Ora, non è che io ci abbia davvero riflettuto. Esistono quelle persone che stabiliscono un mantra o una parola per definire il loro anno che verrá, e per un paio di anni anche io ci ho provato, poi la vita mi ha scompigliato i piani da matti e ho lasciato perdere, cercando, sì, insomma, ci siamo capite, di barcamenarmi alla meno peggio.
Nonostante questo mio sprezzante rifiuto di voler dare un imprinting positivo alla mia vita partendo da una parola predefinita, mi sono resa conto che i miei ultimi anni sono stati scanditi comunque più che da una parola, da diverse frasi, ciascuna rappresentante un concetto che all’inizio era fumoso, poco più di una zattera in mezzo alla tempesta e si è fatto via via più chiaro. E, guardandolo poi in retrospettiva, mi rendo conto che segnano una sorta di percorso, che magari potrebbe essere utile proprio a te.
Un passo alla volta
Questo è il primo, il più “vecchio”. Non è un detto mio, ma non ricordo dove io lo abbia trovato. È presente sicuramente in diversi film, ma è molto importante. Spesso in passato mi sono fatta bloccare da progetti troppo grossi o da cambiamenti troppo repentini, perchè non avevo abbastanza fiducia in me stessa.
Se come è capitato a me, qualcuno ha lavorato costantemente nella tua infanzia e adolescenza per distruggere ogni parvenza di auto efficacia e autostima, sai benissimo quanto può sembrare enorme un progetto, e quanto la vocina che hai dentro possa dirti “non ce la farai, hanno ragione loro!”. Ecco.
Io ho fatto così:
Regola n. 1: ignorare la vocina. Spegnerla è un passo troppo grosso, ma tanto per cominciare pensa ad altro. Non ti ci concentrare. Pensa a cose felici.
Regola n. 2: prendi il tuo bellissimo progetto e dividilo in tanti, tantissimi pezzettini. Un pezzettino deve essere facile da fare in un giorno, o massimo una settimana. Devi sentire di poterlo affrontare, quel pezzettino. Se non puoi dividerlo più di tanto, lasciati del tempo da dedicargli, non mettergli addosso altri progetti, altre incombenze, anche se sono piccole commissioni. Finiresti con il fare le “cosucce” e non ti occuperesti di quella chiamata importante, di quel lavoro che ha una scadenza che incombe. Non importa se non hai realizzato tutto oggi. Oggi hai realizzato un pezzettino e di quel pezzettino puoi essere fiera. Se ti serve una mano per capire come fare, prova il metodo di Giulia per realizzare gli obiettivi.
Regola n 3: non cercare di mettere insieme i tuoi pezzettino troppo presto, o il progetto potrebbe spaventarti. Arriverà un momento in cui questo puzzle che stai mettendo insieme si riunirà da sè.
Fatto è meglio che perfetto
Questo lo so perfettamente da dove viene: l’ho scoperto grazie a cpiùb e l’ho subito fatto mio. Spesso e volentieri, una volta cominciato, è il perfezionismo a far naufragare i nostri sogni. Prendiamo il nostro progetto e non lo completiamo, perchè non è perfetto. Lo rifacciamo, lo lucidiamo, lo ricominciamo da capo cento volte, e lui non vedrà mai la luce.
Cosa ho imparato? Che oltre un certo limite non ha senso rimandare. Che non sarà mai perfetto. Fattene una ragione subito, così poi puoi andare avanti. Se sei una perfezionista, troverai sempre a posteriori qualcosa che poteva essere migliorato. E sai una cosa? Che va bene così. A volte l’importante è buttarsi e imparare strada facendo.
Regola n. 1: se il tuo progetto è finito e lo hai giá revisionato una volta, buttati. Non ci sarà mai un momento migliore di adesso.
Regola n. 2: non farti bloccare dai pensieri, dal voler realizzare subito delle bellissime foto di Instagram o dal volere a tutti i costi un blog perfetto perfetto o qualsiasi altra cosa tu voglia realizzare. Inizia a scattare, inizia a cucire, ad aprire il tuo e-shop, a frequentare quel corso che ti piace tanto. Anche le persone più famose hanno commesso errori, fatto cose bruttine o realizzato progetti non proprio encomiabili. Se hai dei dubbi sul fatto che sia vero, ascolta qualche storia su Morgana, e poi torna qui a dirmi che ne pensi.
Regola n: 3 impara dai tuoi errori. Hai sbagliato, okay, poteva capitare. A meno che tu non abbia mancato un allunaggio di uno shuttle, o che dai tuoi errori non dipendano vite umane, pazienza. Intanto avrai realizzato qualcosa che puoi sempre migliorare e il tuo progetto successivo sarà sicuramente migliore.
Non sarà mai perfetto. Fattene una ragione subito, così poi puoi andare avanti
Nulla è scritto nella pietra
Hai imparato a fare il primo passo, e a muoverti.
Hai imparato a finire quello che cominci, senza aver paura di te stessa.
Ora sappi che puoi cambiare.
Sì, esatto. Hai fatto delle scelte, hai completato dei progetti, ti sei sposata, hai cambiato lavoro, hai fatto un figlio (no, il figlio no, non lo puoi cambiare!) sappi che quello che hai fatto non deve rimanere per sempre così. Hai studiato storia medievale, ma vuoi fare la Youtuber? Ecco, riflettici bene, e poi torna al primo uno: un passo alla volta. Puoi sempre ricominciare, e nel mondo ci sará qualcuno che desidera sapere quello che tu hai impazienza di dire.
Regola n. 1: Non pensare mai di aver finito. Finito di studiare, di ristrutturare la casa, di esserti sistemata… anche se sei assunta a tempo indeterminato in comune, a partire dal cambiamento climatico, non sai mai cosa potrebbe succedere. Mantieniti attiva, coltiva interessi, fai cose che ti piacciono e non disdegnare di apprendere nozioni che anche se sembrano completamente scollegate dalla tua vita, un giorno potrebbero diventare il tuo nuovo lavoro o una grande passione che fa sentire viva.
Regola n. 2: non ti irrigidire sugli schemi. Le routine sono ottime, ma ogni tanto cambia, ed esci dalla tua zona di comfort. Cambia strada per andare al lavoro, cambia parcheggio, prova un vestito che ti sta bene ma che normalmente non sceglieresti. Sembra una sciocchezza, ma questo ti aiuterá ad essere flessibile quando davvero ce ne sarà bisogno.
Regola n. 3: Sii gentile con te stessa. A noi donne non insegnano l’indulgenza. Al mondo non serve una te perfetta, al mondo serve una te felice, una te soddisfatta, una te realizzata. Guarda bene la tua vita e rifletti su come sarebbe se la vedesse una tua cara amica. Ti sgriderebbe perchè non hai fatto abbastanza, o si complimenterebbe per quello che sei riuscita a realizzare? Sii la migliore amica di te stessa, te lo meriti!
Al mondo serve una te felice
Se dovessi riassumere gli ultimi tre ani circa in tre frasi, senza dubbio sceglierei queste. E tu? Hai un mantra, oppure sei una di quelle meravigliose e mitologiche persone che riescono a scegliere e perseguire una parola per tutto l’anno? Raccontami di te!
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Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.