Cossa significa essere una Persona Altamente Sensibile? Ovviamente non significa essere ipersensibili.
Da circa sei mesi ho scoperto di essere una Persona Altamente sensibile(abbreviato anche in PAS). Le Persone Altamente Sensibili sono circa il 15-20% della popolazione ma i tratti che le caratterizzano sono peculiari e possono far sentire molto isolati, soprattutto se si frequentano molte persone normo-sensibili (che non è una brutta cosa, intendiamoci. Essere normo-sensibili, anzi, per certi versi è una figata, e ora capirete perchè) e quindi ci si trova a dover giustificare o ad essere incomprensi in molti aspetti della propria vita, quasi come se si avesse un handicap che ci rende “strani”. Avevo fatto un test su internet, di quelli che si trovano sulle pagine di psicologia, per intenderci e la cosa mi aveva incuriosito. Ho iniziato a leggere, ma le informazioni in rete sono piuttosto scarse e ho deciso di acquistare il libro “Persone Altamente sensibili” di Elaine Aron.
Le caratteristiche delle persone altamente sensibili
Le persone altamente sensibili hanno un sistema nervoso molto sensibile
Avete presente Bella Swan quando si trasforma in vampiro e si perde a contemplare la danza della polvere nell’aria o notare dettagli di cui prima era assolutamente inconsapevole? Ecco. Più o meno dovete immaginare le persone altamente sensibili un po’ così, più che altro come reazione a “tutta quella roba che sta succedendo”. Ovviamente i sensi non sono particolarmente più sviluppati della media, gli studi sembrano invece dire che è il cervello a processare diversamente ciò che arriva dall’esterno, spesso creando un sovraccarico sensoriale.
La risposta del loro sistema nervoso è più ricettiva della media e questo significa che sono più sensibili agli stimoli, nel bene e nel male. Può significare riuscire a cogliere una maggiore quantità di dettagli all’interno di una stanza, di un quadro o di una complessa sinfonia musicale, ma anche che potremmo essere sopraffatti in un centro commerciale affollato, durante una fiera o in una postazione di lavoro troppo confusionaria (sarà per questo che fare decluttering mi fa stare tanto bene?) Le persone altamente sensibili spesso hanno difficoltà a “selezionare gli stimoli” e finiscono con l’essere sovraccariche. Un normale rumore può spaventarle o disorientarle, oppure possono provare un fastidio esagerato nei confronti di alcuni stimoli fisici, come abiti ruvidi, sabbia sul corpo, cuciture… Cose che una persona normo-sensibile nemmeno nota. La principessa sul pisello, tanto per capirci, era sicuramente una persona altamente sensibile!
Le persone altamente sensibili hanno un sistema empatico molto sviluppato
Pregi: è più facile capire le persone, le relazioni all’interno dei gruppi e in generale come rapportarsi con il prossimo. Spesso le persone altamente sensibili sono molto portate nei rapporti interpersonali, nel mestieri di cura del prossimo, nell’insegnamento e tutti quei lavori che si avvantaggiano di un buon livello di empatia e comprensione del prossimo.
Difetti: può essere estreamente complicato guardare “una normale serie tv” come Games of thrones, che è troppo violenta, o un “semplice” film di Fantozzi, che è troppo umiliante. Mentre i normo-sensibili riescono a creare un distacco tra loro e lo schermo, un altamente sensibile è come se non avesse filtri: tutto è troppo doloroso, come se fosse vissuto in prima persona. Anche rapportarsi continuamente con persone sconosciute, per esempio lavorare a contatto con il pubblico, può riuscire bene ma essere profondamente stressante.
La mia persona teoria è che i neuroni specchio (quelli che ci permettono come esseri umani di immaginare il dolore di una persona che vediamo soffrire o di comprendere lo sforzo che sta facendo nel sollevare un oggetto pesante, ma anche di apprendere per imitazione) nelle persone altamente sensibili siano più sviluppati. Ovviamente è solo una teoria senza alcun fondamento o ricerca, ma così, a pelle, io andrei in quella direzione.
Necessità di decompressione dagli stimoli
Soprattutto in un mondo veloce come il nostro, pieno di notifiche, email, incontri con sconosciuti, continui spostamenti, gli stimoli esterni possono essere “troppo” per una persona altamente sensibile. Le persone altamente sensibili possono gestire queste situazioni, ma hanno la trendenza ad andare in burnout molto prima se non si prendono uno spazio adeguato di riposo dalla sovra stimolazione (la Dottoressa Elaine chiama questa situazione Arousal). Un valido aiuto può arrivare dalle to-do-list, dalla pianificazione degli impegni e, in generale, da un ambiente non troppo rumoroso o confusionario.
Maggior sensibilità a farmaci ed eccitanti
Quasi tutte le PAS che ho conosciuto (me compresa) sono estremamente sensibili al caffè e in generale, alla caffeina. La mia personale esperienza è quella di tachicardia, tremore delle mani e nessun, ripeto, nessun beneficio all’attività del cervello.Lo so, se tu che stai leggendo sei un normo-sensibile amante del caffè, probabilmente ti starai chiedendo come faccio a vivere senza caffè (me lo chiedono spesso, per non dire sempre), ma la verità che con mezza tazzina di caffè post pranzo semplicemente io passo la notte in bianco! La sensibilità in questo caso è anche fisica e può ovviamente manifestarsi nei confronti di qualsiasi sostanza, come un sonnifero o anche un medicinale.
Altri tratti generici
Quelli sopra mi sono sembrati tra i più significativi e “omnicomprensivi”, ma ovviamente le Persone Altamente Sensibili sono un gruppo molto variegato e possono avere anche altre caratteristiche, per esempio in genere una buona capacità di concentrazione, essere persone particolarmente coscenziose (per la capacità di empatia? forse), essere maggiormente influenzati dall’umore e dalle emozioni altrui, ma anche una necessità di tempi di riflessione più lunghi della media, per poter “processare” un maggior numero di dettagli.
Il ruolo delle persone Altamente Sensibili nella società
La teoria di Elain Aron, l’autrice del libro, è che la popolazione sia così divisa: un 15-20% di altamente sensibili, un 15-20% di persone meno sensibili e la restante parte della popolazione di normo-sensibili. Le persone altamente sensibili, che sono presenti in numero significativo, avrebbero il ruolo di “sentinelle”, di consiglieri, di maghi di corte all’interno della società di riferimento. Non quello di governare (per carità, troppo stress!) ma quello di “capire le situazioni” interpretare i segnali e i pericoli dell’ambiente e poter comunicare al gruppo eventuali pericoli o precauzioni da mettere in atto. Allo stesso tempo, per esempio, evolutivamente parlando, i meno sensibili potremmo collocarli nella casta dei guerrieri, dei difensori, di quelli che si sporcano le mani per fare quello che va fatto, insomma. Devo dire che questa teoria mi trova abbastanza d’accordo.
Purtroppo, nella società moderna questo ruolo si è ovviamente diluito e spesso le persone Altamente sensibili, se vengono rappresentate, per esempio dai media tradizionali, finiscono con l’incarnare perfettamente il ruolo della vittima di turno all’interno di film e telefilm, dando alla sensibilità una connotazione negativa. Tendenzialmente nella società occidentale si lascia maggior spazio alle persone intraprendenti, forti, espansive ed estroverse. Una persona troppo tranquilla, lenta nel decidere, sensibile agli umori altrui o alle sostanze viene considerata più fragile, poco interessante o comunque poco degna di attenzione.
Tu cosa ne pensi? Se ti va, vieni a parlarne con noi sul nostro instagram!
Il libro “Persone Altamente sensibili“di Elaine Aron
Questo libro mi ha aperto un mondo, davvero. Spesso alcune descrizioni erano così puntuali e precise di alcune mie situazioni di vita, da lasciarmi incredibilmente stupita! Personalmente non lo reputo scritto benissimo; l’ho trovato un po’ disordinato e certo lo stile non è dei più affascinanti che io abbia mai letto, ma le informazioni sono state talmente una rivelazione da renderlo assolutamente necessario. Il libro è diviso in diverse parti, di cui una è l’utilissimo test per capire se si è o meno Persone Altamente Sensibili, molto più completo di qualsiasi test io abbia trovato in rete. Altri capitoli molto interessanti le parti relative allo stile di vita, alla salute, ma anche alla ricontestualizzazione di infanzia e adolescenza (molte persone altamente sensibili non sono state “capite” nè valorizzate in quel periodo, anzi) e i capitoli sulle relaziojni sociali, amorose e di lavoro. Nel complesso l’ho trovato un libro davvero interessante e completo, assolutamente da leggere e rileggere se si sospetta di essere persone altamente sensibili o nel caso in cui lo sia il proprio partner/figlio/parente prossimo. Il libro ti fornirà una chiave di lettura davvero utile e amplierà la tua comprensione dei rapporti personali tra Persone Altamente Sensibili e normo sensibili!
La mia esperienza come persona Altamente sensibile
Spesso nella mia vita mi è capitato di sentirmi “diversa”. Non completamente fuori posto, ma… neanche completamente al posto giusto. In tantissime occasioni ho avuto difficoltà a rapportarmi con le altre persone, soprattutto di fronte a situazioni “banali”, come per esempio sentirmi giudicata perchè non amavo una determinata serie tv, o perchè non riuscivo neanche a guardarla. Mi sono trovata a chiedermi “sono pazza io, che non capisco il fascino di questa cosa violenta/umiliante/stressante, o sono pazzi loro?”. Magari se sei un normo-sensibile e mi stai leggendo penserai che sto esagerando, cosa che mi stata detta moltissime volte e in moltissime occasioni diverse. La verità è che essere Altamente Sensibili può essere davvero sfiancante. Cose semplici come fare una telefonata ad uno sconosciuto per fissare un appuntamento medico o ignorare qualcuno che continua a farti un elenco di cose da fare mentre tu già le stai svolgendo, possono essere imprese titaniche. Non è una questione di multitasking (riesco benissimo a fare più cose contemporaneamente, se sono io a decidere cosa) quanto di sovraccarico sensoriale. Il mio stesso lavoro, di dover parlare ogni giorno continuamente con sconosciuti, spesso mi lascia drenata da ogni energia e voglia di socialità. Eppure io amo moltissimo i miei amici, amo le feste, le cene in compagnia! Questo contrasto mi ha spesso creato imbarazzo o disagio (ma allora se voglio bene ai miei amici, perchè non ce la faccio a stare con nessuno?) la risposta era molto semplice: quando il sovraccarico emotivo diventa troppo, non si sopportano più stimoli, neanche positivi!
Leggere il libro di Elaine Aron mi ha aiutata moltissimo a “mettere a posto” queste differenze, e anche a non pensare male dei normo sensibili che amano gli spettacoli truculenti! Mi ha permesso di capire che loro hanno un filtro che io non possiedo, e che non c’è niente di male. Semplicemente è come essere persone freddolose in una stanza piena di calorosi: è okay mettersi il maglione, non sei strano nè peggiore, sei semplicemente un po’ diverso. Mi ha anche permesso di capire molte cose di me stessa, per esempio la mia necessitò di passare un po’ di tempo a riprendermi (o come dico io “decomprimere”) dopo una giornata intensa di lavoro, o che certi stimoli sono semplicemente troppo (tipo che quando sono nervosa e stanca persino la vibrazione dello spazzolino elettrico mi infastidisce e quindi meglio usare quello normale!). Certo, alcune cose sembrano un po’ da pazzi, ma finalmente mi sembra di aver trovato “una collocazione”.
E tu? Pensi di essere una Persona Altamente Sensibile o di essere una Normo Sensibile? Ti è mai capitato di sentirti diverso?
Se ti è piaciuto leggi anche:
Come vivere con il dolore cronico
3 mantra che hanno guidato i miei ultimi anni
Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.