È possibile imparare a sfruttare le nostre potenzialità al loro massimo durante tutto il ciclo mestruale?
Cecilia Gautier insegna il metodo naturale sintotermico Roetzer per la conoscenza della fertilità. Sembra complicato ma non lo è in realtà! Cecilia si occupa di fertilità femminile, sia per la procreazione che per la contraccezione naturale, di ritmi del corpo e più in generale della figura femminile in maniera olistica.
Virginia Patrone invece ha realizzato per noi delle bellissime immagini per aiutarci a capire meglio come funziona il nostro corpo e il su e giù dei nostri amati-odiati ormoni. Trovate il link al sito di entrambe in fondo alla pagina!
Ultimamente, dopo un nostro incontro, mi sono fermata a riflettere sul fatto che noi donne siamo, di fatto, cicliche. Che novità! Eppure ogni giorno del mese ci viene chiesto di lavorare come se fossimo lineari, di rendere e produrre sempre nel medesimo modo. Cosa che non può essere se siamo appunto, come dicevo sopra, cicliche. Non soltanto perché durante le mestruazioni siamo magari più stanche, perdiamo ferro ecc… la questione è molto più articolata di così. Gli ormoni possono renderci più loquaci, più energiche (ma anche competitive o aggressive!) più propense persino a provare o meno nuovi sapori, piuttosto che rifugiarci nei soliti comfort food che sanno di casa. Possono persino influire sulla nostra memoria e creatività! Ho iniziato quindi, sempre sotto consiglio di Cecilia, a cercare di capire come funziona davvero il mio corpo, in modo da sfruttare al massimo ogni periodo, compreso imparare (quando possibile) a dosare gli impegni per ricaricarmi ed essere più efficace in altri momenti. Ho trovato un libro che mi é sembrato fantastico, ma prima di condividere con voi i suoi segreti, ho pensato di farmi fare una breve infarinatura su come funzioniamo durante il ciclo mestruale, quali sono i nostri alti e bassi e cosa succede davvero dentro di noi. Ecco quindi una piccola intervista a Cecilia!
D: Ciao Cecilia! Di cosa ti occupi esattamente e come mai hai scelto di approfondire questo campo?
R: Ciao Sara! Mi occupo di gestione naturale della fertilità, e di sostegno olistico alla salute intima. Ci sono arrivata dopo aver preso consapevolezza che la pillola aveva tantissimi effetti negativi sul mio corpo. Dopo anni di ricerca ho trovato il metodo sintotermico, che mi ha aperto un mondo gigantesco: ho potuto imparare a conoscere il mio corpo concretamente, capire come si modifica a seconda degli andamenti ormonali e delle varie situazione nella mia vita. Non potevo tenere questa conoscenza solo per me, ho quindi deciso di diventare insegnante, per spiegarne le potenzialità: gestire la fertilità in modo molto sicuro e condiviso in coppia, controllare gli eventuali problemi del ciclo femminile, e preservare la propria salute e fertilità anche se non desideriamo per forza una gravidanza subito. Osservando la quantità crescente di donne con problemi intimi e di coppie con difficoltà nella ricerca della gravidanza, ho poi deciso di approfondire il sostegno olistico agli organi riproduttivi con un lavoro sullo stile di vita ed i Trattamenti Arvigo di massaggio addominale Maya®. Premetto che le informazioni che seguiranno non si sostituiscono in nessun caso ad un parere, una diagnosi, e delle cure mediche. Per qualsiasi dubbio riguardo la vostra salute, rivolgetevi al vostro medico.
D: trovi che sia importante, per una donna, imparare a capire come funziona il proprio ciclo?
R: Per me, è fondamentale. La nostra ciclicità ci dona una ricchezza di sfumature incredibili. Possiamo rifiutarle e vederle come un peso, o possiamo imparare ad usarle. Ed allora la vita non è più piatta, ma diventa una ruota da sfruttare. Il gioco consiste nell’osservare prima di giudicare: non mi chiedo come mi dovrei sentire, ma mi ascolto. Come sto oggi? Cosa mi farebbe più piacere? E assecondando i bisogni profondi che sentiamo in quel momento, utilizzando le nostre capacità al meglio. Capiamo che il nostro corpo è una fonte di potenza personale e non più un oggetto da domare.
D: quante e quali sono le fasi del ciclo?
R: La corrente predominante ne distingue quattro, ma personalmente ne osservo tre. La prima fase è quella della mestruazione: lasciamo andare il mese passato, le gioie e le tristezze. Ci rigeneriamo e ripuliamo per ripartire con un ciclo nuovo. Segue la fase pre-ovulatoria: ci prepariamo all’incontro, l’inizio della fase fertile ci predispone a fiorire. Predominano gli estrogeni, che ci portano a provare un desiderio maggiore. L’ovulazione dura un attimo, e comincia la fase post-ovulatoria: quella del conservare, preparare la culla per l’eventuale embrione in arrivo. Predomina il progesterone, ormone del buonumore. La sindrome pre-mestruale può arrivare quando quest’ultimo è insufficiente, o che non ci siamo ascoltate abbastanza le settimane precedenti ed il corpo ci richiama per fare le modifiche necessarie nella nostra vita. Ci chiede di stare meglio.
D: cosa può fare una ragazza per imparare a capire meglio le fasi che attraversa il suo corpo durante il ciclo?
R: Può tenere un calendario mestruale.Se segna ogni giorno come si sente, dopo qualche mese potrà notare una tendenza che si ripete. Se poi desidera approfondire, osservando con i metodi naturali di conoscenza della fertilità i sintomi del suo corpo, riuscirà a capire con precisione cosa sta avvenendo e quando ovula. Ovviamente diventa difficile osservare la ciclicità sotto pillola: gli ormoni di sintesi annullano l’ovulazione e la ciclicità. Quindi la mestruazione non sarà una vera mestruazione, ma un sanguinamento dovuto ad una sospensione temporanea di ormoni.
D: sono utili secondo te le app per controllare il ciclo oppure è meglio scrivere su appositi fogli o su un’agenda?
R: A molte donne piace utilizzare le app sul ciclo mestruale. Vanno bene per avere un’idea generale, ma è molto pericoloso seguire le indicazioni date sul periodo fertile o infertile, e non si possono assolutamente usare come contraccezione. I calcoli dati si basano su delle statistiche poco affidabili anziché sull’osservazione concreta del ciclo di quella donna in quel mese. Per evitare il concepimento in modo naturale e sicuro, bisogna essere seguiti da una persona qualificata.
D: ci sono libri che consigli per imparare a conoscere meglio sé stesse e il proprio ciclo o, più in generale, la propria fisicità?
R: Si! Il grande classico è Luna rossa di Miranda Gray. Consiglio vivamente Donne che corrono con i lupi di Clarissa Pinkola Estés. Ne esistono molti altri più tecnici, ma quello che consiglio di più è il confronto con altre donne sull’argomento. Organizzo regolarmente delle conferenze e dei cerchi di condivisione sul tema, per dare spazio sia alle nozioni scientifiche e concrete che al vissuto personale di ognuna. Si impara così tanto le une dalle altre.
D: organizzare i propri impegni in base al ciclo sembra più facile per chi ha un lavoro indipendente… c’è qualche consiglio che daresti a chi non lavora in proprio o comunque non ha modo di gestire a suo piacimento il carico di lavoro?
R: Effettivamente, lavorare in azienda non ci permette sempre di rispettare i ritmi che sentiamo dentro… Consiglierei come prima cosa la solidarietà tra colleghe, dove possibile: scambiarsi servizi quando l’una o l’altra ne ha bisogno aiuta tutte quante. E’ importante anche capire che in alcune fasi del ciclo siamo molto più produttive della media degli uomini, e in altre meno. Riconoscerlo ci permette di non colpevolizzarci nella seconda fase, e di trarre vantaggio dalla prima.Se ci portiamo avanti nelle attività più ardue e creative dopo le mestruazioni, ci possiamo permettere il lusso di rilassarci un po di più dopo l’ovulazione.
D: Quando la SPM ci mette ko, è meglio sforzarsi di muoversi un po’ oppure è più sensato abbandonarsi agli istinti e rannicchiarsi sul divano davanti ad una serie tv con una tazza di cioccolata calda in mano?
R: E’ una domanda interessante… SPM e mestruazione sono diverse: la sindrome pre-mestruale ci chiede di andare a vedere determinati aspetti della nostra vita che sarebbe utile cambiare. La mestruazione anche, ma con un enfasi sul bisogno di riposarci e ricaricarci per essere in forma durante il nuovo ciclo mestruale che comincerà a breve. Più che rannicchiarsi davanti alla serie tv, ne farei un momento introspettivo, di lettura, scrittura o per dedicarci a fare cose che realmente ci ricaricano a livello profondo ma alle quali non abbiamo mai tempo di dedicarci normalmente.
D: Sempre a tema sport, cosa consiglieresti a chi invece non si ferma davanti a niente e fa sport in ogni situazione? In questo caso è meglio prendere degli integratori o ci sono accorgimenti specifici per non chiedere comunque troppo al proprio fisico?
R: Abbiamo tutte corpi diversi e anche bisogni diversi, quindi non esistono regole fisse. L’unico consiglio che darei è quello di evitare di andare a correre subito prima delle mestruazioni o durante (sopratutto sul cemento), perché l’utero è più pesante in quel momento e richiede uno sforzo forte ai legamenti che lo sostengono. Poi se la donna si ascolta e si rispetta saprà se le conviene riposarsi o fare esercizio. Punto positivo dello sport durante le mestruazioni: spesso aiuta a ridurre i dolori. Punto negativo: potremmo non accordarci il riposo del quale abbiamo bisogno.
D: C’è qualcos’altro che pensi sia importante dire alle donne?
R: Si, che il piacere è fondamentale. Il piacere dell’essere donne, del vivere bene nel proprio corpo e con i suoi ritmi. Che le mestruazioni non devono per forza essere dolorose, e se lo sono, esistono vari modi semplici e rispettosi per aiutarlo a stare meglio. E che le donne non sono una minoranza nella società, bensì una componente importante, e che quindi il rispetto di un sentire e un agire femminili sono urgenti per migliorare il funzionamento del nostro mondo in forte crisi. E il primo passo, a mio parere, e quello di cominciare noi stesse ad ascoltarci, per prime. Se non lo facciamo noi, come possiamo chiederlo agli uomini?
Puoi trovare Cecilia sul suo sito www.lamandorla.eu
Le illustrazioni sono di Virginia Patrone
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Self care e produttività
Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.