Eccoci all’ultimo post sull’organizzazione con un neonato! In fondo trovate tutti i collegamenti ai vecchi post di questa miniserie!

Organizzare i pasti quando si è da sole

Spesso può capitare di passare intere giornate o settimane da sole, senza il supporto del neopapà nè dei parenti; il tempo può essere lunghissimo, in questi casi, ed organizzarsi con un neonato molto complesso.

Oltre al sempreverde consiglio di cucinare cibi sani e sostanziosi in gran quantità prima del parto e congelarli già porzionati pronti da scongelare, suggerisco di cucinare sempre qualche porzione di cibo in più ogni volta che se ne presanta l’occasione, in modo da poter impiegare meno energie al pasto successivo.
Le verdure al vapore (soprattutto quelle semplici da lavare e pulire, come le zucchine o i broccoli) sono ottime alleate per dei contorni veloci da fare e che non richiedono attenzione costante (al contrario del vostro neonatino ululante).

In secondo luogo suggerisco di iniziare già prima del parto ad acquistare e provare alcuni prodotti pronti al supermercato, come le zuppe di verdura, hummus, secondi veloci con contorno solo da spadellare in pochi minuti…
Può essere utile anche fare un giro nelle gastronomie che preparano piatti pronti (frittate, lasagne, polpettoni…) o talvolta anche nei panifici più forniti.  L’importante è che siano preparazioni semplici, possibilmente solo da scaldare, perchè a volte quando si è da sole e inizia un tour pappa-ruttino-cacca-pappa-ruttino-cacca è difficile uscirne prima di qualche ora e se non si ha nessuno in grado di muoversi per la cucina e preparare, l’ora del pasto può diventare un miraggio.

Risolta la questione “piatto principale”, consiglio di tenere sempre a portata di mano: acqua (allattare fa venire sete!), succhi di frutta per colazioni veloci, fette biscottate, biscottini in confezioni piccole (tipo oro ciock, per capirsi), creme di frutta secca. crackers o panificati confezionati da aprire in caso di necessità, frutta a guscio, formaggi o equivalenti spalmabili per risolvere un momento di fame assassina anche quando si ha a disposizione una mano sola (o solo un neurone notturno molto assonnato).

Se poi qualche amico o parente dovesse venirvi a trovare, consiglio di farvi portare del cibo oppure ordinarlo, per non passare il tempo a cucinare per gli ospiti.

Consigli sparsi

Fascia:

Usata tantissimo i primi mesi, la fascia è ottima per tenere a contatto il neonato e allo stesso avere le braccia libere per cucinare qualcosa, ma anche per fare una passeggiata in luoghi impervi senza bisogno di supporto, per rilassarvi e prendere un po’ d’aria. Comoda anche per i mezzi di trasporto. Dopo un certo peso potrebbe essere necessario cambiare modello con uno con tessuto più consistente, ma io ho preferito passare direttamente al marsupio.

Calcolate che più il bambino cresce (e cresce in ATTIMO) più le gambine usciranno e dovrete fare delle modifiche alla posizione della fasce. All’inizio ero piuttosto terrorizzata dalla fascia: in realtà una volta guardato un semplice videotutorial e fatte due o tre prove, è stata piuttosto semplice da indossare. La fascia secondo me è comoda finchè il bambino è piccolo, sta nella classica posizione a ranocchietta e pesa relativamente poco. Io ne avevo una ottima, costosa e prestata, ma molte mamme con cui ho parlato mi hanno consigliato la fascia Koala Baby Care, anche per facilità ad indossarla.

Marsupio:

Il marsupio deve essere ergonomico e consentire la posizione a w delle gambe (con le ginocchia più in alto delle anche) per non sforzare l’articolazione ancora delicata del bambino. Questa è la caratteristica fondamentale per sceglierlo, soprattutto se intendete partire dagli zero mesi (io consiglio di prenderli usati, farseli prestare se possibile, e diversificare prima fascia e poi marsupio).

Personalmente ne ho scelto uno della manduca perchè mi è stato consigliato, e, non sapendo se il bambino sarebbe stato un ciccione o un mingherlino, nel dubbio ho scelto un modello che potesse anche essere usato sulla schiena e fino ai 3 anni (circa 20 kg). Detto questo, io spero proprio che a tre anni il creaturo cammini, e pure a lungo.

Giacca premaman:

Molto comoda nel preparto se fatto in inverno (ma conosco tante ragazze che hanno usato ponchi o giacche del partner – io stessa ho usato per la mezza stagione, fino ai sei-sette mesi , una giacca di mio marito) è a parer mio mooolto comoda se ha l’aggiunta per portare il bambino in fascia o nel marsupio.

Così alla fine l’ho usata moltissimo il primo inverno (metà con pancione e metà con neonatino) ma ancora diverse volte quest’anno, ad un anno di distanza: per esempio ogni volta che piove molto forte e girare con il passeggino sarebbe scomodissimo perchè no, nessuno te lo dice (o almeno, a me nessuno lo ha detto) che è impossibile tenere l’ombrello in mano, e anche con la migliore della cappottine non si sa come si formano delle pozze d’acqua all’interno…
Quindi, sì assolutamente al marsupio più giacca premaman che consente di tenere in mano l’ombrello e anche un sacchetto eventualmente della spesa.

Consiglio in particolar modo i modelli che abbiano un’apertura anche dietro, in modo da poter caricare il marsupio sulla schiena (più comodo superato un certo peso del bambino). La mia si apre e ha “l’aggiunta” solo davanti e ora inizia ad essere un poco pesantino. Non pensate “eh ma quando piove starò a casa, chi me lo fa fare”, anche se sarete in maternità fino a data da destinarsi, perchè ci saranno comunque le visite dal pediatra, i vaccini, o magari qualche commissione improrogabile, e le mani per tenere l’ombrello o tenervi sul bus vi serviranno eccome! Io ho usato un modello di bonprix, pagato circa 70 euro e usato due anni. Nel complesso un ottimo acquisto!

Passeggino leggero:

Questo consiglio avrei voluto averlo. Il trio in genere è PESANTE, e questo si sa. Quello che non mi è mai stato detto, è che un passeggino categoria leggero (10-12 kg) NON BASTA. Il mio consiglio è quello di dotarsi da subito di un passeggino ULTRALEGGERO, sotto ai 6 kg di peso, meglio se si chiude facilmente con una mano sola e che ci stia bene nel bagagliaio della vostra auto e che sia completamente reclinabile e quindi utilizzabile direttamente dagli zero mesi. Come plus, che sia fronte mamma e fronte mondo.

Ce ne sono molti e molto validi, anche per fasce di prezzo contenute, sebbene difficilmente i modelli più economici presentino tutte queste caratteristiche. Se il budget è limitato, quindi, meglio concentrarsi su quelle più salienti per voi e cercarle.
Purtroppo (o per fortuna, dipende) il neonato cresce in frettissima e raggiunge i 6-8-10 kg nel giro di pochi mesi, quindi se abitate in una zona con molte scale, strade strette, salitine, siete in un condominio senza ascensore ecc., il passeggino ultra leggero è indispensabile, o vi troverete a non potervi più muovere se non accompagnate o facendo una fatica incredibile.

Sdraietta:

La sdraietta è un accessorio assolutamente non indispensabile, ma molto comodo; soprattutto se passate molto tempo da sole, se non avete molti aiuti ecc. Le migliori forse sono quelle che si fissano ai seggioloni evolutivi, in grado di tenere il neonato ad altezza viso quando siete seduti a tavola, ma un qualsiasi modello un po’ avvolgente andrà benissimo.

Io ne ho scelto una fisher price vibrante piuttosto economica (quando l’ho presa io costava 30 euro in meno!) e utilizzabile fino ai 18 kg: ma in realtà da quando sta seduto bene da solo (e ha imparato a catafiondarsi giù dalle superfici a cui è legato…) preferisce stare seduto per terra, sul tappetone, ed esplorare o giocare con i suoi giochi, quindi non so se la consiglierei – se non che comunque l’abbiamo utilizzata piuttosto a lungo (fino ai 7-8 mesi), mentre quella più avvolgente e da piccoli a 5-6 mesi era già troppo stretta ed instabile e abbiamo dovuto pensionarla (era a casa dei miei genitori).

La sdraietta, soprattutto se ha le cinghie, è un posto sicuro dove mettere il neonato se vuole guardarsi intorno, per permettervi di fare una doccia anche se non avete un adulto che vi dia il cambio e, se avete un bambino particolarmente buono e pacifico, anche per fare colazione o vestirvi (in fretta però!). Non sostituisce però secondo me la classica palestrina, anche se può avere dei giochini appesi, perchè le posizioni sono diverse e la palestrina si può usare sul tappetone anche quando il bambino è più grandicello e sta seduto da solo.

Batteria di biberon in frigo per la notte:

Quando si fa l’allattamento artificiale, misto con il latte tirato ecc, i biberon notturni sono i più difficili da gestire: si è stanche, assonnate, non si vorrebbe far rumore, e, anche per aiutare il neonato a prendere i giusti ritmi sonno-veglia, sarebbe meglio accendere poche luci e fare poco rumore. Posto che ognuno ha le sue soluzioni, che non ci sono regole fisse ecc… io mi sono trovata molto bene preparando due o tre biberon già pronti (usando il latte materno tirato oppure il latte artificiale già liquido) e tirandoli fuori all’ultimo, senza prepararli al momento.

Ho letto anche che è possibile preparare il latte in polvere e poi raffreddarlo e conservarlo in frigo già pronto per 24h, ma sulla sicurezza alimentare di questa procedura io non mi sento di garantire, non essendo io del settore.

 

 

Trovi gli altri post di questa serie qui e qui!
Se ti è piaciuto questo post, leggi anche:
Idee regalo non banali per una neomamma
Come organizzare la casa e la vita quando sei sotto stress

Immagini by Unsplash.com.