Che cos’é una Mary Sue? Questo termine prende il nome dal personaggio principale di un racconto che prendeva in giro le primissime fan fiction su Star Trek, con protagoniste così belle, geniali e talentuose da essere completamente irrealistiche. Purtroppo le Mary Sue non abitano solo il mondo delle fan fiction, ma anche quello di romanzi blasonati.
Quali sono le caratteristiche di una Mary Sue?
Le Mary Sue sono belle (anche se sono convinte di non esserlo, talvolta), sono intelligenti e quasi sempre attirano l’attenzione del bel protagonista maschile (oltre che di molti altri personaggi della storia). Spesso sono dotate di caratteristiche extra, esotiche o particolari, come occhi di colori innaturali (viola o rossi, per esempio), poteri magici straordinari. Spessissimo sono amate e adorate dai comprimari, anche quando il loro comportamento è tutt’altro che ineccepibile, e riescono in ogni attivitá con particolare grazia senza allenamenti straordinari e spesso senza alcuno sforzo, anche in quei casi in cui “non c’è mai riuscito nessuno” e non perchè abbiamo una intuizione geniale, ma perchè lo vogliono e basta. Sono ricche, oppure ereditano una misteriosa fortuna o ancora hanno misteriosi ammiratori, tutori o amici che le foraggiano di tutto il necessario.
Qual é il peggior difetto di una Mary Sue?
Alcune delle caratteristiche sopra elencate sono presenti anche in molti personaggi amati e per niente “marysueschi”. Hermione Granger, per esempio, è straordinariamente intelligente, ma a controbilanciare questa sua dote ha un carattere pungente, è una pessima volatrice ed è sensibile alle umane debolezze al punto da rimpicciolirsi i denti con la magia. Quindi, cosa fa di una Mary Sue, una Mary Sue a tutti gli effetti?
La mancata evoluzione. Una Mary Sue è giá perfetta e spesso le difficoltá della trama servono solo ad esaltare le sue innumerevoli qualitá. Mary Sue non cresce, non evolve e non cambia, casomai il bello e tenebroso di turno cambia per amore di lei, oppure gli eventi si piegano alle sue necessitá, gli animali feroci si addomesticano, eccetera, eccetera…
Aspetti positivi delle Mary Sue
Ma come? Dopo questa crociata, hanno anche degli aspetti positivi? In un certo senso, sì. In una fase di crescita, preadolescenziale e adolescenziale, fondamentalmente, spaziare con la fantasia e costruire una proiezione di sè perfetta, bella, intelligente, che riesce in tutto e via discorrendo, altro non è che l’evoluzione delle primissime protagoniste della Disney, in versione moderna. Quando si è troppo grandi per le fiabe, ma troppo piccoli ancora per comprendere la bellezza e la complessitá del mondo, un personaggio troppo sfaccettato, con troppe ombre e difficoltá può spaventare o non essere comprensibile, mentre le Mary Sue fungono da anello di congiunzione ad una lettura più matura e consapevole.
Mary Sue nella storia della letteratura
In moltissimi romanzi, soprattutto nei primi anni del 900, si demandava ai protagonisti delle storie per bambini e ragazzi, una funzione educativa. Ecco quindi che molti bambini e ragazzini perfetti, protagonisti dei romanzi di Verne, Louisa May Alcott o Frances Burnett, dovevano essere perfetti (belli fuori, buoni, riflessivi, educati, profondi, “adulti” nel modo di comportarsi) per essere da esempio ai piccoli lettori.
Perchè non abbiamo bisogno di Mary Sue nella letteratura moderna?
In primis, perchè sono antipatiche, come tutti i personaggi troppo perfetti. Spesso e volentieri, questa loro apparente perfezione denota uno spessore psicologico pari a quello di una fettina di prosciutto. Una protagonista ci deve permettere un buon livello di immedesimazione, di crescita e di sviluppo. Solo attraverso la crescita e l’evoluzione (a volte anche involuzione, o perdizione) del personaggio, si crea una vera Storia, con la S maiuscola. Altrimenti rimane una sequenza di eventi, più o meno bene raccontata, ma che non ci fa battere il cuore, non ci appassiona e non ci permette di volare con la mente, di arrabbiarci, di ridere o di piangere. Inoltre, se vogliamo vederla da un punto di vista femminista, questa ipotetica perfezione non fa che danneggiarci. Nessuna donna è perfetta e creare queste eroine patinate, intelligenti, belle, può creare una distorsione nella percezione della realtà.*
Fortunatamente il mondo si sta evolvendo… Ce lo stanno dimostrando le varie supereroine di turno come Wonder Woman o Jessica Jones.
*A riprova di quanto possa essere dannoso avere degli esempi “sbagliati” e poco credibili, ci sono stati casi di decessi e situazioni gravi in America a seguito del romanzo (e poi film, ma prima di tutto era una fan fiction di Twilight, ci tengo a ricordarlo…) 50 sfumature di grigio. Se vi trovate davanti uno che si comporta come Christian Gray (vi controlla, vi stalkera, vi vende la macchina senza permesso, vi vorrebbe sempre a casa ad aspettarlo e non accetta che abbiate amici o altre relazioni sane) non è un principe azzurro. È un sociopatico che potrebbe mettervi le mani addosso, quindi fatevi un favore e allontanatelo dalla vostra vita. Vi meritate un uomo normale!
E voi? Conoscevate il termine Mary Sue? Ne sapreste indicare qualche esempio? Inizio io: Anastasia Steele (50 sfumature di grigio) e Nihal (Cronache del mondo emerso) Fatevi sotto!
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Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.
Grazie dell’articolo molto interessante e utile. Finalmente so come chiamare questo tipo di personaggi XD
Ahaha! Ma prego! Se ti può interessare, la versione maschile di una Mary Sue si chiama “Gary Stu”.