Domanda da un milione di euro: ma le ricce, si spazzolano?
No, tendenzialmente no, a pena di ritrovarsi in modalità “pecora non tosata” o “fungo atomico”. Lecito spazzolarsi solo se si sta per fare un raccolto, ma a parte questo caso, una riccia si spazzola solamente in prossimità o durante il lavaggio dei capelli. Mi sembrava carino, per questo motivo, scrivere un approfondimento sulle spazzole che ho e che uso per i miei capelli.
1. La Tornado di Tek
Tek è un’azienda italiana, bella e buona, che produce spazzole e pettini con prodotti naturali e di alta qualità. Se dovete regalarvi una spazzola o fare un regalo ad un’altra persona è la marca giusta! La Tornado, in particolare, è una spazzola molto strana: i dentini di legno sono lisci e molto lunghi, flessibili e ben distanziati tra di loro. Questo permette di pettinarsi anche coi ricci senza soffrire le pene dell’inferno, e senza smontare eccessivamente il riccio! Io di solito la uso se devo fare un raccolto o prima di lavarmi i capelli.
Ebbene sì, breaking news, a me piace spazzolarmi prima del lavaggio e non durante come fa il 99,9% delle ricce. Questo perchè mi permette di distribuire bene il sebo sul capello! Il risultato è proteggere i capelli dall’aggressività dello shampoo, specialmente i miei che sono molto lunghi e c’è molta disparità tra le radici e le punte che, poverine, non vedono un po’ di sebo neanche in cartolina. Di solito, avendo molti capelli e moooolto lunghi, questo passaggio mi prende una decina di minuti, di solito mentre aspetto che si sciolgano i sali da bagno.
2. Cinghialina
La spazzola in cinghiale serve a finire degnamente lo step precedente, ovvero “spalmare” e distribuire per bene il sebo su tutti i capelli, prima dello shampoo. È ottima per questo scopo perchè le setole sono molto compatte e lisciano tantissimo i capelli. La mia in particolare è di Acca Kappa, ma ne ho presa una per la barba del fidanzato sempre di Tek (questa, se siete interessate!) e si trova molto bene. L’impressione potrebbe essere quella di una spazzola aggressiva, ma non è assolutamente così perchè la sua funzione non è districare (non ci dovete andare di violenza, insomma) ma massaggiare delicatamente i capelli. Questo ulteriore step mi prende giusto due minuti.
3. Tangle Teezer
Eccomi infine all’ultimo passaggio! Quando sono in doccia, ho fatto lo shampoo e ho messo la maschera nutriente o il balsamo, prima di sciaquarmi mi pettino con la Tangle Teezer classica. Se ho avuto tempo di fare i due step precedenti, dò giusto due passatine per togliere eventuali nodi e massaggiare un po’ lo scalpo (i dentini della Tangle sono rigidi ma delicati!), se invece ero di fretta questo è il momento in cui mi pettino per davvero i capelli. La Tangle Teezer è fantastica perchè districa senza tirare i nodi e senza spezzare i capelli, con i suoi dentini lisci e corti. Ecco… nota dolente… un po’ troppo corti! Dietro la nuca, per esempio, non riesco a raggiungere la cute! Per ovviare a questo problema dovrebbe infatti esistere la versione Curl (questa qui), ma che io personalmente non ho provato. Qualcuna di voi ce l’ha? Avete voglia di dirmi se davvero i dentini sono più lunghi ed efficaci per noi ricce?
Pamela invece – da brava liscia – usa con soddisfazione la Tangle Smoothing che è fatta apposta per lisciare durante l’asciugatura, e ne ha parlato qui!
Ecco, queste sono le mie tre spazzole, e se ho tempo per prendermi cura dei miei capelli le uso tutte insieme prima e durante il lavaggio dei capelli. Altrimenti, uso solo la Tangle, di cui infatti ho anche la versione Pocket che mi segue in vacanza. Uso anche dei pettini, sempre della Tek, in legno a denti larghi per distribuire meglio alcuni prodotti come maschere o impacchi, oppure al mare.
Per la manutenzione delle spazzole, non faccio niente di particolare: ovviamente tolgo i capelli dopo ogni utilizzo ed ogni tanto (non saprei, una volta al mese?) le immergo in acqua calda saponata e le strofino per bene con uno spazzolino. Se sono in legno non laccato, come la Tornado, questo passaggio deve essere il più breve possibile per non subire danneggiamenti. Dopo il lavaggio, nessuna spazzola tocca i miei capelli, e l’asciugatura avviene con il metodo plopping che ho descritto qui!
Questo è tutto! E voi? Avete una spazzola preferita, senza la quale non potete pensare di partire neanche per un giorno?
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Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
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Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.