sorriso e apparecchio invisibile

Visto che lo avete votato su instagram oggi voglio raccontarvi la mia esperienza con l’apparecchio ortodontico invisalign o apparecchio invisibile o mascherine ortodontiche, come preferite chiamarlo!

Innanzi tutto la mia è stata un po’ una scelta “obbligata” perché ho voluto raddrizzare i denti prima del matrimonio. Un classico apparecchio a placchette fisso, che sarebbe stato una valida alternativa, si sarebbe visto troppo e non avremmo finito di raddrizzarli in tempo (mi sono svegliata un po’ tardi, ma devo ringraziare mio marito per aver insistito a dirmi che potevo farlo quando ormai io mi stavo già piangendo addosso!).
L’invisalign è infatti una valida alternativa alle placchette classiche, ma è più costosa.
Io comunque avevo già portato l’apparecchio (mobile) alle medie, ma i miei dentini sono quelli che vengono definiti “recidivi” perché tendono a spostarsi di nuovo. Infatti ora sono fissati tra loro dietro da un cavetto di metallo, per evitare che si spostino dalla posizione raggiunta. Data la mia esperienza con apparecchio precedente e la mia veneranda età (sopra i 30) dell’epoca, probabilmente avrei comunque scelto l’apparecchio invisibile, sia per comodità, igiene e discrezione.

apparecchio per i denti

Il terribile apparecchio ortodontico che tutti ricordano, tipica memoria horror di medie e superiori

Come funziona l’invisalign?

Come per un apparecchio normale, si fa una valutazione con il dentista, si fanno i calchi (sempre molto divertente, questa parte…!) dopodiché si fa fare il calcolo al programma, che stabilirá quante mascherine saranno necessarie e il tempo per cui bisognerá portare ciascuna mascherina. Il dentista a quel punto attacca delle piccole placchette sui denti (in genere sui canini e poi sui molari), che serviranno da “aggancio” per la mascherina e che verranno rimosse senza danni a trattamento finito. Dopo  si inizia il percorso, la mascherina va portata il più possibile, giorno e notte, esclusi i pasti. Nel mio caso specifico, ho saltato il giorno del matrimonio, ma è stato ovviamente l’unico sgarro a questa routine, calcolato e definito insieme alla dentista che mi ha seguita. Ogni mascherina è numerata e si effettua il cambio al momento stabilito. Il dentista potrebbe chiedervi di riconsegnare la precedente.

Tra una mascherina e l’altra si fanno incontri regolari con il dentista che esegue, se necessario, un’operazione chiamata stripping: consiste nel “limare” i denti lateralmente, per far sì che ci sia più spazio. Qualche volta l’ho dovuta fare anche io, la sensazione è strana, un po’ sgradevole (effetto unghie sulla lavagna, per me, brrr) e stordente per via delle vibrazioni, ma per nulla dolorosa. Le mascherine sono molto sottili, quindi potrebbero creparsi e rompersi, in genere è meglio passare alla successiva, ma comunque occorre sempre consultarsi con il dentista! Fortunatamente le mie hanno resistito abbastanza bene, una si è un po’ crepata ad un certo punto e l’ho sostituita con la successiva qualche giorno prima del previsto.

invisalign

Questa non sono io, ma il mio apparecchio era proprio così. Sottile e invisibile

Quanto tempo ci vuole a modificare la dentature con l’invisalign?

Questo dato è sicuramente variabile da persona a persona, nel mio caso ho avuto i primi risultati “visibili” anche a me, attorno alla mascherina 5/6 (su 10).
I risultati dell’ottanta per cento si sono visti dopo circa sei mesi e un raddrizzamento completo dopo circa otto (un mesetto dopo il rientro dal mio viaggio di nozze, mi pare).

L’apparecchio invisibile, è davvero invisibile?

Quasi! Le mascherine sono trasparenti e vengono sostituite dalla successiva prima che possa verificarsi un ingiallimento. Quando si indossa l’apparecchio è praticamente invisibile e solo più attenti potrebbero notare i denti particolarmente lucidi, ma è davvero tutto qui.  È quindi super discreto e promosso assolutamente per chi, per esigenze di lavoro o personali, preferisse una soluzione totalmente invisibile.

Sensazioni con l’apparecchio invisibile

L’invisalign è formato quindi da tante mascherine da indossare in un ordine preciso, che “riportano” i denti ad allinearsi. Ciascuna mascherina è piuttosto sottile e all’inizio può essere strano parlare con questo piccolo aggeggio in bocca, che aggiunge un piccolo spessore e modifica leggermente la chiusura tra i denti. In realtà ci si abitua dopo poco e si smette di parlare strano dopo pochissimo. Ovviamente è pur sempre un apparecchio per i denti, quindi la sensazione che stia “tirando e spingendo” la dentatura è presente, soprattutto i primissimi giorni, con la prima mascherina; questa sensazione si ripresenta un po’ ad ogni cambio mascherina, ma nel mio caso è sempre stata gestibile.

invisalign

Personalmente non ho mai sentito particolare dolore, nè mal di testa, nè tensioni, solo un leggero fastidio i primi giorni dopo ogni cambio. So invece di persone che hanno portato l’apparecchio fisso che non riuscivano addirittura a mangiare il giorno in cui le placchette venivano strette. Ovviamente le cause potrebbero essere molteplici: un dentista poco delicato, oppure il fatto che il calcolo delle mascherine e relativi cambi è gestito dal computer, oppure potrei semplicemente essere stata fortunata. Devo dire che io avevo dei tempi anche abbastanza stretti ed ero disposta a soffrire un po’, pur di ottenere un risultato che fosse circa l’ottanta per cento il giorno del matrimonio, e quindi i calcoli della macchina erano stati impostati appositamente per avere tempi piuttosto serrati. Nonostante la mia “fretta” quindi, non ho sentito male, mai. Davvero! Un piccolo disagio si può avere nei punti in cui i bordi della mascherina sfregano contro le guance, creando dei graffietti e irritazioni. Anche qui, in genere non ho avuto problemi con quasi nessuna mascherina, solo un paio mi hanno dato più fastidio di altre, ma mai da condizionare veramente il mio quotidiano.

La mia opinione sull’invisalign

Alla fine è promosso, promossissimo. Per me è un sì totale: discretissimo nella vita quotidiana, non doloroso, e le placchette sono praticamente invisibili se l’apparecchio viene tolto. Avendo avuto anche l’apparecchio mobile in passato, posso dire che per me non c’è paragone, il vecchio apparecchio era doloroso e scomodo sul palato, questo invece, una volta abituata al nuovo spessore dei denti non mi ha praticamente dato fastidio. I vantaggi rispetto al classico apparecchio a placchette sono ovviamente per l’invisibilità, ma anche per l’igiene: le placchette attaccate alla dentatura sono solo due, ed è più facile mantenere tutto pulito dopo i pasti, non ci sono cavetti ecc. Solo quattro placchettine da spazzolare accuratamente, quindi la consiglierei a chiunque!

 

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