Ultimamente spopola l’hastag #machenesannoi2000 per quanto riguarda tutto quello che sono vecchi videogiochi, cartoni animati etc… ma la vera cosa che non ne sanno i 2000 è come vivere in un mondo in cui manca internet, manca il cellulare perennemente connesso, manca l’informazione facile, lo scambio di opinioni da una parte all’altra del mondo. Anche il mondo del beauty era diverso nel periodo pre-connessione. Personalmente mi sono avvicinata al make-up abbastanza tardi, faccio parte di quella generazione che ha fatto liceo quando andare a scuola struccate tutti i giorni era normale.

Il tag che vi nominavo prima mi ha fatto ripensare al fatto che per imparare a truccarsi, a vestirsi e conciare i capelli ci basavamo su pochissime informazioni in confronto ad ora. Le principali ispirazioni erano le compagne del liceo, al massimo i film o i programmi tv, per chi era appassionato c’era al massimo il mitico Cioè!

Ma io ero una gran sfigata al liceo, già nerd di mio, cresciuta in periferia, non ero proprio la It Girl della scuola, anzi… Quindi il Cioè! non l’ho mai comprato, preferivo i manga, e i miei spunti di beauty erano abbastanza bizzarri, influenzati anche dal fatto che ho frequentato il Liceo Artistico nel quale gli abbigliamenti più strampalati erano all’ordine del giorno. Vi voglio raccontare quindi, sparsi negli anni, i miei errori beauty di gioventù più estremi, vi assicuro che vi stupirò!

I capelli di colori assurdi

Durante il liceo (direi dalla terza in poi) c’è stata la maledetta moda dei capelli corti a maschietto. Che le mie compagne più fighe portavano da dio ingellati ad hoc e sempre super curati. Su di me questo trend si è trasformato in capelli tagliati a macchinetta uniformemente di 5-10 cm di lughezza, portati principalmente senza gel (effetto mon ciccì assicurato!) e tinti dei peggio colori assurdi fra cui: rosa- fucsia-verde-blu. E non immaginatevi quei bellissimi rainbow hair che vanno tanto di moda. I miei colori erano sempre accesissimi (per la prima settimana) e dal terzo lavaggio sfumavano in colori spenti e tendenti al color muco. Tutto ciò abbinato ad un bel paio di sopracciglia foltissime nere, negli anni in cui l’arco sottile era il top. Un disastro.

I rasta riusciti male

Uscita dal tunnel dei capelli cortissimi colorati, passando per tagli assurdi di ricrescita che non voglio neanche ricordare, mi sono detta: perchè non farmi i rasta? Starei così bene! Brava Pamela bella idea! Peccato che non abbia i capelli ricci, sono lisci con giusto un po’ di onde quindi con il metodo casalingo non era fattibile. Ma io volevo un lavoretto fatto bene quindi mi sono rivolta ad una parrucchiera di colore nei vicoli, che senza mezzi termini mi ha detto che non era fattibile fare i rasta con i miei capelli se non utilizzando una specie di pasta per farli stare insieme. Diciamo che la comunicazione fra lei che non parlava benissimo italiano e io che ero rimbecillita non era il massimo, ma alla fine determinatissima ad avere i mitici rasta le dico di procedere. Dovevo capire dalla sua espressione (e dal fatto che mi ha chiesto il pagamento in anticipo) che sarebbe stato un disastro. Ecco, i miei rasta erano stati creati impiastriccando le ciocche dei miei capelli con una pasta che non so bene tutt’ora cosa fosse, aveva l’aspetto, una volta asciugata, di una strana specie di catrame nero che veniva via a piccole bricioline mollicce. Il problema è che non se ne è andata dopo pochi giorni ma è rimasta nei miei capelli per sempre, o almeno fino a quando non li ho tagliati. Orribile. Dico solo orribile.
Ho imparato però la mia lezione, una volta ricresciuti ho deciso che non avrei mai più pacciugato con i miei capelli, e per ora sto mantenendo il mio fioretto. Non li ho mai più tinti o nientaltro.

 

La ceretta alle sopracciglia

Le mie sopracciglia sono belle spesse e rigogliose. Fortunatamente non ho mai fatto nulla per assottigliarle (a parte un piccolo incidente di cui vi parlerò dopo) ma ho sempre dovuto sistemarle sia sotto l’arcata che in mezzo. Bene, una volta ho avuto la splendida idea di utilizzare le strisce di ceretta piccole, quelle per i baffetti per intenderci, nella parte centrale, in modo da togliere bene tutti i peletti sottili. Il risultato è stato che non l’ho posizionata bene e mi sono portata via un pezzo di sopracciglio sinistro di troppo. Una parte bella grossa! Disperazione!!! Ma chi ci pensa che esistono le matite per sopracciglia? All’epoca non possedevo neanche un mascara!!! So solo che sono uscita di casa per giorni con occhialoni giganti e che le mie amiche hanno riso di me per mesi!!!! Fortunatamente la mia ricrescita miracolosa ha sistemato il tutto in poco tempo…

 

L’estetista maniaca delle sopracciglia anni ’90

Questo non è stato proprio un errore, ma un incidente dall’estetista, come vi accennavo prima. Il fattaccio risale ad un paio di anni fa, durante una pulizia del viso da un estetista da cui non sono mai stata. Di solito con la pulizia mi faccio fare ceretta ai baffetti e sistemare un po’ le sopracciglia. Le estetiste hanno occhio per farle più simmetriche possibile, ma chiedo sempre esplicitamente di seguire la mia forma naturale e non assottigliarle.
Non so come mai questa volta non ho specificato bene che volevo solo sistemare la mia forma, che comunque volevo mantenerle come sono da sempre. Mentre l’estetista spinzettava sentivo che mi faceva più male del solito, ma non me ne sono preoccupata in quanto aveva la mano pesante anche quando spremeva i punti neri. Quando mi ha passato lo specchietto mi è venuto un infarto!!!! Sono passata in un attimo da sopracciglioni stile Clara Delavigne al modello Anna Tatangelo!!! E le ricorderò per sempre in quanto pochi giorni dopo siamo partiti per Londra con il fidanzato e sono piena di foto ricordo delle mie sopracciglia sottili. Un incubo!!! Fortunatamente sono ricresciute più rigogliose che mai ma le fasi di ricrescita sono state difficili. Meno male che all’epoca avevo già imparato cos’è una matita per sopracciglia…

La cremina per capelli miracolosa dall’Egitto

Anche questo non è un errore adolescenziale, diciamo periodo università. Mia madre torna da un viaggio in Egitto con un balsamo miracoloso acquistato dal parrucchiere del resort. Dai provalo Pamela che a me ha fatto venire dei capelli stupendi! Mi fido. Confezione senza etichetta ne istuzioni d’uso. Vabbè stasera pizza con gli amici dai che spacco con dei capelli da urlo! Sotto la doccia mentre mi preparo per uscire provo la decantata cremina, una bella noce abbondante dopo lo shampoo. Risciacquo e sento i capelli un po’ unti, vabbè magari ho esagerato… facciamo un altro shampoo per sicurezza. Ancora unti. Sarà un effetto della crema sicuramente asciugandoli va tutto apposto. Uscita dalla doccia li asciugo, dramma: unti come una patatina fritta. Inguardabili!!! Li rilavo una cosa come 10 volte ma sto unto non va via. Disperazione! Alla fine ho fatto una bella coda stretta per uscire, ma sembravano proprio ingellati. Ho provato a toglierla con molti shampoo nei giorni successivi ma per farli tornare normali sono dovuta ricorrere al parrucchiere, che non so bene cosa abbia fatto, ma è riuscito nel miracolo. Tutt’ora non ho ancora scoperto cosa era questa cremina ma è finita nella pattumiera senza se senza ma.

E voi? Quali sono stati i vostri incidenti di beauty che non dimenticherete mai? Fatemelo sapere nei commenti!

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