romanzi fantasy

Definita in italiano come letteratura fantastica, o letteratura dell’immaginario, è forse più nota in inglese come speculative fiction: immaginare tutte le possibilità di qualcosa che non esiste, ma potrebbe esistere – altrove.

Fantascienza, horror, fantastico del quotidiano, narrativa surreale, fantasy… i generi sono molteplici, e ciascuno di essi arriva con canoni ben specifici e tutta una vasta gamma di sottocategorie. 
Alternativamente criticata come letteratura di escapismo, autoassolta dal quotidiano, e narrativa “facile” e priva di spessore, è stata tuttavia l’ultimo ricorso espositivo in numerosi contesti storici e geografici dove la sua natura in qualche misura allegorica le ha permesso di passare attraverso le maglie della censura; e rende accessibili in altri contesti anche ai più giovani temi altrimenti forse troppo crudi e complessi.

Con tutto questo, e come tutta la letteratura, va sempre presa con un pizzico di critica, e sempre contestualizzata: tutto il mio grandissimo amore per il ciclo di Barsoom non mi ha precisamente resa cieca a quanto certi aspetti dei romanzi siano discutibili, eh.

Per chi è fresco del genere fantasy e sta cercando suggerimenti, offro qui la mia personalissima lista: non sono i miei cinque romanzi fantasy preferiti, ed ho escluso da questa gli Ovvissimi (che sono certa siano già stati ampiamente raccomandati in altra sede).

Senza più ritardare partiamo da…

1. Uno per i giovanissimi: Clorofilla dal cielo blu, di Bianca Pitzorno

Bianca Pitzorno è probabilmente una delle autrici italiane di romanzi per ragazzi più conosciuta. Extraterrestre alla pari, La bambina col falcone, Streghetta mia, la lista è infinita. 
Amo particolarmente La bambinaia francese (una deliziosa rivisitazione del romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë scritta da un punto di vista molto particolare – Sara ne ha scritto una recensione bellissima qui!) e Diana, Cupido e il Commendatore (praticamente un perno morale della mia infanzia); e colloco qui Clorofilla dal cielo blu nell’ambito del fantasy più che della fantascienza, poiché il pretesto del racconto non sembra avere alcuna pretesa scientifica.

Ritrovatisi a Milano ospiti inaspettati a casa del signor Erasmus, botanico e membro di lungo corso della Lega dei Nemici dei Bambini, Michele e Francesca vi troveranno Clorofilla: una bambina-pianta extraterrestre, lasciata sulla Terra a causa di un guasto della sua astronave.

Il romanzo è adorabile, lieve e ironico, e il tema centrale si mantiene fresco anche trent’anni dopo la pubblicazione. Onestamente consigliato per tutte le età; io lo trovo ancora una gioia da leggere.

2. Uno per chi ha il senso dell’umorismo: A me le guardie!, di Terry Pratchett

Probabilmente meglio conosciuto ai possessori di Amazon Prime come il co-autore, al fianco di Neil Gaiman, del romanzo Buona Apocalisse a tutti (Good Omens), Terry Pratchett è considerato uno dei più prolifici autori fantasy in lingua inglese. Creatore dell’universo di Mondo Disco, mi è anche difficile selezionare solo una manciata di raccomandazioni: Tartarughe Divine (Small Gods)? Il tristo mietitore (Reaper Man)? Ho sfortunatamente troppi favoriti per essere selettiva.

Parto con A me le guardie! (Guards! Guards!) perché diversi dei romanzi della serie sono stati tradotti in italiano dalla Salani, e la traduzione è più che discreta. E invece che cercare di riassumerne la trama – non renderebbe – vi cito l’introduzione:

“Potete chiamarli Guardie di Palazzo, Guardie Cittadine, o Guardie e basta. Qualunque nome abbiano, in ogni opera di genere fantasy-eroico il loro scopo è lo stesso: più o meno al capitolo 3 (o dopo 10 minuti di film) irrompono nella stanza, attaccano l’eroe uno alla volta e vengono massacrati. 

Nessuno chiede mai se sono d’accordo.

Questo libro è dedicato a quei nobilissimi uomini.”

T.Pratchett

Terry Pratchett è un fine esempio di come si possa scrivere fantasy, e scriverne con ironia, senza mancare tuttavia di commentare in maniera arguta e pungente su tutta una categoria di problemi che sono anche troppo contemporanei. Caldamente raccomandato!

3. Uno per gli appassionati di mitologia: American Gods, di Neil Gaiman

Vincitore del Premio Nebula e del Premio Hugo nel 2002, trasposto sullo schermo prima da Starz e poi da Amazon Video a cavallo tra il 2017 e il 2021, American Gods è una dichiarazione d’amore a miti e leggende.

In America, nessuno crede più nei Vecchi Dei: i Nuovi Dei hanno un piano per prenderne il posto, ma i Vecchi Dei non se ne andranno senza combattere. Nel frattempo, Shadow è appena uscito di prigione per andare a seppellire sua moglie – Laura – morta in un incidente automobilistico: e per lasciarle una moneta d’oro nella tomba.

Il romanzo è un coinvolgente intreccio di sogni, realtà, tempi e storie; osservato in più momenti da più punti di vista, dove il gotico neo-Americano si sovrappone ad un complesso miscuglio di voci di immigrati: popoli giunti sul suolo del Nuovo Continente, ciascuno con le loro storie, portando i loro dei.
Personaggi complessi, un tono adulto e un ritmo incalzante: resta a distanza di anni uno dei miei romanzi preferiti.

Neil Gaiman, scrittore, fumettista, sceneggiatore e giornalista, è largamente conosciuto al grande pubblico per essere l’autore della graphic novel The sandman (adesso una serie su Netflix), e dei romanzi Stardust e Coraline.

4. Uno per chi cerca qualcosa di più recente: Cuore Oscuro, di Naomi Novik

Il Bosco è malvagio, il Bosco è oscuro. Il Bosco infetta uomini e bestiame e fa sparire chi si perde tra gli alberi. Gli abitanti di Dvernik hanno imparato a conviverci. Ma da quando Agnieszka è andata a vivere nella torre del Drago, il pericolo del Bosco ha cominciato a prendere una forma ben più sinistra, ed immediata.

Un altro vincitore del Premio Nebula, Cuore Oscuro (Uprooted) è il primo romanzo pubblicato di Naomi Novik a non far parte della serie di Temeraire (che, tra parentesi, è deliziosa e merita una lettura – draghi in epoca napoleonica! Avventure marittime! Scritto dal punto di vista di un pilota gentiluomo! Non c’era molto altro che io potessi chiedere).
Basato sulle storie del folklore polacco, è una lettura ricca e avvincente: probabilmente il mio preferito tra i romanzi che ho avuto modo di leggere nel 2021.
Ho ricevuto commenti divergenti sulla traduzione italiana, e sarei curiosa di avere opinioni dirette in proposito.

Naomi Novik è anche l’autrice di Spinning Silver (sfortunatamente inedito in Italia) e del ciclo della Scholomance (edito dalla Mondatori).

5. Uno per la nostalgia: Il segreto del Bosco Vecchio, di Dino Buzzati

Dino Buzzati richiede probabilmente poca presentazione.
Giornalista, pittore, drammaturgo, poeta della prima metà del Novecento, fu corrispondente dal fronte durante la seconda Guerra Mondiale e prima e poi autore conosciutissimo di novelle e racconti brevi; il suo Poema a fumetti può essere considerato uno dei primi esempi sperimentali di graphic novels.

Pubblicato la prima volta nel 1935, cinque anni prima dello straordinario successo de Il deserto dei Tartari, Il segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati si colloca nella stessa felice nicchia nella quale inserirei senza problemi Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente di Italo Calvino: dove, mentre l’elemento magico ha un ruolo fondamentale nel definire il tono del romanzo, e nel crearne il pretesto, non è fondamentale alla risoluzione.

Il colonnello Sebastiano Procolo si stabilisce a Valle di Fondo con la ferma intenzione di farne un’area di taglio produttiva: ma vi troverà un bosco antico, abitato da creature che vivono negli alberi, venti in guerra e animali parlanti; e il giovane nipote Benvenuto, ultimo ostacolo tra lui, il controllo del Bosco Vecchio e l’ambita ricchezza.

Il segreto del Bosco Vecchio è un romanzo breve e affascinante, dal finale dolceamaro, che non dispiacerà ai più giovani – ma prende un gusto tutto particolare quando lo si rilegge da adulti.

Questi sono solo cinque dei miei romanzi fantasy preferiti, e da questa lista mancano un milione di opere e autori che avrei voluto quantomeno nominare – sareste interessati ad una seconda parte?

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