete saltare le canzoni che non vi piacciono. Quindi se ascoltate tanto dal vostro telefono un abbonamento è quasi obbligatorio. Cercate un gruppo di amici con cui condividerlo, il prezzo risulterà abbordabilissimo!
2- YouTube
Oltre che video di gattini YouTube è un grandissimo divulgatore di video musicali, con il piccolo neo di dover tenere lo schermo attivo durante l’ascolto. Per questo da poco è uscita la versione YouTube Music sia in versione free (che comunque mantiene il blocco della musica allo spegnimento dello schermo) con pubblicità che in versione premium senza ad un prezzo di circa 12 euro al mese.
3-Apple Music
La risposta Apple a Spotify. Non ha la versione free, perché se no non sarebbe Apple. Vantaggi? Se avete IPhone o iPad potrebbe essere la scelta più comoda in quanto è pienamente compatibile con il sistema operativo e sopratutto Siri. Questo infatti non con le altre app utilizzate su dispositivi apple, per cui non potrete saltare una canzone, abbassare volume etc con i comandi vocali. Non l’ho mai utilizzata ma ho avuto recensioni non troppo positive sulla completezza della libreria.
4- Amazon Music
Potrebbe essere interessante nel caso abbiate già l’abbonamento a prime in quanto il costo mensile è incluso ed è pienamente compatibile con Alexa. La differenza con la versione Unlimited è nella varietà della libreria, con il semplice abbonamento Prime infatti non hai pubblicità e puoi ascoltare offline, ma i brani a disposizione sono limitati. Ossia, se cerchi una canzone in particolare c’è la possibilità che tu non la abbia a disposizione. L’abbonamento unlimited costa circa 7 euro mensili extra all’abbonamento Prime.
5- Applicazioni radio:
Se siete degli amanti della radio il modo più semplice di ascoltare i programmi in diretta o in reloaded è sicuramente scaricare la app della tua stazione preferita. Quasi tutte le emittenti nazionali la hanno e garantiscono servizi di riascolto in differita. La mia preferita è Radio Deejay di cui sono un’accanita fan e effettivamente la loro app è estremamente comoda. Esistono anche applicazioni per ascoltare più emittenti, la più famosa è forse FM-world.
Extra- Podcast in inglese:
Non sono una grande fan dei podcast in quanto ascolto musica principalmente in ufficio (dove devo concentrarmi su quello che faccio in teoria!) ma ho scoperto il mondo dei podcast specifici per imparare l’inglese e trovo che siano veramente veramente utili. I miei preferiti sono quelli che leggono delle brevi storie in lingua originale, dalla durata di 10-15 min. Penso sia un ottima alternativa per quei momenti in cui puoi dedicare più attenzione a quello che stai ascoltando, tipo mentre stiri, cucini o fai i lavori di casa, e nel frattempo allenare l’orecchio. Trovo che le storie brevi siano adatte a chi come me un po’ l’inglese lo capisce e lo mastica, perchè anche se specificatamente selezionate per essere comprensibili, serve comunque essere in grado di capire una conversazione senza l’aiuto dell’immagine, come nel caso dei film. Provate per credere, si trovano su tantissime piattaforme, io per esempio li ascolto su Spotify.
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Architetto ed esperta di storia del Westeros.
Ama: i tatuaggi, la musica dei The Cure, giocare il guerriero a D&D e nuotare (male).
Odia: le cose brutte, quando nei film salgono sul letto con le scarpe, i dolci senza il cioccolato e le sopracciglia sottili.