Tornare a casa ed accendere una candela. Svegliarmi e versare qualche goccia di olio essenziale nel mio diffusore. Aprire le ante dell’armadio e sentire il profumo del salva-lana che mi avvolge. Gli odori hanno un effetto immediato sul mio umore. Il caffè che sale alla mattina, che incominci a sentire da quando, ancora solo macinato, lo metti nella moka. L’odore della pioggia, che sa di verde e di nostalgia, non so come sia possibile. L’odore dei dolci quando li cucini ed improvvisamente tutta la casa ti sembra più calda. Quel mix insostituibile che è mare, salsedine e crema solare (anche se di creme solari ne hai cambiate centomila nella vita e il mare non è sempre lo stesso). L’odore dei vagoni degli Intercity, quelli con lo scompartimento e le tendine che a me fanno subito assassinio sull’Orient Express. Profumare casa per me è uno step importantissimo, considerato quanta importanza abbiano nella mia vita gli odori e i profumi in generale. Non solo fa sembrare una casa immediatamente più pulita (ho detto sembrare, per tutto il resto ci sono i nostri post e l’olio di gomito), ma risolleva anche l’umore e può aiutare la concentrazione. Vediamo quali sono pregi e difetti dei metodi più diffusi.
Primo metodo: le care vecchie candele
Le candele possono essere molto economiche o molto costose, a voi la scelta. Sicuramente una candela di buona qualità, con un profumo persistente e magari in cera di soia e non in cera minerale ha un certo prezzo. Le Yankee Candle, famosissime, secondo me sono un buona opzione entry level, ma devo dire la mia eresia: i loro profumi spesso non mi fanno impazzire! Troppo sintetici e dolciosi, un po’ finti. Preferisco di gran lunga le candele di soia di Heart&Home, che hanno delle profumazioni più delicate e si trovano abbastanza facilmente. Ma le due candele più buone che abbia mai usato sono quelle di Ava&May (sì, quelle che vedi ogni due secondi su Instagram) e soprattutto LORO: le candele di Jijide, una giovane azienda italiana.
Pro: prezzo medio, fanno molto hygge, se la candela è di qualità la profumazione si sente bene.
Contro: se si vuole cambiare spesso profumazione la candela potrebbe non essere la scelta migliore, idem se si vuole un profumo immediato, infatti la regola per far bruciare bene le candele è far sciogliere tutto il primo strato di cera. Non ideale se volete casa profumata in due minuti. Da non usare se non siete in casa.
Un altro modo per profumare casa con la cera: le cialde
Ok, le cialde sono tipo le cugine sfigate delle candele. Sono quelle specie di sottilette di cera che di solito trovi vicino alle candele, ma, sorpresa!, non hanno lo stoppino. In inglese si chiamano tarte. E come diamine si bruciano allora? In un brucia-cialde, detto anche bruciatore, dove a far sciogliere la cialda è la candelina che va sotto. Ammetto di non essere una fan, ma per un aspetto che in realtà ad altri potrebbe piacere tantissimo: le cialde bruciano per ore ed ore ed ore e non finiscono mai, a dispetto della loro dimensione contenuta. Ho una cialda da tipo tre anni e non sono ancora riuscita a finirla. Consigliato a chi si innamora di un profumo e vuole solo quello!
Pro: costano molto meno rispetto alle candele, profumano molto e durano ore.
Contro: … durano ore, il che vuol dire che non potete cambiare spesso profumazione, anzi considerato che una cialda occupa necessariamente un bruciatore, a meno che non vogliate avere 1330943 bruciatori in casa, la situazione è ancora peggiore che con le candele. Inoltre, serve un minimo di attrezzatura: bruciatore, cialda e candelina che va sotto per far sciogliere la cialda. Ovviamente, non si possono usare se non siete in casa. Ah, quando avete finito una cialda dovete pure pulire il bruciatore.
Profumare casa con la diffusione a freddo con i bastoncini
La diffusione a freddo tramite bastoncini di legno di essenze profumate è relativamente più recente rispetto alle candele di cera e ancora oggi secondo me si porta dietro questo fascino meno hygge e più chic. A me piace moltissimo perchè adoro l’idea di entrare in un ambiente e trovarlo “già profumato”, ma purtroppo i contro non sono esattamente pochi. Vediamoli.
Pro: è l’unica forma di profumazione che si può usare in tutta sicurezza anche quando non si è a casa, non c’è fuoco o elettricità coinvolta quindi non ci sono problemi. È molto facile creare un vero e proprio percorso olfattivo dentro casa, assegnando ad ogni ambiente il suo diffusore specifico.
Contro: per profumare realmente un’intera stanza il diffusore deve essere molto grande, e comunque la profumazione si consumerà molto in fretta in quanto non c’è modo di “fermarla”. Le marche più scadenti non riescono in realtà a profumare una stanza e quindi il giochino diventa particolarmente costoso, sia per le nostre tasche che per l’ambiente: bisogna comprare marche di qualità per avere un raggio di azione sufficientemente ampio e allo stesso tempo l’essenza evapora in fretta e avrà bisogno di essere cambiata dopo un mesetto o poco più, nella maggior parte dei casi.
La diffusione a caldo: i brucia-essenze
Ammetto che è un metodo che a me piace tantissimo perchè lo trovo al tempo stesso antico e semplice. Si tratta di quei brucia essenze (non elettronici) il cui funzionamento è del tutto simile a quello delle cialde: una candelina posta al piano inferiore scalda la superficie del piattino superiore, dove si versa dell’acqua e una miscela di oli essenziali che, evaporando, profuma l’ambiente.
Pro: il costo è abbastanza contenuto e si possono sfruttare appieno tutte le combinazioni degli oli essenziali, creando e modificando i propri profumi preferiti o affidandosi a chi crea dei mix già fatti. Ottimo per chi fa aromaterapia.
Contro: serve un minimo di attrezzatura iniziale (il brucia essenze, 1 o 2 oli essenziali di buona qualità, delle candeline da inserire sotto) e le boccette di essenze vendute a poco prezzo nei negozi per la casa spesso sono anche di pessima qualità. Mille volte meglio i veri oli essenziali 100% naturali.
Il fuoco va controllato perché non è il caso che la candelina continui a bruciare se non c’è più liquido nel piattino, il che richiede un livello di attenzione maggiore. Inoltre, secondo alcuni la diffusione a caldo potrebbe favorire il crearsi e il diffondersi dell’aria di composti chimici dannosi (non diversamente dagli altri tipi di metodi che sfruttano il calore). Per ovviare a tale problema, esiste però…
La diffusione a freddo con i diffusori elettrici
La diffusione a freddo risolve il problema ora considerato perchè si basa sulla dispersione nell’ambiente di micro particelle di vapore acquo che vengono sparate in aria a pressione e che riescono quindi a trasportare con sé delle particelle di essenza. Molto eleganti da vedere! Ammetto anche che questa è l’unica opzione di tutto il post che non ho provato personalmente.
Pro: eleganti, l’abbiamo detto, sicuri dal punto di vista chimico, detto. Inoltre, se avete delle piante che necessitano di umidità sono perfetti. Carinissimi quelli che si alimentano direttamente dal pc.
Contro: costosetti, necessitano di un investimento iniziale in diffusore (di buona qualità, ovviamente, che non si rovini a causa dell’interazione tra oli e plastica!) e oli essenziali. Non particolarmente adatti se già avete problemi di umidità in casa.
Profumare casa con gli spray per gli ambienti
Sono una delle mie scoperte più recenti e che dire, mi piacciono tantissimo. Gli spray per gli ambienti risolvono più o meno un centinaio di problemi: immediati da usare (ospite in arrivo? Spruzz spruzz e il salotto profuma di lillà in fiore), hanno di solito un ottimo prezzo in relazione al numero di volte in cui possono essere utilizzati ed ovviamente sono facilissimi da usare. Io in particolare ho scelto un profumo buonissimo di Equivalenza che offre anche la possibilità di ricaricare lo spray direttamente in negozio. Magari il risparmio di plastica non è enorme, ma è già qualcosa.
Pro: profumano all’istante, si possono spruzzare ovunque, cioè anche sui tessuti d’arredo senza paura di rovinare nulla, se ne possono tenere diversi in casa se si ama cambiare spesso profumazione e molti vengono venduti in confezioni plastic-free.
Contro: sono più funzionali che belli e ovviamente non hanno il fascino di una candela che brucia ore ed ore. Sono perfetti per chi vuole profumare l’ambiente in due secondi senza tanti fronzoli e sinceramente non mi vengono in mente altri contro!
Ricercatrice universitaria, quindi la sua vita è fatta di ansia, procrastinazione e studi di genere.
Ama: impegnarsi in qualcosa, la musica indie italiana, fingere di essere un gatto e il caramello salato.
Odia: le brioche con poco ripieno, il lunedì mattina e il piumone freddo d’inverno.
Ciao ragazze, arrivo tardissimo a commentare questo post, scusate… Fra i sistemi per profumare casa non avete menzionato il pot pourri, cosa ne pensate? Io ho appena comprato due dell’Ikea per capire come mi trovo prima di passare a qualcosa di più “serio”… Avete qualche consiglio in merito? Grazie in anticipo! Pamela