È quasi ottobre, le scuole sono appena iniziate e tutto odora di nuovo inizio. Oggi ho deciso di portarti a spasso per le mie ultime letture in tema di crescita personale, sperando che tu possa trovare il libro adatto per te!

1. Il metodo Bullet Journal di Ryder Carroll

E già mi dirai, “no guarda il bullet journal non fa proprio per me, evitiamo per favore”. Anche io ero sinceramente convinta che FOSSE un libro sul bullet journal, voglio dire, è stato scritto dall’inventore stesso del metodo no? E invece no. Sì, certamente, è un libro che ti prende e ti guida passo passo nella creazione del tuo primo bullet journal, se lo vuoi, ma nel frattempo ti spiega anche come riflettere ed analizzare sulla propria vita, penna e carta alla mano. È un libro molto più profondo e denso di quello che potrebbe sembrare da fuori e secondo me potrebbe fare bene a chiunque si trovi un po’ sommerso dalle cose da fare e abbia perso la direzione.

Le stagioni che affrontiamo con il passare degli anni sono caratterizzate da abbondanza, scarsità, trionfi, sconfitte. In ognuna i nostri bisogni cambiano, viviamo, impariamo e ci adattiamo, e lo stesso deve fare la nostra concezione di “significato”, poiché ciò che cresce in una stagione può marcire in quella seguente. Se restiamo ciecamente aggrappati al passato, siamo costretti a nutrirci con le convinzioni ormai superate delle stagioni concluse. Non dovremmo stupirci, quindi, se spesso ci sentiamo insoddisfatti, vuoti, affamati.

2. Una cosa sola di Gary Keller

Anche questo libro si porta dietro una sorta di brutta nomea ed anche io ero convinta si trattasse di uno di quei libri che ti convincono che devi “verticalizzare” e fare una “cosa sola”, appunto. Concentrarti su un progetto alla volta. Dare il massimo sul lavoro. Eliminare le alternative ed altre fregnacce del genere, a cui io rispondevo “ma io VOGLIO fare più cose nella vita, come la mettiamo?”. L’incubo di ogni multipotenziale, in pratica. Poi ho iniziato a leggere davvero questo libro e ho scoperto che non parla assolutamente di quello che pensavo: la “cosa sola” è l’azione più appropriata per ogni obbiettivo che desideriamo raggiungere, ma non ci limita nell’avere dieci, cento, mille obbiettivi diversi. In questo senso, Keller insegna a prioritizzare, un’arte in cui io sono sicuramente carente, ed espone anche la sua teoria molto interessante su come fissare gli obbiettivi nella sfera lavorativa e in quella personale. Lo consiglio a chi è sempre confuso rispetto a quale attività dedicarsi!

Gli ultimi due versi meritano di essere ripetuti: «… Qualunque paga avessi chiesto alla vita, me l’avrebbe concessa volentieri». Uno dei momenti più importanti della mia vita è stato quando mi sono reso conto che la vita è una domanda e il nostro modo di vivere è la risposta. Il modo di formulare le domande che poniamo a noi stessi determina le risposte che diventeranno la nostra vita.

3. Design your life di Bill Burnett e Dave Evans

Cosa succede se due docenti di Stanford ad un certo punto prendono il metodo del product design, cioè tutti quei passaggi che si fanno in un’azienda per progettare un prodotto fantastico, e lo applicano… alla vita? Quello che ne esce è uno dei corsi più amati di Stanford e che viene qui raccontato nel libro, ovvero il design della propria vita. Perchè infatti creando un prodotto o un servizio andiamo avanti a tentativi, facendo dei prototipi e testandoli magari su dei volontari o su una clientela selezionata, e con la nostra stessa vita invece pensiamo di dover avere tutto già pianificato a 20 anni senza neanche aver mai messo il naso fuori? Un po’ assurdo no?
Questo libro mi ha completamente ribaltato il modo in cui pensavo alla mia vita e l’ho trovato semplicemente geniale. Io che mi sento sempre in ritardo rispetto ai miei coetanei, io che penso di dover pianificare tutto, io che spesso ho paura di aver preso delle strade sbagliate e sia troppo tardi per cambiare (!)… ho letto ed ammirato un modo per me completamente nuovo di pensare a questi temi.
Dedicato a tutti quelli che si chiedono “ma cosa farò da grande?”

Tutti sappiamo come preoccuparci della vita. Analizzarla. Persino speculare su di essa. Preoccupazioni, analisi e congetture non sono i nostri migliori strumenti di scoperta, e praticamente tutti, in un momento o l’altro, ci siamo sentiti persi e confusi per averli utilizzati. Questi strumenti tendono a farci girare in circolo e a trascorrere settimane, mesi o anni seduti su quel divano (o a quella scrivania, o in quella relazione) tentando di capire che cosa fare. È come se la vita fosse un grande lavoro di fai-da-te, ma solo pochi di noi avessero veramente ricevuto il manuale di istruzioni. Questo non è progettare la tua vita. Questo è essere ossessionati dalla tua vita.

4. Lo yoga nella vita di Donna Farhi

È una lista di libri particolari, perdonami, me ne rendo conto. Avevo detto crescita personale ed ora ci piazzo lo yoga, ma cosa c’entra? – ti starai chiedendo. Smentisco subito ogni dubbio dicendo che questo libro va bene per tutt*, ma proprio per tutt*, anche se di sederti su un tappetino e di metterti a fare posizioni strane non ci pensi nemmeno. Perchè? Perchè è un libro che prende i principi spirituali dello yoga e li applica alla vita quotidiana, descrivendo grosso modo che cosa ci aspetta nel cammino di crescita che fa parte di ognuno di noi. Poco importa se il tuo yoga non ha la forma delle asana, ma sembra più meditazione, silenzio, scrittura, camminare in montagna o quello che vuoi, i principi che Donna Farhi spiega in questo libro sono validi lo stesso. Io l’ho trovato illuminante nello scoprire e riconoscere alcune dinamiche (di vita? di crescita? psicologiche? di cammino spirituale? decidi tu) che mi porto dietro. Consigliato a chi si sente un gran casino.

La cosa migliore che possiamo fare quando ci troviamo così vulnerabili in quel processo di rivelazione a noi stessi è offrirci tutta la tenerezza e tutta l’empatia di cui siamo capaci. La nostra più grande salvezza, forse, è essere disposti a metter piede, sia pure per breve tempo, in quelle zone abbandonate in rovina e senza perdono che abbiamo dentro. Quando ci imbattiamo in quelle zone, dentro di noi, il peggio che possiamo fare è darcele due volte: prima scoprire un punto debole e poi picchiarci in testa con un martello per averlo scoperto.

Ecco, i miei quattro consigli finiscono qua.
Che libro ti ispira più degli altri? Se hai voglia, ne parliamo nei commenti qui o su Instagram!

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