Come smaltire il bucato ed evitare di essere sommersi dalle pile di roba da piegare e stirare? Secondo me una risposta univoca non c’è. Ogni famiglia ha le sue abitudini e le sue esigenze, specifiche e diverse dalle altre. Ovviamente ci sono quei periodi in cui si viene semplicemente travolti dalla vita e in quel caso consiglio come organizzare la casa e la vita quando si è sotto stress (oltre a mettersi il cuore in pace) Nel tempo però ho imparato qualche trucchetto che mi ha consentito di gestire meglio il bucato, di avere meno senso di oppressione e soprattutto evitare la gigantesca pila del bucato già lavato, in attesa di essere piegato e/o stirato.

Dividi la biancheria sporca prima del lavaggio

Io non uso una cesta unica per la biancheria sporca, ma tre: chiari, scuri, “rossi”(rossi e rosa). Questo perchè il rosso è un colore che stinge più facilmente ed è più “pericoloso” di altri. Preferisco quindi fare lavatrici separate. Questo ovviamente vale per me e per come sono organizzata io con gli indumenti (ho molti vestiti e asciugamani rossi o rosa). Per qualcuno potrebbe avere più senso dividere tra chiari, scuri e asciugamani o chiari e scuri e basta, o ancora, magari avere un cesto dedicato a tutte le uniformi da lavoro della settimana da lavare in un unica lavatrice la domenica o una specifica per i capi delicati. Quello che conta, è trovare le proprie categorie, in modo da non dover perdere tempo prezioso a selezionare tra i capi sporchi quali siano adatti alla lavatrice che vogliamo/dobbiamo fare. Io uso tre ceste separate, ma ne esistono di già doppie o triple, tipo questa scura in tessuto o questa in bambù. Per poca spesa e tanta resa, soprattutto per chi magari è in affitto o per gli studenti, ci sono soluzioni come questa. In generale il consiglio che mi viene da dare è però di usare sempre qualcosa che sia pratico da usare ed eventualmente da pulire, senza incasinarsi la vita con cose che a volte sono troppo sofisticate e poco funzionali, perchè gestire il bucato è già abbastanza!

 

Fai solo le lavatrici che riesci a gestire

Questo è stato a lungo un mio grande errore: facevo troppe lavatrici. In che senso troppe? Presa dall’ansia delle ceste piene, facevo le lavatrici una dietro l’altra, riempiendo anche tre stendini e trovandomi poi sommersa di roba che non avevo il tempo di piegare. Da un po’ di tempo a questa parte, invece, faccio solo la quantità di lavatrici che posso gestire. Una, due, tre… Non ho una regola fissa. Faccio la lavatrice con il bucato più urgente e non ne faccio partire un’altra fino a che non ho liberato lo stendino da quella precedente. Ovviamente possono capitare delle eccezioni, per esempio al rientro dalle ferie o in momenti particolari, ma così facendo mi sono trovata molto meglio. Riesco a piegare il bucato e riporlo senza dover pescare dagli stendini i vestiti perchè non ho avuto il tempo di gestire il bucato asciutto.

Piega immediatamente il bucato asciutto

Altro errore che mi faceva precipitare nel babatro delle pile di bucato pulito alte come torri: aspettare a piegare e riporre. Pessima, pessima, pessima idea! A volte la tentazione è forte, magari sai che farai una lavatrice tra poco e pensi “beh allora piego tutto insieme…” ecco, questo è il sistema migliore per rendere questo lavoro lunghissimo. Se riesci a prendere l’abitudine di piegare subito il bucato, infatti, non avrai più pile accumulate in giro e non dovrai dedicare un pomeriggio o una serata intera a questa incombenza. Io poi non stiro, o meglio, porto a stirare lo stretto indispensabile e cerco di non acquistare capi che necessitino di una cura troppo meticolosa, proprio per non perdere tempo, ma comunque, anche se devi/vuoi stirare, dividi il bucato e piega subito tutto ciò che non richiede di essere stirato, e riponi in maniera ordinata ciò che invece stirerai in un secondo momento, per non aggiungere altre pieghe a quelle del lavaggio.

Usa contenitori diversi per ogni membro della famiglia per gestire meglio il bucato pulito

Questo per me è stato la svolta: ho acquistato delle piccole ceste in tessuto e le utilizzo quando piego il bucato. Io utilizzo questo tipo, una per me e una per mio marito. Nelle ceste metto solo calze e slip ma questo mi permette di piegarli già secondo il metodo Kondo e di raccoglierli ordinatamente senza che si sparpaglino in giro. Inoltre una volta finito di sistemare il bucato, ciascuno si occupa della sua cesta in base al tempo disponibile, riponendo la biancheria pulita subito nel cassetto oppure lasciandola temporaneamente sulla propria sedia o vicino al letto. In questo modo ciascuno ha la propria biancheria raccolta e ordinata come se fosse in un cassetto, non fa disordine e rimane pulita senza che venga appoggiata di qua o di là in attesa di essere sistemata. Se anche non c’è tempo per riordinarla subito, la cesta si presta ad essere utilizzata “come un cassetto” e in caso di emergenza o se si cerca un indumento in particolare, lo si trova velocemente. Io ne consiglio una per ogni membro della famiglia, anche per incoraggiare i più piccoli nella gestione della propria biancheria pulita (su questo ultimo dato, vi aggiornerò in futuro! Per ora mi sembra un’ottima idea!)

Dividi il bucato per tipologia

Quando piego, non piego “a caso”, ma sfrutto una superficie piuttosto ampia (lo stendino stesso, o il grande puf del divano, ma mio marito si trova meglio sul tavolo della cucina, per esempio, e ultimamente lo faccio sul tappetone con Volpino, io impilo e lui disfa…) e faccio le pile già divise per tipologie: le mie t-shirt, le t-shirt di mio marito, i miei pantaloni, i suoi pantaloni, i maglioncini di cotone, calze e slip nei contenitori ma già divisi tra loro, ecc. In questo modo, posso rimettere via il bucato direttamente “pila per pila” senza dover prendere ogni singolo pezzo e poi spostarmi e risparmio diversi viaggi e aperture dei cassetti. Non perdo più tempo di prima a piegare il bucato (mi serve solo più spazio), ma ne perdo meno a suddividere le cose dopo e a riporle nei cassetti.

Se non puoi gestire il bucato subito, usa un contenitore

A volte non si riesce semplicemente a fare tutto, e bisogna accettarlo. Può capitare di avere il tempo di piegare, e di dover riordinare il bucato già piegato in un secondo momento. In questi casi io “impilo le pile” e le raccolgo tutte in un unico contenitore, in modo che il bucato non si espanda e non occupi superfici che vorrei occupare invece io (tipo il letto o il divano!) e allo stesso tempo non si sporchi. Io per praticità uso semplicemente la grande bacinella di plastica che uso per il bucato bagnato, ma se si desidera una soluzione più elegante, ci sono alcune ceste in tessuto molto comode, tipo questa o questa che ha anche una chiusura di tessuto sopra, nascondendo ad occhi indiscreti il bucato oppure proteggendolo dagli animali di casa (i gatti in particolare in genere amano sdraiarsi nel bucato pulito e profumato!). Raccogliendo il bucato tutto insieme, si evita l’effetto disordinato dalle pile e resta tutto più compatto, come avevo già suggerito qui in quello che potremmo definire “l’effetto vassoio”.

Raccogli gli “orfanelli” in un unico posto

Lo sanno tutti: la lavatrice teletrasporta un calzino (sempre e solo uno!!!)n in un’altra dimensione. Per limitare (ma non eliminare del tutto, attenzione!) il problema dei calzini spaiati, io li accoppio arrotolandoli insieme prima di gettarli nella cesta degli sporchi, per poi srotolarli al momento del passaggio in lavatrice. Devo ammettere che ho limitato di molto il fenomeno degli smarriti, ma non sono riuscita ad eliminarlo del tutto: a volte si srotolano da soli e uno rimane comunque sperduto in attesa di lavaggio… Quando succede, metto tutto in una borsa con cerniera (va bene un grande beauty in tessuto, un poco elegante ma pratico sacchetto di plastica, uno zainetto di quelli in stoffa fatto a sacchetto…vedi tu)che tengo in un angolino buio dell’armadio e appena ho un po’ di tempo (o la vedo esplodere!!) rovescio tutto sul divano/pavimento e gioco un po’ ad accoppia il calzino. In questo modo ritrovo in genere il 90% dei dispersi, cosa dici, è un buon risultato? L’importante è che sia sempre la stessa borsa e che sia sempre nello stesso posto, e che tutta la famiglia possa accedervi agevolmente.

 

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