Io adoro gli swap party.* Intanto fanno bene all’ambiente, poiché riducono lo spreco di oggetti che andrebbero a finire nella spazzatura o che rimarrebbero inutilizzati in un angolo. In secondo luogo, gli swap party (feste di scambio, letteralmente) fanno bene al portafogli, ma anche alla categoria di oggetti che andrai a scambiare. Se vuoi provare un nuovo tipo di vestito ma ti scoccia investire troppi soldi, ad uno swap party puoi trovare la tua occasione, oppure puoi sostituire qualche pezzo del tuo guardaroba un po’ datato o che ti ha annoiato e darti un po’ di respiro mentre sei a caccia dei pezzi giusti con cui completare i tuoi outfit. A proposito, se ti interessa avere qualche consiglio su come investire il tuo budget nei capi invernali, guarda i 4 pezzi che devi assolutamente selezionare con cura. Purtroppo la pandemia in corso ha frenato molte iniziative di questo tipo, ma nulla vieta di iniziare a pensarci, iniziare a fare un po’ di decluttering nel frattempo e organizzarne uno più avanti!
Vediamo ora come gestire “la pratica”
Come organizzare uno swap party
Decidi il tema dello swap party
Gli swap party di abbigliamento sono ormai la norma, insomma se ne sente parlare abbastanza, quindi nessuno si stupisce, ma nulla ti vieta di organizzare uno swap di libri, accessori da cucina, piccoli elettrodomestici, giocattoli per bambini, attrezzatura sportiva o qualsiasi altra cosa ti possa venire in mente di scambiare!
Stabilisci le regole del tuo Swap Party:
Decidi un orario di arrivo, ma se lo ritieni comodo, anche un orario di fine party. Se sarà uno swap di oggetti, avvisa in anticipo che gli oggetti non selezionati da nessuno andranno per esempio ritirati dai partecipanti e correttamente smaltiti ecc. Sempre in caso di oggetti, delimita le aree dedicate a ciò che va scambiato, in modo che nessuno si appropri per sbaglio del tuo frullatore ultimo modello o che non vengano appoggiati oggetti in giro. Meglio ancora se ciascun partecipante arriva fornito della sua “borsa shopping”, in modo da non disseminare mucchietti di oggetti qui e là per la tua casa.
Se alcune tipologie di oggetto o indumento non sono le benvenute, per qualsiasi motivo, specificalo (Per esempio no libri scolastici o no indumenti intimi o costumi da bagno).
Altri spunti opzionali: se non vuoi fare uno swap “libero” ma preferisci che vengano valutati gli oggetti di maggior valore, procurati dei gettoni (o bottoni, o post it, insomma un qualsiasi codice colore) da distribuire a chi porta gli oggetti, almeno in tre categorie di valori diversi (molto costoso, medio, economico). Se i tuoi amici sono particolarmente competitivi, potrebbe essere utile nominare un “giudice” nel caso un oggetto sia conteso da più persone, oppure decidere una regola per cui l’oggetto conteso vada a chi si è accaparrato meno prodotti. Non farti problemi a stabilire le tue regole, scrivile bene in chiaro e falle avere ai partecipanti prima dell’evento e comunque scrivile su una lavagnetta o su dei cartoncini come reminder, non si sa mai.
Organizza gli ambienti:
Nel caso del classico swap party di vestiti, ti serviranno alcuni stand per appendere i capi, diverse grucce, ma anche tavoli panche o il divano per appoggiare t-shirt, felpe e maglioni. Dividi i capi per tipologia, oppure definisci molto bene le zone. Ti servirà anche un paravento o una tenda per fare da camerino e tutti gli specchi che hai a disposizione, in modo che anche chi prova un cappello o una sciarpa possa vedersi.
Dividi per categorie anche gli oggetti, qualsiasi sia il tema: se sono libri, dividi per genere; romanzi, gialli, saggi ecc. Se sono utensili da cucina dividi tra pentole, accessori per dolci o attrezzi insoliti, ecc…Se ci sono elettrodomestici, assicurati che ci siano prese o pile perchè possano essere testati.
Trova in anticipo una soluzione per gli avanzi dello swap party:
Chiaramente non vuoi trovarti con la casa invasa da oggetti che non ti interessano, quindi stabilisci in anticipo se chi porta gli abiti o gli oggetti da scambiare dovrà portare via ciò che avanza oppure no. Se hai qualche contatto utile per esempio alla caritas o con qualche associazione che distribuisce gli oggetti a famiglie meno fortunate o organizza pesche di beneficenza, puoi accordarti per far portare via ciò che è avanzato. A proposito, sto pensando ad un post in cui fornire dei suggerimenti su come eliminare tutto ciò che viene scartato con il metodo Kondo, fammi sapere nei commenti se può interessarti!
Occupati dei dettagli:
Nel caso tu decida di organizzare uno swap party di abiti, assicurati di coinvolgere un gruppo di amiche abbastanza folto (al di fuori delle pandemie…ehm….) in modo che qualcuna con una taglia un po’ diversa non si trovi tagliata fuori!! Se ti occuperai degli oggetti, fai in modo che ci siano sacchetti extra in abbondanza, in modo che chi trova più di quanto abbia previsto possa portare comunque a casa il suo bottino! Stabilisci un orario di arrivo e calcola il tempo che servirà per sistemare gli oggetti in modo che tutti possano visionarli, pensa quindi di mettere un po’ di musica e fornire qualche stuzzichino, anche per far rompere il ghiaccio ai tuoi ospiti che non si conoscono tra loro. Se organizzi uno swap su larga scala, potrebbe servirti parecchio tempo per sistemare tutto, quindi fai in modo che i partecipanti possano aiutarti o che non sostino nelle stanze che stai allestendo.
Ed infine…Ricordati che è un party! Anche se lo fai con intenti ecologici, ecc, cerca di rilassarti e sfruttare questa occasione per stare insieme ai tuoi amici o per conoscere nuove persone, rilassati e cerca di trovare il lato giocoso di questo evento!
*Ovviamente ti sconsiglio di organizzare uno swap party durante la pandemia, anzi, rispetta sempre le regole di sicurezza, lavati spesso le mani e utilizza la maschera correttamente nei luoghi chiusi! Ma noi (come tutti) speriamo che questa situazione finisca presto e nel frattempo cerchiarmo di continuare ad organizzare cose belle da fare in futuro con tutti i nostri amici e conoscenti!
Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.