Alla fine mi sono arresa alla depilazione definitiva. Come sapete tutte, la mia pelle sensibile e i miei capillari fragili sono sempre un gran problema in caso di trattamenti estetici. Siccome qualsiasi sistema di depilazione scegliessi (ceretta, rasoio, crema…) il risultato oscillava dalla follicolite ai lividi “effetto bruciatura”, complice una promozione e la mia esasperazione, ho deciso di provare la depilazione definitva, nello specifico il laser a diodi.
Ho acquistato un pacchetto di 6 sedute total body, anche se le mie zone più critiche, per via della sensibilitá, erano inguine e viso. Come mi sono trovata?
In realtá molto bene, anche se ho deciso di aggiungere altre sei sedute total body.
Quanto tempo ci vuole per ottenere dei risultati con la depilazione definitiva?
Per ottenere i primissimi risultati visibili occorrono almeno tre sedute. Per avere risultati apprezzabili a livello di spessore del pelo e zone “disboscate” il numero minimo è di sei sedute.
La depilazione definitiva è comunque un tipo di trattamento che dà risultati variabili: non tutte le zone rispondono allo stesso modo e nemmeno zone simmetriche, se è per questo. Le vostre gambe potrebbero rispondere meglio delle braccia e la vostra ascella sinistra meglio di quella destra ecc… diciamo che un numero di sedute “medio” è tra le sei e le dieci.
Alcuni follicoli si attivano infatti a fasi alterne e per “prenderli” tutti occorrono alcuni mesi di lavoro. La mia zona che ha risposto meglio è stata l’inguine, per cui sono bastate otto sedute per avere un buonissimo risultato. Altre zone hanno invece richiesto addirittura qualche seduta in più rispetto alle 12 sedute da me acquistate.
Cosa succede durante una seduta di depilazione definitiva con il laser a diodi?
L’estetista vi chiederá in genere di arrivare all’appuntamento con la zona da trattare giá depilate con il rasoio, in modo da avere la pelle “libera” ma il bulbo ben presente in modo che il laser possa focalizzarci sul punto con maggior melanina. Vi spalmeranno del gel rinfrescante e passeranno il manipolo sopra la zona trattata. A seconda del vostro contrasto colore del pelo/colore della pelle e della vostra sensibilitá, l’operatore/operatrice potrá settare un valore più o meno alto sul laser. Di nuovo a seconda della vostra personale sensibilitá, potrete sentire calore, bruciore pizzicore, qualche volta anche un vero effetto “scottatura”, ma in genere la potenza della macchina viene prontamente abbassata e capita solo in zone particolarmente sensibili.
Tips: la pelle idratata soffre meno, quindi cercate di essere costanti nel darvi la crema nel periodo in cui effettuate i trattamenti!
Qual è la mia opinione sul laser a diodi come metodo di depilazione definitiva?
Personalmente mi ha cambiato la qualitá della vita (da quel punto di vista, ovvio!) prima dovevo sempre scegliere tra i lividi della ceretta, la follicolite, o tenermi i peli. Adesso comunque sono talmente radi anche nelle zone che hanno risposto di meno al trattamento, da poter essere “lasciati in pace” oppure non mi creano problemi con nessun metodo di depilazione. L’operazione, sia fatta da me a casa con rasoio o ceretta, sia in centro estetico, è veloce e praticamente indolore. Insomma, superpromossa!
Certo, se siete quel tipo di persona come la mia amica Madda (ciao Madda!) che esce dall’estetista che non ha neanche la pelle arrossata… beh, tanta invidia e continuate così. Se invece la vostra pelle è sensibile, si arrossa, vi riempite di puntini o magari lividi… fate un investimento, risparmiate per un po’ sulla manicure (Ecco i nostri tips per una manicure fai da te che dura una settimana!) e regalatevi un ciclo completo di trattamenti.
Nell’esatto momento in cui sto per pubblicare questo articolo, sia Giulia che Pamela hanno deciso di investire in questo trattamento, magari più avanti inseriremo anche la loro opinione o ve la faremo avere tramite i social!
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Scrittrice famosa (per ora solo nella sua testa…)
Ama: scrivere, salire a piedi nudi sul tatami, i vecchi videogiochi, il cioccolato e quando il d20 rotola finalmente sul venti.
Odia: il suo lavoro, le giornate con meno di nove ore di sonno, sentirsi ripetere le cose due volte e pesarsi.